Vaccino anti papilomavirus

Il Giornale Onlinemartedì 26 maggio di pint74

La percentuale di gravi reazioni allergiche associate al vaccino contro il papillomavirus umano, Gardasil, è sensibilmente più elevata rispetto ad altri vaccini, anche se l’evento non comune”.

Queste parole dovrebbero far riflettere una persona prima di far sottoporre a vaccinazione contro il papillomavirus la propria bambina.

Secondo recenti studi questo virus sarebbe responsabile delle lesioni della cervice che poi provoca, in rari casi, il tumore alla cervice, che in Italia colpisce circa 3400 donne e risulta essere uno dei tumori meno diffuso.

Il Gardasil ed il Cervarix sono risultati altamente efficaci nel ridurre l’incidenza di lesioni cervicali precancerose causate da HPV-16 e HPV-18. Purtroppo molte domande sono rimaste senza risposte ed i dubbi sulla reale efficacia di questi trattamenti preventivi rimangono.

Molti medici si pongono delle domande…

Il vaccino sarà in grado di prevenire non solo le lesioni della cervice, ma anche il tumore della cervice e la mortalità conseguente?

Qual è la durata dell’immunità indotta da Gardasil?

Poiché la maggior parte delle infezioni da HPV sono facilmente debellate dal sistema immunitario, in che modo la vaccinazione influenzerà l’immunità naturale contro il papillomavirus e con quali implicazioni?

Quello che si sa sicuramente è che questo vaccino ha già provocato 5 decessi, 2 in Europa e 3 negli Stati Uniti, nonchè numerosi ricoveri per effetti collaterali più o meno gravi. Un’altra cosa sicura è che entreranno nelle casse delle grosse aziende farmaceutiche miliardi di euro da queste vaccinazioni. Vaccinazioni che potrebbero risultare oltre che inutili anche dannose per la salute.

La mancanza di studi certi, i dubbi sollevati e gli interessi economici in gioco
dovrebbero invitare le persone ad agire con cautela ed aspettare qualche certezza invece che affidarsi alla pubblicità delle case farmaceutiche su questo vaccino.

Ora spetta ai genitori decidere.

Vale la pena rischiare danni più o meno gravi nell’immediato per prevenire un tumore raro e che fra 20 anni potrebbe essere guaribile?

Vale la pena che lo Stato spende i nostri soldi per questo?

La risposta la dobbiamo, come sempre, dare noi facendo le scelte giuste.ù

Fonte: http://www.agoravox.it/local/cache-vignettes/L261xH300/arton6517-7ed9f.jpg