Api, cormorani, virus e batteri, ossia le scie chimiche sono innocue

Molti si chiedono se la paurosa diminuzione del numero delle api sia un effetto collaterale dell'operazione “scie chimiche”. In primo luogo, ricorderei che non sono solo questi utilissimi imenotteri sull'orlo ormai dell'estinzione, ma anche molti altri insetti (bombi, vespe, varie specie di lepidotteri etc.). Anche i pipistrelli sono sempre più rari.

Quindi si deve osservare che lo sterminio delle api non è tanto una conseguenza delle chemtrails quanto un obiettivo scientemente perseguito dagli avvelenatori: infatti eliminare questi insetti significa danneggiare in modo irreversibile le colture (la maggior parte) che si giovano dell'impollinazione entemofila. Così le famigerate multinazionali che producono sementi geneticamente modificate potranno imporre i loro prodotti, dopo che le api saranno sparite. Recentemente è stata brevettata una nuova semente che non abbisogna di impollinazione.

Certamente i profitti di queste società, che mirano a controllare l'agricoltura in tutto il pianeta, conosceranno un'impennata; inoltre, frutta, cereali, ortaggi transgenici favoriranno la diffusione di intolleranze alimentari nei consumatori, di patologie varie, tra cui pure il morbo di Morgellons che pare anche essere collegato all'agrobacterium, contenuto nel mais transgenico. Il fine ultimo è la manipolazione del D.N.A. umano, la sua degradazione.

Intanto dalla California giunge la notizia di una strage di cormorani: questi volatili precipitano sulle spiagge, sulle strade ed autostrade, causando panico e sconcerto tra gli abitanti dello stato. Non si conoscono i motivi di questa moria, ma potremmo ipotizzare che gli uccelli marini siano intossicati pure dai veleni sparsi con le scie chimiche e con le shiptrails, veleni che entrano nella catena alimentare. La fauna ittica, infatti, senza dubbio ha risentito delle irrorazioni, all’origine di questa e di altre falcidie.

Da alcuni mesi ormai le pubblicità televisive sono dominate da spots che magnificano le virtù medicamentose di farmaci di ogni tipo. Ciò denota che disturbi più o meno gravi sono sempre più frequenti in una popolazione che è aggredita da onde elettromagnetiche, intossicata con inquinanti di ogni specie e contenuti nel cibo, nell'acqua, nell'aria, oltre che sottoposta spesso a ritmi di vita logoranti ed insalubri. In particolare, si può notare che, da alcuni giorni, va sovente in onda la reclame di un farmaco contro l'Herpes. Lettori, amici e conoscenti ci comunicano che i casi Herpes sono in aumento, come le patologie dovute al batterio Pseudomonas aeruginosa. Un mese fa circa, la Dottoressa Staninger ci forniva la seguente informazione:

“La *** è un'azienda italiana specializzata nella produzione di nanorobots. Questa società impiega nanotecnologie in correlazione ai vaccini. E' possibile una vaccinazione di massa attraverso mezzi aerei. Potrebbe trattarsi di test. E' possibile un incremento di casi di Herpes simplex con eruzioni cutanee. Ho trattato, in una settimana, tre pazienti con l'Herpes sul petto, laddove ho diagnosticato, in trent'anni, solo una persona con questa particolare forma di Herpes. Non tre in una settimana!

Questi pazienti avevano già manifestato i sintomi dell'Herpes in passato, così si potrebbe trattare di una ricaduta. In questo periodo l'irrorazione chimico-biologica è stata molto pesante a Los Angeles. Altre persone hanno mostrato delle verruche sulla pelle. Questi sono solo alcuni parametri per monitorare, all'interno della popolazione, le reazioni ed i profili epidemiologici nell'ambito della diffusione di agenti patogeni per mezzo degli aerei”.

Non sembra una coincidenza l'incremento dei casi di Herpes concomitante con le pubblicità di farmaci ad hoc. Ingenti profitti per le società farmaceutiche saranno assicurati, mentre vengono compiuti esperimenti per indebolire le persone tramite virus, viron, funghi e batteri. Essere consapevoli dei rischi in cui si può incorrere è comunque utile: si eviterà l'abuso di farmaci e ci si orienterà verso un'alimentazione e verso rimedi il più possibile naturali, sebbene oggi l'idea stessa di “naturale” sia un concetto-limite.

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