Uno ‘Scudo magnetico’ per proteggere gli astronauti

Uno ‘Scudo magnetico’ per proteggere gli astronauti

scudo magneticoSR2S Space Technology Workshop “Superconductiong Magnet Technology for Space”: il punto sul progetto coordinato dal presidente ASI Battiston

(16 Giugno 2015) Si è tenuto ieri al CEA (Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives) di Parigi il workshop “Superconductiong Magnet Technology for Space”, nell’ambito del progetto Space Radiation Superconducting Shield (SR2S), coordinato dal presidente ASI Roberto Battiston. L’evento – secondo ed ultimo workshop del progetto, dopo quello tenutosi a Torino nell’aprile dello scorso anno – è stato organizzato per parte italiana dall’INFN e dagli altri partner CEA. L’intero progetto SR2S – che è partito nel 2013 e si concluderà a dicembre di quest’anno – studia come sviluppare tecnologie per proteggere gli astronauti dalle radiazioni provenienti dal sole e dai raggi cosmici nel corso di missioni di esplorazione planetaria nello spazio profondo.

Il progetto studia le tecnologie necessarie per lo sviluppo di un sistema di schermatura attiva basata su magneti superconduttori, un vero e proprio “scudo magnetico” che sfrutta la superconduttività per eliminare il consumo di energia e ridurre al minimo il peso della struttura magnetica.

“Questo workshop – ha dichiarato Battiston – costituisce una eccellente opportunità per illustrare alla comunità scientifica e accademica i risultati raggiunti dal progetto, che ha consentito la realizzazione di prototipi tecnologici innovativi per la protezione degli astronauti che svolgono missioni di lunga durata”.

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Configurazione pumpkin a quattro toroidi con struttura meccanica. Al centro, l’abitacolo per gli astronauti

Particolarmente interessante la nuova “rivoluzionaria” configurazione magnetica chiamata a “pumpkin” (zucca, vedi foto qui a destra) che permette di ottenere uno schermaggio efficace riducendo al massimo il materiale attraversato dalle particelle incidenti ed evitando, così, la generazione di particelle secondarie. “Un approccio – ha spiegato il presidente dell’ASI – davvero originale, che consente di superare molti dei limiti che hanno caratterizzato le precedenti proposte di schermi magnetici attivi”.

La giornata di lavoro è stata l’occasione per presentare lo stato di avanzamento delle varie attività da parte dei partner di SR2S. Nello specifico, i temi sono:

– le attuali sfide dell’volo umano e dell’esplorazione spaziale;

– la necessità di magneti superconduttori per la protezione dalle radiazioni;

– le tecnologie che richiedono uno sviluppo industriale (quali, ad es., l’isolamento termico);

– le caratteristiche dei design magnetici realizzati per S2RS;

– uno studio dettagliato (con simulazione) delle quantità di radiazioni cui potrebbero essere sottoposti gli astronauti durante le missioni nello spazio profondo.

Ulteriori informazioni su S2RS possono essere reperite sul sito del progetto.

asi.it