Alimentazione vegetariana oppure onnivora

Alimentazione vegetariana o onnivoraSe non mangi carne cosa mangi?

Ecco il solito quesito che ogni vegetariano si sente rivolgere. Per chi si è lasciato alle spalle la carne e il pesce questo interrogativo non rappresenta che un falso problema, al quale con facilità si può rispondere. Le false credenze sulle proprietà nutrizionali indispensabili della carne sono purtroppo dure a morire; in questi ultimi decenni la richiesta di alimenti animali è lievitata soprattutto in conseguenza delle forti pressioni pubblicitarie esercitate dalle lobby dei produttori dell’industria carnea.

“Dalla terra le erbe e le piante, e dalle erbe e le piante il cibo.” (Taittiya Upanisad)

Ecco allora alcuni alimenti (reperibili in tutti i negozi di prodotti naturali) che, facili da preparare e di rapida cottura, forniscono proteine ed altri elementi essenziali, privi di tutte le nocività che la carne comporta.

IL SEITAN È il glutine, cioè la parte proteica del grano. Si ottiene con un procedimento meccanico che lo separa dall’amido. Viene cotto con vari aromi grazie ai quali acquista un caratteristico sapore. È privo di grassi saturi e di colesterolo e lo si può acquistare anche precotto, a fettine semplici e veloci da cucinare con gli opportuni contorni. E… è buonissimo!

LA SOIA È una leguminosa di cui esistono numerose varietà, di grande rilevanza per l’aspetto nutrizionale: fondamentale per l’apporto di proteine, sali minerali, oligoelementi, acido linoleico e lecitina. Dalla sua farina si ricavano i cosiddetti “ristrutturati di soia”, cioè le bistecche di soia, il granulare di soia e lo spezzatino di soia. Il loro utilizzo è molto semplice. Bisogna far bollire per circa 20 minuti la quantità desiderata in acqua pari a tre volte il volume del prodotto, lasciar riposare per 30 minuti e strizzare bene per eliminare l’acqua in eccesso; poi cucinare a piacimento con aromi e spezie. Diverse sono le varietà di soia: Soia rossa (azuki): si presenta sotto forma di piccoli fagioli ed è ideale per la preparazione di minestre, contorni e insalate. Soia verde, simile alle lenticchie, molto facile da preparare nelle zuppe o con altri cereali. Soia gialla, da cui vengono realizzati diversi prodotti come il “latte di soia”, più digeribile e nutriente del latte animale, adatto per chi soffre di allergie alimentari.

IL TOFU Conosciuto come “formaggio di soia”, il Tofu è ricco di grassi insaturi, di vitamine e di ferro ed è molto più digeribile della carne e del formaggio; contiene lecitina e il suo consumo quindi contribuisce a mantenere bassi i valori del colesterolo sanguigno.

IL TEMPEH È il più ricco tra gli alimenti proteici vegetali, si ricava da soia cotta e fermentata. Molto saporito, si usa come il Tofu.

IL MISO È ricco di proteine, enzimi e di fermenti lattici, ottimo come integratore alimentare.

IL TAMARI È un condimento saporito, ricco di proteine e ideale per condire piatti caldi e freddi.

LA SALSA SHOYU È un condimento simile al Tamari ma con un sapore meno fine e una consistenza più liquida).

LE ALGHE Alimento ricco di preziose sostanze (aminoacidi, carboidrati, grassi insaturi, sali minerali e vitamine). Preparate opportunamente, possono essere aggiunte a zuppe o minestre (alghe Kombu), a insalate (alghe Wakame, Hijlki, Arame), o tostate (alghe Nori).

LA PIRAMIDE ALIMENTARE VEGETARIANA

Da mangiare sporadicamente: grassi, olio, zucchero.

Da mangiare moderatamente: latte parzialmente scremato, yogurt, for-maggio, uova, integratori alimentari, fagioli, noci, semi, soia, seitan.

Da mangiare abbondantemente: frutta e verdura.

Da mangiare liberamente: pane integrale, pasta, cereali, riso.

L’UOMO NON È UN CARNIVORO NATURALE

L’uomo non è carnivoro. L’organismo dell’uomo, contrariamente a quello dei carnivori, non è fatto per mangiare cadaveri di animali perché ne rimane intossicato a causa delle sostanze tossiche contenute nella carne stessa.

L’organismo di un animale carnivoro cerca di espellere la carne dal proprio corpo con la massima velocità possibile, data la sua tossicità. Una riprova di questo è data dal fatto che il suo intestino è lungo 3 volte il corpo, mentre quello dell’uomo (e degli animali frugivori) è pari a 9-12 volte la lunghezza del corpo. Inoltre le mucose spesse e muscolose dei carnivori tollerano forti succhi gastrici, necessari alla digestione della carne, mentre l’uomo ne rimane danneggiato.

L’essere umano appartiene all’ordine dei primati antropomorfi, per loro natura frugivori, cioè atti a consumare frutti, foglie, semi. La neurofisiologia, l’embriologia, l’anatomia comparata confermano come l’uomo sia strutturato per cibarsi di frutti, germogli freschi, foglie tenere, tuberi, radici e non di muscoli ossa ed interiora come i carnivori. Questi infatti hanno conformazione dentale, patrimonio enzimatico, organi visivi, strutture di offesa, caratteristiche di potenza e d’aggressività, apparato digerente, intestinale, escretorio, sudorifero, circolatorio adatti ad utilizzare l’alimento carneo anche come fonte glucidica, consumandolo crudo e completo di interiora e sangue.

Gli esseri umani senza mezzi artificiali difficilmente sarebbero in grado di cacciare. Molti sono ormai gli scienziati concordi nell’affermare che l’uomo si è convertito a consumare muscoli di animali (in principio carogne) per necessità legate alla inospitalità delle foreste nell’ambiente originario, circa 2 milioni di anni fa nell’era Neozoica, periodo Pleistoccne. In quell’epoca avvennero infatti glaciazioni, interglaciazioni (ritiro dei ghiacciai e avvento di climi più caldi) e periodi di siccità contrapposti a forti diluvi: eventi climatici instabili ed irregolari che decretarono la riduzione di gran parte della vegetazione spontanea, nonché il mutare delle foreste in savane.

L’Homo Habilis sarebbe dunque passato al carnivorismo per poter sopravvivere, pagando però lo scotto di un accorciamento della vita media.

L’uomo è diventato carnivoro in epoche in cui non si conoscevano i danni della carne: oggi solo gli esquimesi restano un popolo carnivoro per necessità assoluta. Essi consumano non solo la carne ma anche gli organi interni e le interiora e bevono il sangue. La durata media della vita di questo popolo è di 25-30 anni. Muoiono vittime della arteriosclerosi causata dall’alimentazione carnivora.

Oggi noi non ammazziamo direttamente le nostre vittime, ma ci serviamo di intermediari che spesso non vediamo: i dipendenti dei mattatoi, i cacciatori, i pescatori. In questo modo perdiamo un anello importante della catena che unisce l’animale alla nostra tavola e questo sicuramente ci aiuta a giustificare, in qualche modo, una tale ed inutile violenza.

Gli animali più forti e resistenti alle fatiche fisiche sono vegetariani: l’elefante, il rinoceronte, l’ippopotamo, le scimmie antropomorfe (scimpanzé, gorilla, etc.) e quelli che l’uomo ha sempre sfruttato per eseguire lavori pesanti: il bue, il cavallo, l’asino. Gli animali prolifici sono vegetariani: il coniglio. Gli animali longevi sono vegetariani: l’elefante.

Un po’ di dati

  • Quantità di proteine sprecate per alimentare bestiame con cereali 90%
  • Quantità di carboidrati sprecati per alimentare bestiame con cereali 99%
  • Raccolto di patate possibile in 1 ettaro di terra 10 tonnellate
  • Raccolto di grano possibile in 1 ettaro di terra 8 tonnellate
  • Quantità di carne prodotta utilizzando 1 ettaro di terra 320 Kg.
  • Cereali e soia necessari per produrre 1 Kg. di carne 17,5 Kg.
  • Numero di persone che muoiono di malnutrizione ogni anno 13.000.000
  • Acqua consumata per produrre 1 Kg. di grano 200 lt.
  • Acqua consumata per produrre 1 Kg. di carne 20.000 lt.

Rifiuti

  • Produzione di escrementi umani in Italia 1000 Kg. al secondo
  • Produzione di escrementi animali allevati in Italia 15.000 Kg. al secondo
  • Causa primaria di morte in Italia per malattia CUORE (infarto cardiaco)
  • Frequenza di infarto cardiaco con esito mortale in Italia 1 ogni 2 min.
  • Rischio di infarto per l’italiano medio che consuma carne 50%
  • Rischio di infarto per l’italiano medio che non consuma carne 15%
  • Rischio di infarto per l’italiano medio che non consuma alimenti di origine animale 4%
  • Sorgenti principali di grassi saturi e di colesterolo: …carne, formaggi e uova
  • Colesterolo presente in cereali, legumi, frutta, semi oleosi e noci: …ZERO
  • Aumento dei rischio di cancro al seno in donne che mangiano 1 uovo al giorno rispetto ai casi riscontrati in donne che ne mangiano 1 alla settimana: 3 volte
  • Aumento del rischio di cancro al seno in donne che mangiano carne tutti i giorni, rispetto ai casi riscontrati in donne che la mangiano 1 volta alla settimana: 4 volte
    Malattie collegate all’eccessivo consumo di proteine animali:
    OSTEOPOROSI E BLOCCO RENALE
    Casi di osteoporosi in Italia (fonti ISTAT 1995)  2.665.000
    Perdita media di tessuto osseo in donne carnivore di 65 anni 65%
    Perdita media di tessuto osseo in donne vegetariane di 65 anni 18%

George Bernard Shaw, il grande letterato e drammaturgo inglese, divenne vegetariano a 25 anni andando contro il parere dei medici che sostenevano che sarebbe morto presto se l’avesse fatto. Molti anni dopo, quando gli chiesero perché non fosse tornato da quei medici per dimostrare loro che si sbagliavano, rispose: “Avrei voluto farlo, ma purtroppo erano tutti morti…”. Gorge Bernard Shaw è vissuto in perfetta salute, mangiando vegetariano, fino all’età di 94 anni.

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