Antartico, scienziati catturano creature marine giganti

SYDNEY (Reuters) – Alcuni studiosi delle acque dell'Antartico hanno filmato e catturato giganti creature marine, come enormi ragni acquatici e meduse con tentacoli lunghi sei metri.

La flotta di tre navi che ha condotto la spedizione di ricerca è rientrata questa settimana in Australia, dopo aver svolto un censimento — noto come Collaborative East Antarctic Marine Census (Ceamarc) — delle forme di vita tra i ghiacci e sui fondali, a più di mille metri di profondità.

“Il gigantismo è molto comune nelle acque dell'Antartico – abbiamo raccolto bachi enormi, crostacei giganti, e ragni marini grandi quanto unn piatto da portata”, ha detto Martin Riddle, scienziato australiano alla alla guida del gruppo di ricerca sulla nave Aurora Australis.

“Molti vivono al buio e hanno occhi molto grandi. Sono pesci dall'aspetto strano” ha detto Riddle a una radio locale.

“In alcuni tratti ogni centimetro del fondale presenta forme di vita. In altri, ci sono profonde gole e fenditure causate dagli iceberg durante il loro passaggio”, ha aggiunto.

La spedizione dell'Australian Antartic Division aiuterà gli scienziati a monitorare gli impatti che i cambiamenti climatici nelle acque dell'Antartico — come il processo di acidificazione dell'oceano causato dall'aumento di anidride carbonica nell'atmosfera — stanno avendo sugli organismi marini e sui loro scheletri.

“E' prevedibile che i primi effetti di questo potranno vedersi nelle fredde e profonde acque dell'Antartico”, ha detto Riddle.

“Abbiamo visto vaste distese coralline basate su organismi calcarei, i quali potrebbero andare persi a causa della crescente acidità delle acque”.

Le tre imbarcazioni — Aurora Australis, la francese L'Astrolabe e la giapponese Umitaka Maru hanno attraccato a Hobart, Tasmania, con le banchine cariche di esemplari marini, incluse specie sconosciute rinvenute sulla terraferma dell'Antartico Orientale.

Alcune creature, trovate a una profondità tra i 200 e i 1,400 metri , pesano più di 30 chili, mentre per il 25 percento si tratta di esemplari sconosciuti.

“Le specie rinvenute verrano portate in università e musei in diverse parti del mondo, per essere identificate e campionate per la determinazione del DNA”.

Ceamarc fa parte del Census of Antarctic Marine Life, coordinato dall'Australian Antarctic Division, che prevde altre 16 spedizioni durante l'International Polar year (2007-2009).

Il censimento è finalizzato allo studio della biodiversità negli abissi dell'Antartico, nei mari aperti e sotto i ghiacci, nonchè a determinare un set di dati che permetteranno di osservre i cambiamenti futuri.

di Michael Perry

Fonte: borsaitaliana.reuters.it