Astrologia Rivelata

Astrologia Rivelata

universumjNell’antico Egitto le due scienze, astronomia e astrologia, era unite e coltivate dagli stessi sacerdoti-scienziati. Oggi l’astronomia condanna l’Astrologia; eppure sa di osservare solo la materia luminosa, cioè un solo tipo di materia che è meno del 5% di tutta la massa calcolata (anzi 0,5% secondo i dati più recenti). Le due scienze, astronomia e astrologia, non sono affatto in contraddizione. L’astronomia osserva la luce elettromagnetica e studia le immagini che questa trasmette (5% o forse solo 0,5%). L’astrologia ascolta la musica celeste, la potente forza della natura che la fisica chiama “debole” e che, per riconoscimento unanime della stessa fisica, non è affatto debole. La forza o Luce debole dirige la fusione nucleare nel cuore delle stelle e penetra il cuore di ogni atomo, cioè ogni corpo dell’universo, anche quello umano; è l’unica forza che unisce la piccola porzione visibile (5% o forse solo 0,5%) all’immane porzione invisibile (95% o forse 99,5%).

Perché la chiamano debole? Perché per gli strumenti scientifici è debole, ma non lo è per il corpo umano: è “l’amor che move il sole e le altre stelle”, come scrive Dante.Se la forza debole è il ritmo, che dà vita e movimento al cuore di ogni corpo, può essere ciò che l’uomo sente come coscienza, vita, eros, amore, emozione, attitudini, talenti. Allora tutto si spiega, l’astrologia e non solo. Si spiega che l’astronomia, che si limita alla porzione visibile (5% o forse solo 0,5%), non ha prove reali per escludere che l’universo tutto sia intelligente, vivo e pieno di osservatori intelligenti.

L’astrologia coglie gli aspetti ai quali l’essere umano può essere sensibile; aspetti trasmessi dalla forza o Luce debole.

La saggezza popolare ci viene in aiuto: “avere un debole” è sentire emozione, attrazione, amore. La Luce debole infatti è l’unica Luce che illumina il tutto, la porzione visibile e quella invisibile; è la Vita che genera il “film”, emozionante, olografico e interattivo, nel quale siamo immersi. Lo Zodiaco è un sistema di proiezione del film; proiezione in Luce debole. La luce elettromagnetica è una traccia della Luce debole; è la luce riflessa dalla materia “luminosa”. Gli antichi scienziati sapevano quindi ciò che la scienza ha appena scoperto e subito dopo dimenticato: debole e elettromagnetica sono due forze della natura ovvero due tipi di luce strettamente legati l’una all’altra: sono come due piste, audio e video del film e si traducono in ciò che l’uomo vive come eros e psiche. Non dimentichiamo infatti che di stelle e galassie noi osserviamo solo l’immagine, cioè la pista video o campo elettromagnetico, un film muto, per intenderci. Ignoriamo i loro messaggi “deboli”, i neutrini, i ritmi della possente sinfonia cosmica che ritma le funzioni di tutte le stelle e dirige la fusione nucleare che avviene nel loro cuore.

La fisica lo sa, ma non sa che i rivelatori idonei dei loro messaggi deboli sono proprio i corpi umani che li registrano come forti e profonde emozioni; messaggi audio di quella musica silente che dirige anche i ritmi biologici, le funzioni fisiologiche e la secrezione ormonale delle ghiandole endocrine. I messaggi deboli coinvolgono il corpo umano emotivamente perché è dotato di postura eretta. Lo Zodiaco è un sistema di trasmissione audio le cui musiche “deboli” risuonano nell’intero sistema solare e si trasmettono da cuore a cuore, cioè da nucleo a nucleo di tutti i corpi, stelle, pianeti e umani, anche al vero “cuore” dell’essere umano: il suo cervello. Le reciproche distanze che studia l’astronomia non contano affatto, perché la trasmissione audio è non-locale, ovunque ci sia un cuore aperto e disponibile ad ascoltarla.

Ogni segno zodiacale è un accordo musicale sul quale risuonano uno o più pianeti. Ogni segno presiede ad una parte del corpo umano. I segni dello Zodiaco sono dodici, come le particelle elementari dell’intero supercosmo; sono un’unità che compone un ologramma cosmico che si riproduce in modo identico, su tutte le scale in ogni corpo fisico, tanto da segnare quel momento cosmico che è la sua comparsa o nascita sul pianeta. Quando il bambino nasce, “fotografa” l’immagine dello Zodiaco di quell’istante per la proprietà olografica per cui “il piccolo è come il grande”; il neonato è l’espressione, nel piccolo, del grande film, con incluse le sue due piste video e audio.

Molti dei segni zodiacali compongono forme animali e soprattutto trasmettono al pianeta terra le loro caratteristiche psichiche, scoprono gli antichi astronomi: ariete, toro, cancro, leone, scorpione, capricorno e pesci sono non solo dei simboli, ma note musicali, psichiche, che accomunano stelle e biologia terrestre, incluso l’uomo. Le Costellazioni dello Zodiaco sono gli strumenti musicali di un’orchestra che suona la sinfonia cosmica, che si riflette nella sfera emotiva e psichica dell’uomo. L’astrologia studia la traccia musicale, emozionante di una realtà virtuale interattiva che l’essere umano rende “reale”, prestando ascolto alle proprie emozioni, cioè alle forze deboli che può ricevere e trasmettere. Se le forze deboli sono le emozioni, come credo, si spiega anche l’audace tesi di Giordano Bruno: non solo le stelle influenzano l’uomo, ma anche l’uomo influenza le stelle. Allorché presta attenzione a se stesso, ai suoi sogni e bisogni, l’uomo modifica il suo rapporto con le stelle, può trasformare l’intero Zodiaco. Infatti oltre all’immagine dell’universo ovvero della pista video, c’è quella audio che ci può collegare all’unità.

I tanti infiniti ritmi del mondo terreno sono particelle leggere e copiosissime che la fisica chiama neutrini. Sono le emozioni “deboli” che ci collegano a sole, luna e pianeti, segni e stelle delle Zodiaco e non solo: anche agli altri due mondi, composti dagli Elementi Acqua e Aria. I neutrini, data la loro lievità, velocità diffusione e cospicua abbondanza, compongono una sinfonia cosmica unica che batte con tre ritmi di base dell’intero supercosmo. Nell’uomo gestiscono la secrezione delle ghiandole endocrine, gli ormoni legati alle emozioni, i sogni, ma per coloro disattenti a se stessi e alle proprie emozioni, rappresentano quella mole misteriosa di se stessi che gli psicologi chiamano subconscio. La comprensione integrale di se stessi di soma e psiche, sia conscia che subconscia, è la via per l’unità con il vero Sole: la possibilità quindi di trasformare il proprio stato e la relazione con questo film apparente; insomma per cambiare film, passare da questo inferno ad un nuovo paradiso.

Giuliana Conforto

astropoli.it