Le cellule del corpo umano necessitano di un continuo apporto di ossigeno e tale richiesta è soddisfatta attraverso il sangue che contiene âemoglobinaâ che ha una struttura chimica assai simile a quella della Clorofilla(1). Lâossigeno è un gas che si scioglie debolmente in acqua, pertanto per velocizzarne il trasporto nel sangue umano ed animale viene utilizzata la emoglobina ed anche una sua piuâ semplice proteina, la âMioglobinaâ.(2) La emoglobina è una ferro-proteina che è contenuta nei globuli rossi e che lega e trasporta lâossigeno, quando il Ferro è ferroso (Fe++), cioâ in quanto il Fe 3+ non è in grado di legare reversibilmente l’ossigeno.(3)
La emoglobina ha al centro il Gruppo EME con cui puoâ legare 4 molecole di ossigeno e rilasciarle in modo cooperativo nelle cellule trasformandosi da ossi-emoglobina nella forma de-ossigenata, detta desossi-emoglobina. (4) La emoglobina lega pertanto in maniera reversibile l’ossigeno, infatti il lavoro dell’emoglobina nella transizione da ossi e desossi è quello di prelevare ossigeno nei polmoni, rilasciarlo nelle cellule ove i mitocondri sono capaci di utilizzare l’ossigeno come energia biologica per la respirazione cellulare, quindi il sangue può tornare ai polmoni trasferendo anidride carbonica in modo che il ciclo di assorbimento dell’ossigeno ricominci.
L’assorbimento e la cessione dell’ossigeno è un sistema che ha alla base la regolazione elettromagnetica del processo che prevede la âemissione di biofotoniâ. La emoglobina ossigentata (Hb) contenente (Fe++), aggrega una disposizione a bassa energia dellâossigeno (ossigeno di tripletto) il quale è âdiamagneticoâ, cioâ in quanto presenta lo spin in accoppiamento antiparallelo. La cessione dell’ossigeno è causata dal fatto che un Biofotone UV, normalmente emesso spontaneamente dal mt.DNA, va ad eccitare l’ossigeno di tripletto a trasformarsi in âossigeno di singolettoâ cosi che questo diventi âparamagneticoâ in quanto assume la configurazione di âspin paralleliâ, quindi il campo magnetico del ferro respinge lâossigeno aggregato allâEME , favorendone il rilascio alla cellula.
La transizione tra assorbimento e cessione dell’ossigeno si attua cosĂŹ per la azione di fotosensibilizzazione biofotonica(5), la quale eccita la formazione dell’ossigeno di singoletto , che viene poi ricondotto alla situazione piuâ stabile (a piu bassa energia) di ossigeno di tripletto dalla interazione con molecole di acqua che inducono la riemissione di luce in forma di biofotoni.(6) La transizione da una attivitaâ diamagnetica a paramagnetica, puoâ essere visualizzata dallâindagine di risonanza magnetica (iNMR) che quindi indirettamente puoâ registrare anche lâattivitĂ del flusso di biofotoni che sono la causa di tale variazione.(7) In conclusione la trasformazione bimolecolare dellâossigeno da singoletto a tripletto è generata dalla attivazione di Biofotoni UVA e dalla ri-emissione di biofotoni di lunghezza dâonda intorno ai 634,7 nm, che corrisponde allo scarto energetico tra i complessi biomolecolari di singoletto e quelli di tripletto dellâossigeno.
Pertanto anche in relazione alla attivitaâ del trasporto di ossigeno del sangue, i  che è di elevata importanza per il conseguimento della salute e del benessere psicofisico.(8)
Paolo Manzelli <egoreanet2016@gmail.com>
Corso di aggiornamento Medico-scientifico (Bologna, 10-sett-2017).