Vita Aliena Basata Sul Silicio?

Il Giornale Online
di Bruce Dorminey

La scienza convenzionale da lungo tempo dice che la vita a base carbonio, così comune sulla Terra, debba essere certamente abbondante altrove; sia nella nostra galassia che nel nostro universo intero.
Questa linea di ragionamento è fondata su due principali assunzioni; la prima è che le catene complesse di molecole di carbonio, i mattoni della vita come la conosciamo, sono stati rilevati nel medium interstellare. L'abbondanza di carbonio sembra diffondersi nel tempo cosmico, dato che la sua produzione avrebbe raggiunto il picco circa 7 miliardi di anni fa, quando l'universo aveva circa la metà dell'età di oggi.
L'altra grande assunzione è che la vita necessiti di un elisir, un solvente sul quale possa avanzare la sua chimica complessa. L'acqua e il carbonio vanno mano per mano a questo fine.

Mentre il mondo per come lo conosciamo funziona sul carbonio, la fantascienza da tempo immagina la vita a base silicio. “E' vita, ma non come la conosciamo”. La vita di ogni sorta potrebbe evolvere, mangiare, espellere, riprodursi e rispondere agli stimoli.
Anche se la vita non basata sul carbonio è un colpo difficile, abbiamo pensato di affrontare il problema con uno dei più bravi astrochimici del paese, Max Bernstein, Direttore di Ricerca del Science Mission Directorate presso la NASA a Washington, D.C.

Bruce Dorminey – E' sbagliato assumere che la vita possa essere basata su qualcosa di diverso dal carbonio?

Max Bernstein – E' per noi importante tenere la mente aperta sulla vita aliena, altrimenti potremmo incontrarla e ignorarla. D'altra parte, il carbonio è meglio di qualsiasi altro elemento per formare le strutture principali delle cose viventi. Il carbonio può formare molte strutture complesse stabili di grande varietà. Quando il carbonio forma molecole che contengono ossigeno e nitrogeno, i legami di carbonio con nitrogeno e ossigeno sono stabili. Non però così tanto da divenire difficilmente annullabili, diversamente dai legami silicio-ossigeno, per esempio.

Dorminey – La recente ricerca finanziata dalla NASA a Mono Lake, in California, che ha pubblicato la scoperta di batteri con DNA che usa l'arsenico al posto del fosforo, contrasta il paradigma corrente?

Bernstein – Questo è stato un grande risultato, ma la struttura di base era sempre carbonio. L'arsenico avrebbe rimpiazzato il fosforo, non il carbonio. La scoperta di questo presunto organismo d'arsenico può risultare sbagliata, ma è una ipotesi basata sulla scienza e non solo qualcuno che ha sparato una idea lasciandola al livello di “cosa accade se rimpiazzo il carbonio col silicio?”

Dorminey – Il silicio sembra il candidato più popolare per rimpiazzare la base al carbonio, esistono altre possibilità?

Bernstein – E' difficile immaginare qualcosa di più probabile del silicio, perchè non c'è altro di più vicino al carbonio rispetto al silicio in quanto a chimica. Si trova nel giusto posto della tavola periodica, appena sotto il carbonio. Un suo aspetto, (della vita a base silicio) non è così assurdo, perchè il silicio, come il carbonio, forma 4 legami. Il CH4 è metano e il SiH4 è silano. Sono molecole analoghe e così l'idea di base è che forse il silicio potrebbe formare una intera chimica parallela e persino la vita. Però ci sono tonnellate di problemi su questa idea. Non vediamo una chimica complessa stabile (solo) di silicio e idrogeno, come accade con carbonio e idrogeno. Noi usiamo catene di idrocarburi nei nostri lipidi (molecole che producono le membrane), ma le analoghe catene di silano non sarebbero stabili. Mentre i legami carbonio-ossigeno possono formarsi e disfarsi, questo avviene di continuo nel nostro corpo, lo stesso non vale per il silicio. Questo limiterebbe moltissimo la chimica di una vita a base silicio. Forse potresti avere qualcosa in base silicio di simile alla vita, ma solo nel senso che scambia informazione.

Dorminey – Se la fuori esiste vita in base silicio, come potremmo rilevarla a distanza?

Bernstein – Ci chiediamo seriamente come trovare la vita simile alla nostra remotamente, quindi non saprei. Forse organismi che usano la tecnologia, qualsiasi biochimica abbiano, produrranno tecnologia e il SETI sarebbe il nostro mezzo migliore.

Dorminey – Come cercheresti la vita in base silicio sulla Terra?

Bernstein – Cercare un organismo alieno è molto difficile, perchè non sai quali molecole individuare. Si potrebbe essere soddisfatti con qualcosa di leggermente ambiguo, come gruppi di molecole che non dovrebbero esserci. Per esempio, se fossi un organismo alieno al Silicio, potresti non cercare la nostra biochimica, ma il fatto che continui a vedere le stesse lunghezze di catene continuamente, potrebbe farti capire che quelle dannate catene di carbonio potrebbero essere la base delle membrane di un organismo.

Dorminey – Dove sono le maggiori concentazioni di silicio qui? Nella sabbia?

Bernstein – Nella sabbia o nella roccia. Ci sono megatoni di silicati sulla Terra.

Dorminey – Qualcuno ha mai reclamato la scoperta di campioni di silicio autoreplicanti sulla Terra?

Bernstein – Sono state proposte idee su minerali che mantengono informazione come fa il DNA. Il DNA mantiene informazione in una catena letta da un estremo all'altro. In contrasto, un minerale potrebbe mantenere informazione in due dimensioni (sulla sua superficie). Un cristallo cresce quando nuovi atomi arrivano sulla superficie, creando strato su strato. Quindi se un foglio di cristallo si stacca e inizia a crescere, sarebbe come la nascita di un nuono organismo e manterrebbe l'informazione di generazione in generazione. Però sarebbe un cristallo replicante vivo? Ad oggi non pensi che ci siano evidenze di minerali che passino così l'informazione.

Dorminey – Il problema principale sarebbe che la vita basata sul silicio si replicherebbe così lentamente da non potercela fare in un universo dinamico?

Bernstein – Non penso che una vita basata sul Silicio possa essere una minaccia biologica per noi. Se fossero high tech potrebbero mangiare in nostri palazzi o puntarci delle armi, ma non so come potrebbero infettarci. Noi corriamo rapidamente. Se non lo facciamo qualcosa di cattura e ci mangia.
Se sono anche più duri di noi e chi si nutre di loro è anch'esso lento e se sono lenti non importa.

Dorminey – Quali sarebbero i segni della vita basata sul silicio?

Bernstein – Se non sono tecnologici, sarebbe difficili rilevarli. Potremmo cercare molecole di silicio instabili e inattese, qualche molecole ad alta energia che non dovrebbe esserci o catene di molecole della stessa lunghezza.

Dorminey – Pensi che la vita basata sul silicio possa esistere da qualche parte nell'Universo?

Bernstein – Forse sotto la superficie di un pianeta, in un ambiente caldo ricco di idrogeno e povero di ossigeno, avresti questa chimica complessa di silano. Forse i silani formerebbero legami reversibili di silicio con selenio e tellurio.

Dorminey – Se tale vita basata sul silicio apparisse, quale sarebbe la sua fine evolutiva?

Bernstein – Se potesse passare lo stadio di microorganismo, allora penso che potrebbe evolvere l'intelligenza. Non ho idea di quanto sia probabile l'evoluzione dell'intelligenza, ma posso credere che i cristalli di silicio passino informazione da strato a strato o nell'intelligenza artificiale al silicio, però non mi aspetto di vedere scimmie al silicio che giocano il loro “Angry Birds” sui loro Cellulari di Silicio.

Dorminey – Se la vita al silicio evolvesse, la sua durata sarebbe molto superiore all'analoga vita al carbonio?

Bernstein – Il minerale replicante che ho descritto vivrebbe molto a lungo sulla Terra. Forse in un luogo molto più caldo vivrebbe brevemente. Questo perchè presumibilmente la durata della vita è connessa ai ritmi della chimica che dipende dalla temperatura.

Dorminey – Infine, cosa danneggerebbe la vita non basata sul carbonio?

Bernstein – Il danno fisico di sicuro. Forse dovresti usare un martello pneumatico? Però la nostra biochimica non sarebbe pericolosa per essa, non potremmo “infettarla” come nel caso de “La Guerra dei Mondi”.

Bruce Dorminey è un giornalista scientifico premiato ed ex dirigente ad Hong Kong per la rivista Aviation Week & Space Technology ed ex corrispondente con base a Parigi per il Financial Times. Contribuisce di frequente con il magazine Astronomy, è autore di “Distant Wanderers: The Search for Planets Beyond the Solar System.” http://www.amazon.com/Distant-Wanderers-Search-Planets-Beyond/dp/0387950745

Immagine: http://www.indiana.edu/~geol105/images/gaia_chapter_5/silicate_mineral_structural_styl.htm
Fonte: http://www.universetoday.com/91449/why-silicon-based-aliens-would-rather-eat-our-cities-than-us-thoughts-on-non-carbon-astrobiology/ http://nemsisprojectresearch.blogspot.com/2012/01/vita-aliena-basata-sul-silicio.html
Vedi: https://www.altrogiornale.org/news.php?item.5820.7