I viaggi nel tempo non sono più una chimera

I viaggi nel tempo non sono più una chimera

I viaggi nel tempoL’anno che sta per concludersi passerà alla storia come quello in cui sono stati fatti grandi progressi nel campo della Genetica ma anche qualche passo avanti nello studio delle scienze dello spazio.

Risale infatti a maggio di quest’anno, l’osservazione della più grande esplosione stellare mai vista prima, fatta d’alcuni astronomi in California e solo al mese scorso la scoperta fatta da un team di astronomi inglesi, nell’ambito dell’ambizioso programma di ricerca britannico denominato SuperWasp (Wide Angle Search for Planets), di tre pianeti fuori dal Sistema solare che potrebbero anche ospitare la vita.

E dallo spazio alle viscere della Terra, nel cuore del Cern di Ginevra, vicino al paese francese di Cessy, al confine con la Svizzera, dove tra qualche mese sarà possibile mettere in funzione, in una struttura a forma di anello di 27 chilometri sotterranei, la più straordinaria e sofisticata macchina che l’uomo abbia mai costruito, al quale ha contributo pure l’Italia con 615 scienziati dell’Istituto nazionale per la Fisica nucleare.

Ma la cosa più sensazionale e appetibile, soprattutto per i fans di John Titor, è che i viaggi nel tempo non è poi così lontano da vedere, visto che si parla di una sorta di macchina del tempo di altissima tecnologia, che permetterà di dare risposte a domande e misteri che ci seguono da molto tempo. Difatti la macchina è un rivelatore costituito da 100 milioni di singoli elementi attivi, ciascuno dei quali contribuisce alla ricerca di segnali di nuove particelle e nuovi fenomeni al ritmo di 40 milioni di volte al secondo.

E` una specie di grande microscopio, uno degli strumenti scientifici più complessi e precisi mai costruiti, che permetterà ai ricercatori di identificare e misurare precisamente l’energia e la quantità di moto di tutte le particelle prodotte nelle collisioni di protoni ed alta energia LHC (Large Hadron Collider), lanciate dall’accelleratore quasi alla velocità della luce attraverso 12 anelli ciclopici.

Il cuore della macchina, chiamata CMS (Compact Muon Spectrometer) è situato a 100 metri di profondità, e si tratta di un grande magnete raffreddato a 270° gradi sotto lo zero. Con il CMS sarà possibile fare un salto indietro nel tempo e studiare così i primissimi istanti di vita dell’universo 1/10 di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang.

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