La Redazione di Altrogiornale.org partecipa commossa alla scomparsa del famoso ingegnere-archeologo e poeta Mario Pincherle, spentosi l’altro ieri a Bientina (Pisa) (24/09/2012 n.d.r.) alla veneranda etĂ di 93 anni.
Discendente di una nota famiglia ebraica, teorizzò nel 1965 lâesistenza di una particolare torre all’interno della piramide di Cheope . La sua scoperta fu annunciata nel 1969 con uno studio pubblicato dall’Accademia dei Lincei, conosciuto come: âZedâ. Il famoso archeologo sosteneva che lo Zed funzionasse anche come âOsservatorio Astronomicoâ e addirittura come âBussolaâ e che la Piramide di Cheope non era la tomba del faraone, ma una costruzione eretta a protezione dello Zed. Tanto da affermare che non è mai esistito un faraone di nome Cheope, ma che tale nome significasse mangiatoia, o culla, del divino: questa ipotesi si basa su una personale interpretazione di un passo dalle âStorie di Erodotoâ. Addirittura secondo Pincherle nella torre âZedâ e nel âSarcofago di Cheopeâ tempo e spazio si modificherebbero.
Tra i libri di Pincherle figurano “La nuova Etruscologia” (1999), “Il segreto dell’Arca“(2000), “Il Vangelo della Gioia” (2001), “Il Gesu’ proibito” (1997), ”Il Vangelo di Gesu’ bambino” (1999), “La grande Piramide e lo Zed” (2000), “Acquario” (2000), “Leopardi segreto” (2006), “Il libro di Abramo: i trentadue sentieri della saggezza” (2009), “Giobbe: il segreto della Bibbia” (2009), “Katherine Mansfield, una strana morte” (2005).
Grande conoscitore di lingue antiche, i suoi studi si rivolsero in numerosi passi della Bibbia, di testi apocrifi nelle parole di Enoch e di Abramo risvegliando in Lui il desiderio di tuffarsi completamente in dimensioni spirituali molto profonde, ha anche tradotto molti testi antichi tra cui gli apocrifi “Il Vangelo di Tommaso” e “Il libro di Enoch“, entrambi tradotti dall’aramaico.
Vincenzo Pinelli