Arezzo va a idrogeno

Il Giornale OnlineÈ stato inaugurato oggi il primo idrogenodotto sotterraneo in area urbana. La produzione locale del vettore, attraverso sistemi fotovoltaici, garantisce l'autonomia dal petrolio alle industrie orafe.

Un gasdotto per portare energia alle case e alle aziende di Arezzo. Niente di strano, se non fosse che il gas in questione è idrogeno e che quello inaugurato oggi è il primo idrogenodotto sotterraneo al mondo costruito in un area urbana.

La cerimonia si è svolta nella zona industriale orafa di San Zeno dove si trovano 42 aziende artigianali e industriali che utilizzano l’idrogeno già da diverso tempo, e che presenta le caratteristiche ideali per sperimentare la diffusione capillare del gas per la co-generazione di energia elettrica e di calore, sia per l’utenza domestica sia per quella più massiccia delle imprese.

Il progetto “Idrogeno per Arezzo” è partito esattamente quattro anni fa, nell’aprile 2004, grazie all’accordo stipulato tra Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Arezzo, Gruppo Sapio, Exergy Fuel Cells e Cooperativa del Sole, con l’idea di dare una dimostrazione dell’efficienza e della fattibilità di un sistema di distribuzione capillare del vettore di energia.

L’idrogenodotto si trova a un metro e venti centimetri di profondità e per il momento porta idrogeno puro alle aziende e all’HydroLab, un laboratorio dimostrativo dedicato alle energie rinnovabili, equipaggiato con due celle a combustibile da un chilowatt e con un impianto fotovoltaico per la produzione di idrogeno rinnovabile dall’acqua. In poco tempo, però, il gasdotto dovrebbe arrivare a servire anche le abitazioni di San Zeno.

“La realizzazione di una tubazione con queste caratteristiche rappresenta un’importante novità: esistono già numerose tubazioni, alcune lunghe anche centinai di chilometri, che trasportano idrogeno gassoso. Nessuna di queste, però, è stata realizzata per la distribuzione cittadina presso utenze disseminate”, ha spiegato Sergio De Sanctis, direttore di Ricerca, Sviluppo e Innovazione del Gruppo Sapio, che ha attuato il sistema di distribuzione dell'idrogeno: “Il progetto dimostra che è possibile realizzare, all’interno dei nuclei urbani, un network per la distribuzione di idrogeno gassoso a utenze distribuite nel pieno rispetto del paradigma energetico europeo che privilegia la logica della produzione distribuita di energia elettrica e calore”.

Il sistema garantirebbe al territorio autonomia energetica: la produzione in loco di idrogeno dal fotovoltaico sarebbe infatti in grado di soddisfare i bisogni industriali orafi e domestici della zona, la produzione di corrente elettrica e di calore, e il rifornimento di veicoli a idrogeno, svincolando gli utenti dal mercato del petrolio e abbassando i costi ambientali indiretti, visto che il gas non deve essere trasportato su ruote.

Un secondo progetto del Gruppo Sapio, denominato H2Kart, si andrà prossimamente ad aggiungere a questo: l’idea è di realizzare un prototipo alimentato a celle a combustibile per ottimizzare la produzione locale di idrogeno. [/size=12]

30 aprile 2008
Fonte: http://www.galileonet.it/news/9925/arezzo-va-a-idrogeno