WHAT THE BLEEP DO WE KNOW!?

A volte la gravità non funziona.

Alcune cose sono sia onde che particelle… simultaneamente.

Gli elettroni semplicemente scompaiono… continuamente.

Se l'universo è così sregolato e imprevedibile, così pieno di possibilità, perché i nostri pensieri che riguardano la nostra vita sono così limitati?

Centinaia di anni fa, la scienza e la religione si sono separate, diventando antagoniste nel grande gioco della spiegazione e della scoperta. Ma scienza e religione sono due facce della stessa medaglia. Entrambe aiutano a spiegare l'universo, il nostro posto nel grande disegno, e il significato della nostra vita. Di fatto, possono iniziare a farlo adeguatamente soltanto quando collaborano.

Con l'aiuto di oltre una dozzina di scienziati sperimentali e teorici, esso vi guida attraverso lo specchio della fisica quantistica all'interno di un universo che è più bizzarro e vivo di quanto si sia mai immaginato. E poi vi conduce ancora oltre, ai margini estremi della nostra conoscenza scientifica della coscienza, della percezione, della chimica del corpo e della struttura cerebrale. Di che cos'è fatto un pensiero? Di che cos'è fatta la realtà?

E soprattutto, come può un pensiero modificare la natura della realtà?

Questa scienza non porta soltanto al mondo materiale, ma nel profondo del regno della spiritualità.

Se l'osservazione influenza l'esito, noi non solo siamo parte dell'universo, ma ne siamo parte attiva. Se i pensieri sono più di attivazioni neurali casuali, la coscienza è più di un incidente anatomico. Esiste un potere più elevato, ma è veramente là fuori? Dov'è la linea di demarcazione tra là fuori e qui dentro?

Titolo originale: id.

Regia: William Arntz, Betsy Chasse, Mark Vicente

Interpreti: Marlee Matlin , Elaine Hendrix , Barry Newman , Robert Bailey Jr, John Ross Bowie, Armin Shimerman, Robert Blanche, David Albert, Marsha Clark, James Langston Drake, Dan Finnerty , Amit Goswami, John Hagelin, J.Z. Knight , Sherilyn Lawson, Michele Mariana, Eric Newsome, Dawnn Pavlonnis, Candace Perth, Ramtha, Mercedes Rose, Jeffrey Satinover, Jeff S. Dodge, Carol Stanzione, Leslie Taylor, William Tiller, Tin Tran, Tara Walker, Fred Alan Wolf

Soggetto: William Arntz, Betsy Chasse, Matthew Hoffman, Mark Vicente

Costumi: Ronald Leamon

Musiche: Barry Coffing, Christopher Franke, Elaine Hendrix, Michael Whalen

Montaggio: Jonathan P. Shaw

Produzione: Scott Altomare, William Arntz, Betsy Chasse, Mark Vicente

Paese: USA Anno: 2005

Durata: 109'

Sito ufficiale: www.whatthebleep.com

Finalmente il film che sognavo!

Attraverso le vicende di una giovane donna affetta da una disfunzione verbale e con uno stile a cavallo tra finzione, computer-grafica e documentario, “What The Bleep Do We Know” è un lungometraggio molto strano e originale, che sfrutta abilmente il nuovo modo di fare cinema in “docu-fiction” col singolare proposito di far luce sulle potenzialità umane piuttosto che spaventare, come avviene più spesso in questo tipo di prodotti, con fanta-politica che scavi ad hoc nel nostro torbidissimo passato o con approssimativi, infantilissimi anti-cospirazionismi.

La favola quantistica

Nel secolo appena trascorso, che storici e opinione publica definiscono unanimemente il più sanguinoso e travagliato di tutta la storia umana, tra bombe, guerre mondiali, trasformazioni industriali e rivoluzioni un ometto bainco coi baffi una bella mattina si svegliò e decise di legare ciò che allora erano conosciute come “materia” ed “energia” in un'equazione dalla sintassi semplice quanto sbalorditiva: E=mc2.

In sviluppo di questa legge e di qualche altra brillante intuizione di Heisenberg, Cantor e Godel si sono concentrati i successivi cinquant'anni di ricerca scientifica, non sulla soluzione di problemi umani e alla portata di tutti come le casualissime scoperte di Fleming e Pasteur nella medicina, ma piuttosto con assurda dedizione nello strenuo tentativo di arrivare alla cosiddetta “Teoria Unificata”, forse capace di spiegare tanto il gigantesco (pensate al moto degli astri e la storia dell'universo) quanto il microscopico (fisica quantistica), visto che quanto stabilito da quell'ometto tedesco (un fervente cattolico, per ironia o per l'appunto) faceva piombare nell'assurdo gran parte di quanto conosciuto e codificato in fisica e matematica fino a quel momento.

Un bel da fare, piuttosto inutile, che ci ha distratto dai veri problemi dell'uomo dal dopoguerra fino ai giorni nostri: giorni di confusione psicologica, di estremismi e terrorismi, di falsità mediatica e propaganda ideologica, insomma un circo in piena regola, fatiscente eppur assai divertito di sé, prossimo al crollo ma che nel fracasso non ode nemmeno i sinistri scricchiolii della sua precarissima impalcatura.

“E cosa possiamo fare per migliorare?”

La risposta è anche in questo film, che sicuramente entusiasmerà NON il tipico berlusconiano e NON il tipico diessino MA tutto coloro i quali sentono di tanto in tanto che qualcosa non va e che trovano serie difficoltà a riempire una scheda elettorale senza sentirsi un pò idioti. Certo potremmo tirare a campare, ma probabilmente una società migliore e la nostra storia personale sono cose che vanno costruite subito, giorno per giorno e senza alcun indugio, senza lasciarsi comandare come pecore dal primo imprenditore che si butta in politica e senza invocare quasi religiosamente un paradosso come il “governo delle masse”.

Con la visione del film mi sono ulteriormente e definitivamente convito che un mondo migliore può partire soltanto dall'esempio personale e da un moto spontaneo d'indirizzo delle nostre scelte produttive, fisiche, emotive, morali e civili quotidiane, senza attendere che la soluzione scenda dal cielo come successe 9000 anni fa…

Non so QUANDO e SE sarà disponibile in Italia nelle sale o in DVD, per cui vi consiglio caldamente di ricercarlo al più presto coi vostri mezzi informatici (rischiando l'illegalità? Fate vobis) e di fare la fatica di vederlo in inglese o in tedesco: diversamente che con i documentari di Micheal Moore, non rimarrete delusi o infuriati ma vi si apriranno, credo come è successo a me, nuove incredibili speranze.

Cinici o Salvatori?

Mal sopporto chi si proclama gran salvatore come Moore e poi in “9/11” invece di mostrare a tutti le vere magagne di quell'evento ritrae il presidente G. W. Bush come se fosse un patetetico imbecille messo lì per sbaglio alla guida della nazione più potente del mondo. Non me la bevo. Oltretutto terrorizzandoci, senza tirar fuori argomenti positivi e propositivi per NOI e facendo d'incasso solo qualche zero di meno dell'ultimo episodio di Harry Potter (per la cronaca il tipo, scrosci di applausi al suo passaggio, gira con quattro guardie del corpo, è documentato).

Sarebbe altrettanto ingenuo pensare però che render noto ad ogni individuo sulla terra di tutte le attività cospirazioniste o criminose ai danni dell'umanità o dell'ambiente possa farlo sentire megliore o dargli qualche possibilità di replica concreta sull'argomento. La presa di coscienza di queste lobbies, che ahinoi ovviamente esistono da tempi immemorabili, principalmente lo rende solo ancor più frustrato e impotente!

Purtuttavia invocare una ribellione “legale” significherebbe sovrastimare il sistema democratico in cui siamo scivolati, che per sua stessa indole degenera sempre in demagogia o dittatura. C'è una bella differenza che abbiamo dimenticato: quella tra REPUBBLICA e DEMOCRAZIA, e quest'ultimo sistema (non sono io a dirlo ma, curiosamente, i padri fondatori degli Stati Uniti d'America e prima di loro un certo Aristotele) non consente affatto di essere tutti correttamente rappresentati, se non nell'infanzia istitutiva!

Ma lasciamo perdere la politica, per carità, mi piacciono le imprese divulgative sane, originali e ficcanti come questo “What The Bleep Do We Know”, che rispiega da zero e poi irride la scienza (regina delle “istituzioni” umane) attraverso le testimonianze degli stessi studiosi (che in fondo, presi uno ad uno, la pensano completamente all'opposto dei laboratori, istituti e fondazioni presso cui hanno lavorato con enorme successo per anni), mostra che c'è un'ALTRA scienza ben più profonda dietro alle scartoffie e le tonnellate di dati che accumuliamo ma film che soprattutto ignora con decisione tutte le irritanti malefatte dei potenti del “New World Order” e focalizza invece su ciò che di realmente buono possiamo combinare nella nostra vita, andando ad esplorarne brillantemente il come.

Domande del Pubblico

“E lo scandalo Watergate?”

“E lo sterminio degli ebrei?”

“E le donne che si rifanno le tette e poi gli scoppiano in aeroplano?”

“E la caduta del muro di Berlino?”

“Ma è mai possibile che i popcorn al cinema costino €9 alla busta?”

“E i cerchi nel grano li fanno le astronavi aliene oppure due pensionati inglesi in vena di stronzate?”

“Perchè misuriamo ancora il tempo dalla nascita di Cristo?”

“Perchè non rido mai?”

“La legalizzazione delle droghe leggere e la riapertura delle case di piacere che fine hanno fatto?”

“Quando scenderanno i prezzi delle TV al plasma?”

“E delle cellule staminali che devo pensare?”

basta col vittimismo, il solo problema è che non abbiamo fiducia in noi stessi.

Andrea Capanna

fonte:www.macroedizioni.it
fonte:www.blackmailmag.com
fonte:www.youtube.com