Angela, una donna toscana "incubatrice" di alieni?

Il Giornale Online27/03/2008 – 13:42

Un caso toscano di presunto rapimento alieno di indubbio interesse ufologico si verificò nel 1997 nella parte sud della nostra regione. Angela aveva 37 anni e viveva con suo marito in un paese in provincia di Grosseto. Durante la notte fra il 6 e il 7 settembre fu destata e attratta da una potente luce, si alzò dal letto e salì, quasi spinta da una volontà inconsapevole, fino alla terrazza in cima all’edificio.

Una volta all’aperto notò in cielo un oggetto luminoso che appariva con una colorazione giallo-verde-azzurra, aveva forma ovoidale ed era silenzioso. L'avvistamento cessò, non si può dire quanto sia durato realmente, ma la donna affermò «mi sento come se fossi stata a contemplarlo per un periodo di tempo lunghissimo. Una cosa irreale – aggiunse – come se fossero trascorse ore». Raccolte le idee dopo essersi tranquillizzata, la testimone spiegò con dovizia di particolari i dettagli della sua esperienza.

Ciò che riteneva di aver visto ruotava su se stesso ed emetteva un fascio luminoso fluttuante, che colpiva il terreno sottostante. Alla fine la luce si esaurì e l'UFO si allontanò velocissimo. Angela non fu tuttavia l’unica a osservare quel fenomeno. Le segnalazioni di luci anomale in cielo furono infatti numerose quella notte in tutto il grossetano e non solo: avvistamenti si ebbero in molte parti della Toscana e anche altrove.

L’elemento più importante è però che da quell’episodio la donna iniziò a vivere in prima persona una serie di esperienze di grande interesse. Come il manifestarsi all'interno della sua stessa abitazione di piccole sfere luminose evoluenti in aria, fino addirittura all'apparizione di entità del tipo “grigio” nella sua camera da letto; presenze che non mancarono però di tranquillizzarla, facendole comunque capire che sarebbero tornate. In un primo tempo quelle creature si manifestavano solo a lei, ma dopo qualche settimana anche il marito le vide.

Col passare degli “incontri” le entità le rivelarono che l'avevano “monitorata” senza sosta fin dall'infanzia. In base a quella spiegazione Angela apprese di essere un “ibrido”, e che sua madre biologica (Angela era stata adottata) l'aveva concepita tramite l'intervento dei “Grigi”. Alla donna fu inoltre comunicato telepaticamente che varie specie aliene dispongono di basi per le loro navi spaziali sia sulla Terra sia nel cosmo.

Sulla Terra ce ne sarebbero sotto terra e nelle profondità oceaniche, altre si troverebbero invece sulla Luna, su Marte e su alcuni satelliti di Giove. Si sposterebbero, queste creature, bypassando il limite costituito dalla velocità della luce, uscendo ed entrando nella nostra realtà lungo “corridoi spaziali”. Questi alieni – stando almeno alle rivelazioni di Angela – seguirebbero da tempo l'evoluzione dell'umanità; in questa epoca il loro “programma” prevederebbe la creazione di “individui-ponte” fra loro e gli umani, al fine di elevare la nostra razza a una dimensione cosmica.

In questo contesto rientrerebbero allora le esperienze di tanti “rapiti” in tutto il mondo. Altri incredibili elementi emersi dai racconti della donna riguardano un suo presunto ruolo di “semiincubatrice”: tramite una serie di interventi periodici di ingegneria genetica sul suo organismo, Angela avrebbe portato avanti varie gestazioni indotte dagli alieni, e ognuna sarebbe stata interrotta col sistematico prelievo dei feti. Il “padre biologico” alieno delle creature ibride che avrebbe portato in grembo sarebbe stato sempre lo stesso, in quanto compatibile con lei.

Luca Campostrini

Fonte: http://www.055news.it/index.asp?idn=5619

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