2012 la luce del mondo che verrà

2012 la luce del mondo che verrà

Oggi ci troviamo in un periodo nel quale il braccio destro del mondo materialista sta scomparendo, lentamente ma inesorabilmente. Siamo all’apice di un’era nella quale inizierà la pace e la gente vivrà in armonia con la Madre Terra; non ci troviamo più nel Mondo del Quarto Sole, ma non siamo ancora nel Mondo del Quinto Sole: questo è il periodo di mezzo, quello della transizione.” 

Gli studi dei maggiori astrofisici, recentemente divulgati, hanno reso noto che nei prossimi cinque anni si verificherà un aumento eccezionale del fenomeno delle macchie solari.

Europei e americani parlano di un incremento dell’attività solare che causerà il formarsi di oltre 100 – 120 macchie solari attorno al 2011 – 2012. Il fenomeno avrà effetti catastrofici sulle tecnologie a causa delle radiazioni scaturite dalle tempeste magnetiche tanto da provocare, tra l’ottobre 2011 e l’agosto 2012, gravi malfunzionamenti dei ricevitori G.P.S. Se pensiamo soltanto all’uso dei nostri cellulari o ai mezzi di trasporto via terra, tutto questo pericolo si risolverebbe in qualche ora di disagio, ma il segnale G.P.S. viene captato e gestito dai dispositivi installati su aerei, piattaforme petrolifere e apparecchi usati per la localizzazione o il pronto intervento. Le tempeste solari infatti, interferiscono sulle frequenza radio su cui operano i satelliti che trasmettono l’impulso G.P.S.

Fin qui si parla di velo elettromagnetico visibile, ma se dovessimo provare ad immaginare quello che potrebbe scatenarsi a livelli più profondi, dovremmo ragionare sulle conclusioni alle quali è giunto il fisico belga, cosmologo e scienziato dei sistemi, Paul La Violette, con la sua teoria della “cinetica di subquantum”.

– Le teorie di La Violette e i messaggi degli Arcani Maggiori

Secondo La Violette, come riportato su tankerenemy, per comprendere i rudimenti della fisica della creazione, basata sull’etere, l’invisibile substrato primordiale che riempie lo spazio e matrice delle particelle elementari, bisogna concepire l’universo come una realtà che emerge da un etere attivo e vitale, i cui componenti entrano ed escono continuamente dal nostro piano fisico, mentre si trasformano lungo una quarta dimensione. Tale flusso energetico è sintropico, in quanto generazione spontanea di ordine, con particelle che affiorano nello spazio “vuoto” da un onnipresente rumore subquantistico di energia.

La teoria di La Violette è molto studiata poiché spiegherebbe, tra gli altri fenomeni, la pulsazione stellare, le esplosioni del nucleo della galassia, il fenomeno cosmologico dello spostamento verso il rosso, la struttura ondulatoria della materia, eliminando il dualismo onda-particella. La teoria di campo unificato della cinetica di subquantum, infine, sostituisce la teoria del Big Bang, spiegando la creazione primordiale. Il ricercatore belga ritiene che molti concetti fisici e cosmologici siano codificati in miti antichi, nell’astrologia e persino nei tarocchi.

Possiamo sicuramente affermare che quella che la Tradizione ebraico-cristaina definisce come “la Fine dei Tempi”, potrebbe riferirsi a questo periodo, così come la profezia Maya e quelle di molti contattisti del XX Secolo. Non necessariamente l’anno potrebbe essere il 2012, ma comunque, quello che aspetta alla nostra generazione è di certo un cambiamento.

Se, ad esempio, andiamo ad analizzare alcuni dei codici la cui creazione si perde nella notte dei tempi, come i tarocchi, in particolare i 21+1 Arcani Maggiori, sembra che le carte, messe in sequenza, dal n. 0 al n. 21, vogliano spiegarci la storia ciclica degli “eventi tipo” che si ripetono nella storia dell’umanità.

La carta 0, ossia “il matto”, è simbolo dell’inizio del viaggio, dello stato di purezza e incoscienza con cui si dà inizio alle cose.

Nei miti antichi spesso la figura di un giullare o del folle, serviva come narratore, perché era l’unico che aveva il coraggio di dire la verità.

Questa figura ritorna anche nella letteratura: il matto è presente nelle saghe degli inizi del mondo (esplodere o implodere, questo è il problema, scrive Italo Calvino) e in ogni tradizione arcaica.

La carta n. 1. il mago o Bateleur, è poi colui che prende coscienza di sé ed il controllo della materia su di un tavolo che rappresenta il piano della realtà.

Il mago controlla i quattro elementi, simboleggiati dagli oggetti presenti sul tavolo stesso: la coppa (l’acqua), il denaro (la terra), il pugnale (l’aria), la bacchetta (il fuoco). Passando per varie figure archetipali, si giunge alla sequenza che ci interessa maggiormente e cioè alla carta n. 15, “il diavolo”, che rappresenta il potere assoluto della materia e quindi la il momento storico in cui la materialità e la mancanza di principi morali è altamente diffusa e gestisce il potere. La carta 16, “la torre”, chiamata in francese “la Maison de Dieux”, rappresenta una torre distrutta da un fulmine con delle persone che precipitano.

Ovviamente il fulmine è la vera rappresentazione della giustizia divina che si abbatte su una torre o “casa” con l’intento di distruggere la materialità imperante, che falsamente si definisce “divina”; presagisce l’arrivo dell’azione divina sulla corruzione umana. Nel nostro tempo, questo evento, potrebbe essere ricollegabile alla caduta delle Twin Tower l’11 settembre 2001. Le carte seguenti sono da interpretare con eventi che dovranno accadere nei prossimi anni. Nell’apocalisse di Giovanni, il profeta parla degli ultimi tempi e fa riferimento ai radicali cambiamenti che saranno visibili nelle stelle, nella luna e nel sole: proprio queste tre sono le successive carte nei tarocchi.

«E vidi quando (l’Agnello) aprì il sesto sigillo: vi fu un grande terremoto; il sole divenne nero come un sacco di crine; la luna diventò tutta come sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra, come un fico lascia cadere i frutti invernali immaturi, quando è sbattuto da un forte vento; il cielo fu portato via come un volume che si arrotola; ogni monte e isola fu smosso dal suo posto. E vidi quando l’Agnello aprì il sesto sigillo: vi fu una grande animazione in Israele; il sommo sacerdote divenne nero come un sacco di crine, cioè molto più giusto; gli anziani diventarono tutti come testimoni; gli uomini che guidano il popolo d’Israele divennero più solerti nel loro compito, come un fico lascia cadere i frutti invernali immaturi, quando è sbattuto da un forte vento; La Gerusalemme santa fu rinnovata, come quando si arrotola un volume per prenderne uno nuovo; ogni capo ebreo di Palestina e di fuori fu smosso dal suo posto. E i re della terra, i grandi, i capitani, i ricchi, i potenti, ogni schiavo o libero, si nascosero nelle caverne e tra le pietre dei monti; e dicono ai monti e alle pietre: Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla “faccia” di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, perché è venuto il giorno grande della loro ira, e chi può opporre resistenza?»

Per concludere, gli ultimi due arcani maggiori, dopo i simboli astronomici, sono “il giudizio”, che vede un angelo resuscitare i morti con la tromba del Giudizio Universale, e “il mondo”, inteso come il “mondo che verrà”, in cui si realizzerà la promessa cristica del Paradiso in Terra.

Il concetto di “passaggio” dimensionale o “evoluzione delle coscenze”, si può riscontrare anche nella Profezia dei Maya. Essi affermavano che tutto nell’Universo, inteso come macroessere, è in continua evoluzione e tutto gira in un movimento ciclico che i Maya chiamavano Unab-Ku, letteralmente “l’uno nel tutto e il tutto nell’uno”.

La Profezia racconta della periodica conclusione di un’era cosmica, che corrisponde alla rotazione completa dell’Universo, che i Maya definivano anno galattico. In questo periodo si sarebbero dovute manifestare delle situazioni di carattere evolutivo. Il conteggio è iniziato nel 3114 a.C. e si concluderebbe proprio nel 2012 d.C. (5126 anni dopo).

– Il Quinto Sole dei Maya

In un articolo di Steven McFadden riportato in italia dalla rivista Nexus, si parla degli interessanti studi di Carlos Barrios sui significati originali del calendario Maya in correlazione con il 2012. Agli inizi dell’autunno 2002, Carlos Barrios ha viaggiato diretto a nord dalla sua casa in Guatemala sino all’estremo bordo orientale dei Four Corners. A Santa Fe, in New Mexico, in corrispondenza del fondo della dorsale delle Montagne Rocciose, Barrios ha parlato in modo divulgativo della tradizione e dei leggendari calendari dei Maya. Di questi tempi i calendari riscuotono un forte interesse da parte di migliaia di persone, in quanto evidenziano la data spartiacque del 21 dicembre 2012; si dice che da allora in poi tutto cambierà. Carlos Barrios è nato in una famiglia spagnola su El Altiplano, la regione montuosa del Guatemala, precisamente a Huehuetenango, territorio di insediamento della tribù Maya Mam.

I Mam, come altri Maya ed altri custodi della tradizione indigena, preservano parte dell’antico retaggio dell’Isola della Tartaruga; essi sono i custodi del tempo, esperti degli straordinari, antichi, eleganti e notevoli calendari. Barrios è storico, antropologo e ricercatore. Dopo aver studiato per 25 anni con gli anziani, iniziando all’età di 19, è diventato anche un Ajq’ij Maya, sacerdote officiante e guida spirituale del clan dell’Aquila.

Anni fa Carlos iniziò insieme al fratello Gerardo una ricerca sui diversi calendari Maya; studiò con molti maestri e dice che, per ampliare l’ambito delle loro conoscenze, Gerardo intervistò più di 600 anziani Maya. Barrios ha affermato: “Gli antropologi visitano i templi, leggono steli ed iscrizioni e confezionano storie sui Maya, tuttavia non interpretano i segni in modo corretto, lavorano solo di immaginazione… Altri scrivono delle profezie nel nome dei Maya; dicono che il mondo finirà nel dicembre del 2012. Gli anziani Maya sono furibondi per questo; il mondo non finirà, sarà trasformato. Sono gli indigeni – non altri – a possedere i calendari ed a sapere come interpretarli correttamente”.

Oggi, dice Barrios, ci troviamo in un periodo nel quale il braccio destro del mondo materialista sta scomparendo, lentamente ma inesorabilmente. Siamo all’apice di un’era nella quale inizierà la pace e la gente vivrà in armonia con la Madre Terra; non ci troviamo più nel Mondo del Quarto Sole, ma non siamo ancora nel Mondo del Quinto Sole: questo è il periodo di mezzo, quello della transizione. In concomitanza con tale transizione si verificherà una colossale e globale convergenza di distruzione ambientale, caos sociale, guerre e cambiamenti terrestri. Tutto questo, dice Barrios, fu previsto con l’ausilio della semplice matematica spiroidale dei calendari Maya. Barrios ha osservato: “Cambierà, tutto cambierà.” Egli ha detto che i Custodi del Tempo Maya considerano la data del 21 dicembre 2012 come una rinascita, l’inizio del Mondo del Quinto Sole. Sarà l’avvio di una nuova era, derivante e contraddistinta dal meridiano solare che intersecherà l’equatore galattico e dalla Terra che si allineerà con il centro della galassia.

All’alba del 21 dicembre 2012 – per la prima volta dopo 26.000 anni – il Sole nascente coinciderà con l’intersezione della Via Lattea e del piano dell’eclittica; questa intersezione cosmica viene considerata l’espressione del Sacro Albero, l’Albero della Vita – un albero presente in tutte le tradizioni spirituali del mondo. Alcuni osservatori sostengono che nel 2012 questo allineamento con il centro della galassia aprirà un canale che farà fluire energia cosmica attraverso la Terra, purificando il pianeta e tutti i suoi abitanti, portando tutto ad un più elevato livello di vibrazione. Secondo Barrios questo processo ha già avuto inizio, ed ha aggiunto: “Il cambiamento è in fase di accelerazione, e continuerà ad accelerare.”

Se la popolazione terrestre, dice Barrios, riuscirà ad arrivare al 2012 in buona forma, senza aver distrutto troppo la Terra, saliremo ad un nuovo livello superiore ma, per giungervi, dovremo trasformare forze potentissime che cercano di bloccarci la strada. A questo punto un importante compito è quello di apprendere a percepire ed individuare l’energia di ogni individuo e di ogni cosa: persone, piante animali. Questo diviene sempre più importante man mano che ci avviciniamo al Mondo del Quinto Sole, in quanto esso è associato all’elemento etere – il regno in cui l’energia vive e si dipana.

Secondo Barrios, quello attuale è un momento di cruciale importanza per l’umanità e per il pianeta. “Ognuno di noi è importante. Se vi siete incarnati in quest’epoca, avete del lavoro spirituale da fare per dare equilibrio al pianeta. Gli anziani hanno aperto le porte in modo che altre razze possano giungere nel mondo Maya ed assorbirne la tradizione. I Maya da lungo tempo apprezzano e rispettano il fatto che esistono molti altri colori, razze e sistemi spirituali. Sanno che il destino del mondo dei Maya è legato al destino del mondo intero.”

Dunque, diverze forze, nuove e antiche, luminose e oscure, sembrano mettersi in movimento per quella che appare una sorta di resa dei conti, un esame in cui l’umanità dovrà dimostrarsi abbastanza matura e consapevole se vorrà davvero passare a un livello successivo di evoluzione, in cui potrà entrare in risonanza con tutto ciò che ci circonda, con la forza vivente dell’universo che i nativi americani chiamavano “Wakan Tanka “, il Grande Spirito, il Mistero Supremo. Altrimenti, se manchiamo all’appuntamento, se la nostra umanità sceglierà di passare dai fumi del petrolio ai fuochi del nucleare, dal più desolato materialismo del 1900 al nichilismo spirituale e all’edonismo hightech dell’era digitale, allora avremo fallito lo scopo di 10.500 anni di lunga, sofferta e durissima evoluzione karmica planetaria.

L’antica profezia Maya difatti termina con le seguenti parole d’avvertimento: “…..se entro questo termine (il 2012) l’umanità non avrà raggiunto un certo grado di evoluzione, sarà sostituita”.

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