A proposito dei terremoti registrati nel basso Tirreno: ecco perchè sono cosi frequenti

La scossa localizzata sul basso Tirreno

Da punto di vista sismico quella di ieri è stata una giornata molto movimentata sulle regioni meridionali, a causa di due eventi tellurici di moderata intensità che si sono localizzati sullo Ionio e sul basso Tirreno, a ridosso dell’arco eoliano. I due distinti terremoti, con una magnitudo di 4.7 e 4.1 Richter, hanno avuto un ampio risentimento, specie fra la bassa Calabria e la Sicilia nord-orientale, le aree più limitrofe all‘epicentro. Oggi si sono verificate altre lievi scosse soprattutto nel Tirreno, più deboli. Questi eventi sismici rientrano nella normale sismicità dell’area che da sempre ha potuto sperimentare terremoti molto più intensi, sopra i 5.5 Richter, che vanno ben al di la della soglia del danno.

In particolare nel settore orientale del basso Tirreno, li dove si localizza l’arcipelago delle Eolie, terremoti di media intensità, come quello di ieri, sono piuttosto normali e comuni. Basti pensare alla scossa dell’Agosto 2011 che gettò nel panico i tanti turisti che d’estate affollano le Eolie. Sempre nella stessa area, il 26 Ottobre del 2006, si era verificato un sisma intenso, di circa 5.7 gradi Richter, che fece tremare l’intero meridione, con risentimenti che si estendevano dalla Campania alla Puglia a causa della grande profondità dell’epicentro, che secondo i calcoli dell’INGV si attestò a ben 210 km. L’elevata profondità fortunatamente scongiurò vittime e danni significativi sulle coste di Sicilia e Calabria.

Generalmente questi terremoti, molto profondi e localizzati nella zona di “Subduzione” del basso Tirreno orientale, li dove la placca ionica si insinua al di sotto di quella tirrenica generando la “Subduzione” che alimenta la frequente attività sismica dell’area, si presentano come scosse di debole e moderata intensità molto isolate o seguite da brevi repliche, solitamente meno forti rispetto alla scossa principale. Sono molto più rare le scosse più forti, con una magnitudo che supera i 5.0 – 5.5 Richter, come quella che il 26 Ottobre 2006 fece tremare l’intero sud Italia. Queste solitamente si presentano dopo dei cicli più o meno lunghi, inoltre la grande profondità e la localizzazione dell’epicentro in alto mare fortunatamente attenua i risentimenti lungo la terra ferma, evitando di apportare danni significativi.

Fonte: http://www.meteoweb.eu/2012/07/a-proposito-dei-terremoti-registrati-nel-basso-tirreno-ecco-perche-sono-cosi-frequenti/142421/#chiudi_adv