Astronauta su asteroide? Missione possibile

Il Giornale Online
Per evitare che ci colpisca, basta deviare la sua orbita anche di poco. Lo ha dimostrato la sonda Deep Space

Una missione impossibile o invece facilmente realizzabile quella allo studio alla Nasa? Decisamente affrontabile sul piano tecnologico per diverse ragioni. Innanzitutto perché al contrario di quanto il film «Armageddon» suggeriva non è necessario far esplodere l’asteroide che minaccia la Terra. Per evitare che eventualmente ci cada addossa basta deviare la sua orbita anche di poco e così volerà via lasciandoci indisturbati. Lo ha dimostrato il test effettuato dalla sonda Deep Space che ha colpito la cometa Tempel 1 nel luglio 2005 con un proiettile di circa un metro ma che è bastato per deviare la sua corsa. Per fare questo basta sbarcare sull’oggetto cosmico un sistema in grado di generare una spinta tutto sommato contenuta dopo essersi ben ancorato al suolo. Arrivare sull’asteroide non è difficile perché, data la sua piccola massa rispetto a un pianeta, le operazioni di frenata (cioè la decelerazione da imporre) non richiedono una grande energia.

Sull’asteoride Eros nel 2000 la Nasa riuscì addirittura a posarsi in superficie con la sonda Near, che non era nemmeno stata progettata per l’operazione, e lo fece senza nemmeno danneggiarsi, tanto da continuare a trasmettere dati. Inoltre è già in viaggio la sonda Rosetta dell’agenzia spaziale europea Esa, la quale farà scendere in modo completamente automatico un piccolo modulo sul nucleo della cometa Churyumov-Gerasimenko.

Giovanni Caprara

Fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/11_Novembre/17/asteroide.shtml