Archeologia: studio, Stonehenge era la Lourdes neolitica

Il Giornale Online

LONDRA – Questa volta il mistero sembra essere stato svelato una volta per tutte. Stonehenge è stata costruita nel 2300 avanti Cristo – 300 anni prima di quanto sino ad oggi pensato – e fungeva da centro di pellegrinaggio: una sorta di Lourdes del Neolitico.

Ad avanzare le nuove teorie – grazie anche ad una nuova e più affidabile rilevazione col carbonio 14 – sono il professor Tim Darvil e Geoff Wainwright. Che presso il celebre sito megalitico – nell'Inghilterra occidentale – hanno recentemente condotto una serie di scavi. Risultato? La datazione precisa di Stonehenge, una chimera per generazioni di archeologi, sarebbe ormai cosa fatta.

“Avevamo detto al mondo che saremmo riusciti a datare Stonehenge”, ha dichiarato alla Bbc Tim Darvil, dell'università di Bournemouth. “Abbiamo rischiato, ma sono sempre stato fiducioso”. “È un sogno che diventa realtà”, gli ha fatto eco Geoff Wainwright, ex capo archeologo alla 'British Heritage', l'agenzia governativa che si occupa della conservazione del patrimonio culturale britannico.

Ed è stata proprio la 'British Heritage' a permettere ai due scienziati di scavare una fossa di 2,5 per 3,5 metri tra i due cerchi di pietra che compongono il sito. In questo modo, Darvil e Wainwright sono riusciti ad accedere alla base dei monoliti e prelevare campioni di materiale organico. Che una volta analizzati con le più moderne tecniche del radiocarbonio – presso i laboratori dell'università di Oxford – hanno emesso il sorprendente verdetto: tra il 2200 a.C e il 2400 a.C. – 2300 è quindi la data statisticamente più probabile.

La datazione ottenuta dai due studiosi – è in arrivo, nei prossimi mesi, una data ancora più precisa – anticipa di circa 300 anni i test svolti in precedenza. E si è rivelata fondamentale per dare una risposta alla più stringente delle domande: a che serviva Stonehenge?

A questo proposito le teorie si sprecano. Si va dal tempio per venerare i morti, gli antenati, gli dei, al gigantesco strumento astrologico per marcare i solstizi. Darvil e Wainwright avanzano però un'altra ipotesi, non certo meno affascinante: il monumento più famoso della Gran Bretagna era in realtà un centro di cura, un santuario dove i pellegrini si recavano attratti dai poteri taumaturgici delle pietre con cui è costruita Stonehenge.

Le prove starebbero nelle tombe. I due studiosi hanno infatti notato come “circa la metà” dei corpi rinvenuti “non fosse originario dalla zona”; mentre un numero “abnorme” di malattie e infortuni è stato rilevato nelle ossa recuperate nelle tombe che circondano Stonehenge. “Io e Tim – ha detto Wainwright – siamo convinti che le persone si recassero al santuario per stare meglio fisicamente. Stonehenge, poi, non attraeva solo malati ma anche guaritori: divenendo in un certo senso il 'pronto soccorso' dell'Inghilterra meridionale, una Lourdes del periodo Neolitico”.

Un'altra indicazione a sostegno di questa teoria sta nella tomba dell'Arciere di 'Amesbury', una personalità ricca e potente, di origina alpina, sepolta nelle vicinanze del 'santuario'. Esami hanno rivelato che l'arciere soffriva di una grave ferita al ginocchio e una malattia ai denti, potenzialmente mortale. La nuova datazione di Stonehenge la renderebbe contemporanea alla tomba dell'arciere. Ed ecco le conclusioni di Wainwright: “Viaggiò dalla Svizzera fino a Stonehenge perché aveva sentito delle proprietà curative del santuario”.

La Bbc ha seguito i due studiosi nel loro viaggio a ritroso nel tempo e trasmetterà un documentario domenica 27 settembre nell'ambito della serie 'Timewatch'.

Fonte http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche/notizie_d_agenzia/mondo_brevi/Archeologia_studio_Stonehenge_era_la_Lourdes_neolitica.html?siteSect=143&sid=9759094&cKey=1222097173000&ty=ti&positionT=2