“ENERGIA, CRISTALLI, TERAPIA”

Il Giornale Online
A cura di Anna Gentile
di Angelo Balladori

In questo momento evolutivo a cavallo tra i due millenni, cristalli e pietre raccontano una storia straordinaria, antica quanto la Terra. Le vibrazioni del loro racconto sono percepi-bili ad un numero sempre maggiore di donne e di uomini… la prima cosa che ci dicono è che si è riaperto un sentiero, in verità molto antico, che ci sta portando alla riscoperta di grandi poteri e sopite facoltà, in armonia con la maestosa vibrazione del Creato….

Ė una consapevolezza che cresce di giorno in giorno, man mano che, ascoltando la voce del cuore ed esercitando il proprio libero arbitrio, donne e uomini assecondano con gioia l’aumento della frequenza della vibrazione terrestre.

Dal 1898, a Colorado Spring, negli USA, viene registrata la vibrazione di Madre Terra. Per cento anni, fino al 1992, ha fluttuato fra 7,8 e 8 Hz e, quindi, ha cominciato a salire: 8,6 Hz nel 1995, tra i 9,2 e i 9,4 Hz nel 1999, oltre i 10 Hz nel 2000. Gli scienziati ritengo-no che tale frequenza, chiamata “frequenza Schumann” , sia rimasta stabile tra i 7,8 e gli 8 Hz per gli ultimi 200 mila anni.

Qualcosa sta accadendo e tutto ciò che accade ha un significato.

Quale? Nessuno forse ha una risposta certa, ma nulla ci vieta di riflettere su alcuni punti. La banda vibratoria compresa fra i 7,8 e i 12-13 Hz è quella che caratterizza lo stato alfa della preveglia e della meditazione profonda, una fase caratterizzata da grande creatività e intuizione. La soglia dei 12-13 Hz è quella dello stato beta, lo stato di veglia. La soglia dei 12-13 Hz, se non muterà la progressione in atto, sarà raggiunta nel 2012. La Terra si sta forse svegliando? Sono anni importanti quelli che stiamo vivendo.

In questi ultimi decenni, l’umanità sta trasferendo il proprio baricentro esistenziale dal chakra del plesso solare (attraverso il quale ha sviluppato l’individualismo), al chakra del cuore, che alimenterà l’empatia verso i propri simili e verso tutti i Regni di Natura.

La grande sfida con cui l’Umanità si sta confrontando è di riuscire a compiere in tempo questo salto epocale… Il vecchio computer con i vecchi programmi sta tirando le cuoia. Si è rimesso al lavoro il Grande Programmatore. Chi anelerà a cavalcare la tigre, ascol-tando intuitivamente il futuro, vivrà un momento di esilarante esaltazione, unico nella sto-ria di questa nostra umanità. Chi invece continuerà a ricercare le proprie certezze nelle statistiche del passato e ad affidarsi alle vecchie regole del gioco, perderà il senso della nuova realtà, ritrovandosi, dalla notte al giorno, in un mondo che percepirà alieno, da “Day after”… perché l’onda del tempo gli sarà passata sopra la testa.

Qualsiasi fase di passaggio fra un ciclo ed il successivo si traduce in un periodo di crisi. Il cambiamento è crisi. Ma il cambiamento è anche evoluzione, “andare avanti”. Vivremo – anzi, abbiamo già iniziato a vivere – fasi di intensi stravolgimenti. Il pendolo della storia, nel suo tragitto verso sinistra, ha già sbriciolato il muro di Berlino – ora l’oscillazione procede veloce verso destra… la fine del capitalismo, forse? Beh, se ago-gniamo ad una società equa (cioè non sperequata), armonica, ove ciascuno abbia pari dignità, la fine del capitalismo non ci dovrebbe dispiacere poi troppo.

La Terra, prima di svegliarsi completamente, si sta – come dire? – stiracchiando e grattan-do via un po’ di pidocchietti (cioè noi)…

Ma l’uomo non è mai messo di fronte a compiti impossibili, o a problemi irrisolvibili. L’uomo che accetta il cambiamento trova sul proprio cammino nuove intuizioni, nuove e-nergie – oppure i mezzi per accedervi – nuovi stimoli di ricerca in se stesso… nuovi Mae-stri.

Per cambiare e per guarire… guarire se stesso e guarire il Pianeta.

Ogni malattia è psicosomatica e così ogni guarigione. Entrambi si formano prima nella psiche e, attraverso il corpo eterico, precipitano, si cri-stallizzano nel corpo fisico. Anche la guarigione del Pianeta è psicosomatica. La guari-gione è cambiamento: si può guarire solo attraverso il cambiamento. L’uomo deve cam-biare per guarire se stesso e per guarire il Pianeta. Non esistono malattie “incurabili”: la stessa psiche produce sia la disarmonia della malattia, che l’armonia della guarigione . L’incurabilità è solo una forma-pensiero.

Cristalli e pietre si offrono all’Uomo per permettergli di potenziare la propria struttura e-nergetica, elevandone la frequenza vibratoria e accordarla con quelle delle nuove energie cosmiche.

Il loro rapporto con l’Uomo è così antico, che era entrato nell’oblio generale.

Pochi Esseri, lungo i millenni, ne preservarono la conoscenza e la maestrìa. Ora questa conoscenza, gradualmente, si sta dischiudendo a strati sempre più vasti di donne e uomi-ni.

“Conoscenza” è una parola che ricorre spesso. E’ un concetto-chiave. La maestrìa di qualsiasi Arte o Scienza – esoterica e non – deve essere conquistata attraverso un pro-cesso di “conoscenza”. Non vi sono scorciatoie per pervenire alla sapienza.

Anche nella cristalloterapia, ove l’implicazione etica di mettersi al servizio del paziente (che gli si affida) dovrebbe indurre il terapeuta ad una certa umiltà. A mio parere, la cri-stalloterapia, prima di essere un’arte, è una tecnica. Uno scultore deve conoscere mar-mi e metalli prima di esprimere la propria arte… così come un musicista deve conoscere strumenti e tecnica ed un poeta deve conoscere almeno la grammatica e la sintassi.

Parlando di pietre e cristalli, un paio di esempi chiariranno il concetto.

Pensate ad un prisma: entra luce bianca ed esce un arcobaleno di sette colori, cioè sette frequenze vibratorie. La stessa cosa succede con l’energia, o “prana” che dir si voglia. Nel nostro corpo il prana di ripartisce a seconda della frequenza delle sue vibrazioni, che entrano in risonanza con i centri energetici chiamati chakra.

La vibrazione del chakra di base è armonica con il la vibrazione più lenta e più greve, quella del rosso, per cui si accorda con pietre che emanano questa frequenza (granato, diaspro rosso, rubino, ecc.)

Immaginiamo che il nostro paziente sia un tipo un po’ violento, oppure soggetto ad un in-fiammazione che gli provoca febbre. Sapendo che il chakra di base, fra le sue varie fun-zioni, controlla sia la temperatura corporea, che l’aggressività, dovremo astenerci dall’usare pietre rosse, anche se la loro vibrazione “risuona” con quella di questo chakra, perché lo attiverebbero ulteriormente, provocando un aumento sia della febbre, che dell’aggressività. Useremo quindi pietre calmanti: azzurre (rinfrescanti e calmanti) e ver-di (disinfiammanti). “Conoscere” le proprietà delle varie frequenze della luce e dell’energia – frequenze che chiamiamo “colori” – è dunque essenziale.

Pensate ora alla meditazione come ad una rigenerante doccia che rivitalizza il nostro cor-po energetico, l’aura. Perciò la meditazione è positiva. Anche i cristalli sono preziosis-simi per incrementare l’energia… Dunque: meditazione + cristalli = Bingo!!

Non è sempre così. Un certo tipo di meditazione, se fatta frequentemente con un cristallo di una certa potenza, potrebbe provocare danni alle membrane eteriche, così come quan-do gonfiamo troppo un palloncino.

Il mio personale punto di vista è che l’intuizione (che è probabilmente la facoltà più eccel-sa che abbiamo) deve essere sempre supportata da una solida conoscenza.

L’assunto che “tanto, l’energia è intelligente e sa dove andare” è deresponsabilizzante; in altre parole, significa: “Io non ho bisogno di sapere, tanto lo sa l’energia…” , e mi fido ad occhi chiusi (o mi fa comodo fidarmi) di chi mi ha trasmesso questa certezza. Questa per-sona, a sua volta, ha ricevuto la stessa certezza da un altro… e così via.

Io voglio sapere “se” posso mandare l’energia e “dove” la mando. Altrimenti non si capirebbe perché, per esempio, gli antichi testi cinesi sull’agopuntura vietassero di praticarla sui bambini al di sotto dei due anni, perché lo sviluppo dei loro meridiani è appena ab-bozzato; per quelli fra i due e i sei anni gli stessi testi impongono misure di grande caute-la e anche dai sei ai dieci anni l’agopuntura sui bambini è ancora soggetta a limitazioni.

La maestrìa sull’energia è in diretta funzione :

(a) con il livello evolutivo,
(b) con la relativa qualità di vibrazione,
(c) con la potenza energetica del guaritore,
(d) con la sua cono-scenza e
(f) con l’acutezza del suo intento (intenzione + attenzione).

Il guaritore spirituale di alta caratura è ancora l’eccezione, non la regola. La sua è una strada con tante tappe, per procedere lungo la quale è necessario fare rinunce. Perché è anche una strada di purificazione.

Finché l’energia è grossolana, perché nutriamo in modo grossolano il corpo, le emozioni e lo spirito, anche le “intuizioni” saranno di grana grossa. Ciò non significa che i lampi di in-tuizione debbano essere rifiutati o repressi… Anzi! Sono preziosissimi; il mio consiglio, che ho già espresso, è solo quello di vagliarli attraverso il filtro della conoscenza. In parole povere, avere l’umiltà di “andare a scuola”, prima di proporsi come guaritori o insegnanti di tecniche di guarigione: “conoscere” l’energia e valutarne la qualità; “conoscere” la strut-tura eterica del paziente e valutarne la qualità – per essere in grado di monitorare passo per passo gli effetti della tecnica terapeutica. E prendersi tutte le responsabilità.

Quando dichiariamo la nostra autentica volontà di “andare a scuola”, può accadere di in-contrare un Maestro.
Come riconoscere un vero Maestro? La luce di un vero Maestro illumina un tratto del cammino del discepolo, ma non lo abbaglia. Il vero guru è Colui che aiuta il discepolo a liberarsi, e il vero guaritore è colui che aiuta il malato ad autoguarirsi. Il primo aiuta il di-scepolo ad entrare in contatto con il Maestro interiore, il Sé Superiore; il secondo aiuta il malato a penetrare il significato del messaggio profondo, di cui la malattia è sempre por-tatrice, e a incontrare il Guaritore Interiore, che emana dalla stessa Fonte: il Sé Superio-re.

fonte:http://guide.dada.net/cristalloterapia/interventi/2003/04/132269.shtml