Edgar Cayce: IL CONCEPIMENTO MENTALE E FISICO

Edgar Cayce: IL CONCEPIMENTO MENTALE E FISICO

Il Concepimento Mentale e FisicoD- Il concepimento è l’attività fisica?

R- Non necessariamente. Poiché l’attività eterea produce il concepimento. E’ quel movimento per mezzo di cui le parti dell’attività diventano uno. Quello è il concepimento…Il sesso non viene stabilito al momento del concepimento, ma è uno sviluppo… Nel nucleo, al momento del concepimento, c’è lo schema di tutto ciò che è possibile. E ricordate, l’uomo – – l’anima dell’uomo, il corpo dell’uomo, la mente dell’uomo – è più vicino all’illimitato di qualsiasi cosa nella creazione …e non è lo stesso come un animale, un insetto o qualsiasi cosa del resto della creazione – la quale è limitata.

D- Il concepimento può aver luogo soltanto quando l’ideale spirituale stabilito da entrambi (i genitori) viene soddisfatto?

R- Il vero concepimento, il concepimento spirituale, il concepimento mentale ha luogo soltanto sotto tale (ideale); ma, come abbiamo appena constatato prima, il concepimento fisico può aver luogo dalle influenze puramente carnali! 281-55

Il concepimento può essere totalmente di natura carnale o animale da parte di anche un (genitore), eppure il concepimento può aver luogo; e il fine di quell’attività fisica è scritto in quello scopo e desiderio… Così la maggiore armonia di scopo, di desiderio in un periodo di concepimento dà una coscienza più universale – – per una vibrazione perfetta o uniforme per quel concepimento… La corda che è infine nota o classificata come (ghiandola) pineale è il primo movimento di natura fisica che ha luogo, attraverso l’atto del concepimento; stabilendo alla fine- come vedremo – non solo la statura fisica dell’entità individuale, ma anche la capacità mentale e gli attributi spirituali.
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Poi abbiamo quell’illustrazione nei figli di Isacco, quando ci furono quei periodi in cui ci doveva essere l’adempimento della promessa ad Isacco e Rebecca. Troviamo che le loro menti erano diverse per quanto riguarda la natura o il tipo di canale attraverso il quale sarebbe venuta questa promessa; quando, come dobbiamo comprendere, ci deve essere la cooperazione spiritualmente, mentalmente, affinché il risultato fisico sia lo stesso. Qui troviamo che ha luogo una situazione diversa al momento del concepimento, poiché entrambi gli atteggiamenti hanno trovato espressione. Perciò si è trovato che il risultato di questa lunga preparazione sono stati dei gemelli, eppure due menti, due opinioni, due idee, due ideali…

Per cui troviamo, come indicato, che non c’è stato unione di intenti in quei periodi di concepimento. Perciò troviamo che entrambe le caratteristiche o entrambi gli intenti degli individui sono stati resi manifesti materialmente.. La prima causa – quello scopo con cui gli individui hanno eseguito l’atto perché il concepimento avesse luogo, o sotto il quale esso ha avuto luogo. Quella è la Prima Causa! E la crescita di ciò che fu concepito nello stesso ambiente, attraverso la stessa circolazione, attraverso lo stesso impulso, fu tale che – quando la gestazione era terminata – uno era del tipo di caratteristica della madre, l’altro era del tipo di indifferenza con la determinazione del padre; uno liscio come la madre, l’altro peloso, rosso, come il padre nella maturità; e le loro caratteristiche rese manifeste erano proprio quegli esempi delle variazioni.

Sebbene concepiti nello stesso istante, nati insieme, essi erano estremamente diversi nei loro scopo, nelle loro mete, nelle loro speranze… Non pensate che l’uno ricevesse un’educazione diversa rispetto all’altro? L’uno desiderava la caccia, l’inseguimento o cose simili, mentre l’altro scelse piuttosto la casa, la madre, l’ambiente intorno alla stessa… Quale ghiandola sviluppò questa caratteristica nell’uno e non nell’altro?

Dato che erano quella cranica e il timo che ricevettero le vibrazioni differenti, l’una conferì armonia –non paura, ma armonia – con prudenza; l’altra conferì giusto il contrario, per mezzo di questo ‘aumento’ nella frequenza di vibrazione. O, se dovessimo studiare questo per mezzo di numeri, troveremmo l’uno un tre, l’altro un cinque; eppure concepiti insieme. Che cosa intendiamo qui con la vibrazione del numero? L’uno aveva il nucleo, la struttura intorno allo stesso, tre a uno del suo valore spirituale; l’altro cinque a uno del valore materiale, chiaro? 281-48

D- E’ l’attività spirituale nel corpo dei genitori o la sua mancanza a determinare l’influenza predominante nel loro bambino.

R- Questo è corretto. 281-54

D- Quale atteggiamento mentale dovrei mantenere sempre durante i prossimi mesi (di gravidanza)?

R- Dipende da quale tipo di entità individuale si desidera. Più bellezza, musica—se si desidera che questo faccia parte dell’entità; arte e cose simili. O deve essere una puramente meccanica? Se puramente meccanica, allora pensa alla tecnica – lavora con quelle cose. E non pensare che non avranno il loro effetto, dato che le impressioni danno quella opportunità. Ecco qualcosa che ogni singola madre dovrebbe sapere. Il modo con cui si tiene l’atteggiamento ha molto a che fare con il tipo di anima che sceglierebbe di entrare. 2803-6

D- C’è un periodo di tempo medio necessario fra nascita dell’uno e il concepimento di un altro?

R- Per lo meno due anni. 475-14

D- Una maggiore positività della donna attrarrebbe un figlio maschio?

R- Senza dubbio. Questi variano a seconda del numero di elettroni intorno a qualsiasi centro.

D- Un rapporto (sessuale) durante la gravidanza interferisce con lo sviluppo fisico o spirituale del bambino?

R- Dopo tre mesi, sì. 457-14
L’ovulazione è una legge di natura. Il concepimento è la legge di Dio… Il sesso del bambino dipende dagli atteggiamenti degli individui, e particolarmente quelli della madre. Se è maschio o femmina dipende spesso dallo scarico del sesso opposto. Quello della madre porta il figlio; quello del padre porta la figlia. Essi sono opposti.

D- Il sesso di un bambino viene stabilito al concepimento o sviluppato più tardi?

R- Può essere stabilito almeno da sei a dieci anni dopo la nascita. 457-11

D- Perché i cromosomi Y si trovano in alcuni degli spermatozoi e mancano in tutti gli ovuli e nei loro corpi polari?

R- Questa è la variazione nella natura o nel carattere stesso degli spermatozoi e dell’attività ovulare stessa. E’ nella loro natura. Poiché l’uno fu creato per primo e l’altro venne fuori dallo stesso.
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Usate il Talento della Vostra Anima (Mark Thurston)

Questo reading tratta dell’educazione del bambino, ma anche delle sfide che tutti noi affrontiamo quando cerchiamo di adempiere ai potenziali della nostra vita o di aiutare qualcun altro a farlo. Questo reading è uno degli esempi migliori e più succinti di come opera la reincarnazione. Studiandolo possiamo imparare delle lezioni sulla nostra stessa vita, specialmente per quanto riguarda i nostri talenti. I molti readings sulla vita che Cayce diede per dei bambini sono fra le storie di casi più affascinanti del suo lavoro psichico.

C’è qualcosa di molto speciale in un giovincello come questo bambino di sei anni i cui genitori si rivolsero a Cayce nel 1944 per avere un aiuto. Un bambino come lui ha una vita che si estende verso il futuro con promesse e possibilità. Il passato lontano e il futuro prossimo si incontrano attraverso la capacità evidente di Cayce di percepire nella chiaroveggenza gli schemi profondi dell’anima.

Da annotazioni su antefatti sappiamo qualcosa su questo bambino particolare e perché i suoi genitori hanno cercato aiuto per la sua educazione. Diversi avvenimenti li avevano fatto credere che egli fosse un’anima insolita con un talento notevole. Le capacità psichiche innate del bambino rendevano evidente il fatto che una sfida interessante attendesse la famiglia: come il bambino avrebbe potuto condurre una vita normale e adempiere all scopo per cui la sua anima aveva scelto di nascere ora. La sfida veniva aggravata dal fatto che i genitori avevano dei problemi nel loro matrimonio. Infatti molti paragrafi del reading – in particolare dal 13 al 17 – sono indirizzati ai genitori piuttosto che al bambino.

Proprio all’inizio di questo reading sulla vita Cayce conferma le notizie delle esperienze psichiche di questo bambino, indicando nel paragrafo 4 che in più di una vita passata ha avuto queste capacità. C’è anche una breve descrizione di come questo opera in lui producendo precognizione (“visioni di cose a venire”) o chiaroveggenza (“cose che stanno avvenendo”). Il meccanismo scatenante è la forza del kundalini o forza vitale che sale spontaneamente al sesto centro spirituale (centro pineale) dal secondo centro (ciò che Cayce chiamò il centro lyden, associato con le cellule di leydig).

Questi eventi spontanei da bambino erano un modo per visitare antichi schemi nella sua anima, specialmente connessi ai tempi del Vecchio Testamento. Cayce descrive una vita passata molto particolare, una che viene addirittura menzionata nella Bibbia (I Re 13). Alcune informazioni sulla storia ci aiutano ad interpretare il consiglio di Cayce nei paragrafi 5 a 8. Quasi mille anni prima della nascita di Cristo e subito dopo la morte di re Salomone, Jeroboam condusse con successo una rivolta in cui le 10 tribù del nord stabilirono la propria nazione di Israele, con Jeroboam come primo re.

Nello sforzo di convincere il suo popolo di non recarsi a Gerusalemme, Jeroboam costruì dei templi locali. Ma come conseguenza molti di essi alimentarono dei culti estranei al Giudaismo. Fu contro questa pratica che un profeta innominato (l’anima che era ora questo ragazzo appunto, secondo Cayce) affrontò Jeroboam. Fra i segni che era un autentico portavoce di Dio questo profeta dimostrò la capacità di far avvizzire la mano del re e di poi guarirla. Il problema che sorse per questo profeta era di chi avere fiducia. Nella sua missione divinamente ispirata di affrontare Jeroboam il profeta aveva anche ricevuto altre istruzioni particolari.

Fu rispetto a quelle istruzioni che egli fallì. Una persona che pretendeva di essere anch’essa un profeta gli mentì e lo persuase ad ignorare le istruzioni – per la propria sconfitta e morte violenta (vedi Re 13: 15-25). Questa storia è l’origine per il consiglio di Cayce: “Egli non deve affatto ascoltare coloro che possono consigliarlo sul modo in cui usare le capacità…ma [invece] avere fiducia in Colui che è la via.” Evidentemente ci potrebbe sempre essere la tendenza dell’anima a farsi fuorviare con i suoi doni psichici e spirituali.

Poi Cayce si riferisce ad un’altra vita ancora in cui questa anima dimostrò la tendenza ad usare male o a comprendere male qualcosa sulle capacità paranormali. Per la seconda volta Cayce identifica il ragazzo come la reincarnazione di un personaggio biblico. Nuovamente è un personaggio piuttosto minore, ma una figura chiave in una storia fortemente istruttiva. Vedi gli Atti degli Apostoli 8: 18-24 per i dettagli di questo racconto. Parla di un uomo di nome Simone che visse in Samaria e che desiderava disperatamente il potere di guarire con l’imposizione delle mani, come dimostrato da Pietro e Giovanni. Egli si offre di comprare la capacità da Pietro – qualcosa che assomiglia in modo imbarazzante alla nostra era moderna del mercantilismo.

I commenti di Cayce nel paragrafo 10 si riferiscono alla lezione imparata dall’anima nel suo incontro con Pietro – una lezione sul denaro e sui doni spirituali che sarebbe stata cruciale per il giusto uso delle sue capacità in questa vita. Che cosa possono insegnarci oggi queste storie di vite passate date oltre 50 anni fa ad un bambino di sei anni? Probabilmente qualcosa sull’uso corretto delle nostre stesse capacità particolari. Lo stesso tipo di processo è all’opera per ognuno di noi che abbiamo portato nella vita attuale qualche talento, destrezza o sensibilità da un’incarnazione precedente.

Non occorre che il talento sia teatrale come le profezie visionarie né che la vita sia famosa come quella di qualche personaggio biblico. I principi della reincarnazione, del karma e della crescita dell’anima funzionano per tutti allo stesso modo.
Con praticamente ogni talento o forza dell’anima è connessa qualche sfida o tentazione sul come sarà usato. Pensate a qualcosa in cui voi siete molto dotati. Forse è una destrezza nella persuasione o nelle finanze o nell’arte. Forse è l’idoneità di comprendere ciò che altre persone sentono o l’abilità di risolvere i problemi. Senza dubbio quel talento deve avere una parte importante nella realizzazione di ciò per cui siete venuti sulla terra, proprio come la capacità psichica fece per quel bambino di sei anni.

Una chiave al vostro successo nella crescita dell’anima in questa vita può essere la stessa come per lui: riconoscere le storture o gli usi erronei potenziali di quel talento. Non è necessario ricordare delle vite passate specifiche. Tutto ciò che dobbiamo fare è sviluppare la sensibilità per gli schemi della nostra anima, per vedere i piccoli strappi o tentazioni che attraversano il nostro sentiero ogniqualvolta che cominciamo ad usare quel talento. Cayce non aveva l’intenzione di non farci usare i nostri doni speciali spaventandoci (o quel ragazzino). Voleva soltanto che tenessimo a mente come ogni destrezza o talento possa essere una spada a doppio taglio.

Il Reading

Questo reading psichico, 4087-1, fu dato da Edgar Cayce per un bambino di sei anni, su richiesta del padre del bambino, a Virginia Beach, Virginia, il 15 aprile 1944. La conduttrice fu Gertrude Cayce.

1. Gertrude Cayce: Darete le relazioni fra questa entità e l’universo e le forze universali; dando le condizioni che formano la personalità, latente e manifesta nella vita attuale; inoltre le apparizioni precedenti sul piano terreno, fornendo tempo, luogo e nome e in ogni vita ciò che costruì o rallentò lo sviluppo dell’entità; dando le capacità dell’entità presente, ciò che può raggiungere, e come. Risponderete alle domande come le chiederò:
2. Edgar Cayce: Sì, abbiamo qui le memorie di quell’entità ora nota come o chiamata [4087].
3. Come troviamo, ci sono delle grandi possibilità, ma ci sono anche grandi problemi da affrontare nell’educazione e nella guida per questa entità attraverso gli anni formativi.
4. Perché, come troviamo, questa entità è stata più di una volta fra coloro che erano dotati di ciò che a volte viene chiamato la seconda vista, o la super-attività del terzo occhio. Ogni volta che si apre quindi il centro lyden (Leydig) e le forze kundalini (si muovono) lungo il (centro) pineale, troviamo che ci sono delle visioni di cose che devono venire, di cose che stanno accadendo.

5. Ma nell’uso di queste cose attraverso alcune esperienze, come troveremo, l’entità sta affrontando se stessa nel presente. Perché l’entità fu il profeta che avvertì Jereboam. Leggetelo! Vedrete perché egli non deve ascoltare affatto coloro che possono consigliarlo per quanto riguarda la maniera in cui deve usare le capacità che sono state e sono una parte dell’esperienza dell’entità; bensì confidare in Colui che è la via.
6. Non allontanatevi dalla chiesa! Continuate ad essere attivi nella chiesa, affinché ci possa essere la sicurezza nel sé che ha a che fare o che deve trattare con l’uso soltanto di tale introspezione, tale visione, per la gloria del Padre come manifestata nel Figlio.
7. Non usate questa (introspezione ecc.) per gratificare, soddisfare né incoraggiare l’entità ad usarla. Invece educate l’entità nell’uso dello scopo divino, del desiderio divino. Perché se lo scopo e il desiderio sono giusti possiamo trovare che l’entità può – come nell’esperienza prima di questa – usare le attività per il beneficio del suo prossimo.

8. Perché nell’uso del potere che è stato parte della coscienza dell’entità può venire aiuto per molti.
9. Perché nell’esperienza prima di questa l’entità ha tentato di comprarlo (l’uso del potere) da Pietro. Perciò quella tendenza, quella realizzazione che il cattivo uso dello stesso può portare forze distruttive nell’esperienza.
10. Dato che in quell’esperienza l’entità era stata avvertita, quando chiese : “Pregate che mi venga concesso il perdono per il pensiero che tale cosa possa essere acquistata,” fu perdonata. Perché come era indicato, “Quello che legherai sulla terra sarà legato in cielo, quello che slegherai sulla terra sarà slegato in cielo.” Là troviamo che l’entità, in tutta quell’esperienza, usò la capacità concessa per una comprensione maggiore, un’interpretazione maggiore. Perché tutto ciò che un individuo può sapere di Dio è già dentro di lui. E’ nell’applicazione e nella pratica di ciò che ha in sé, nei suoi rapporti con i suoi desideri, le sue speranze, le sue paure e con il suo prossimo. Perché come seminate, così dovete raccogliere.

11. Prima di quello l’entità era il profeta di Giuda che fu inviato da Jereboam per avvertirlo e che causò l’avvizzimento della mano e anche la guarigione della stessa; ma si voltò da parte quando venne confrontato con ciò in cui la mente disse “un modo più eccellente.”
12. Non ci sono scorciatoie. Quello che Dio ha comandato è vero. Perché la legge del Signore è perfetta e converte l’anima.
13. Qui i genitori hanno un dovere reale, molto reale. Hanno un’opportunità reale, molto reale. Vivete in modo che la vostra stessa vita possa essere un esempio per questa entità nei suoi anni formativi. Insegnate in quel modo, e non fatelo fare da qualcun altro – insegnate in quel modo, perché è la vostra responsabilità, non quella del prete, non dell’insegnante, non la responsabilità di un ministro del culto, ma la vostra. Non rimandatelo. Non trascuratelo, o altrimenti affronterete il sé nuovamente.

14. Nell’educazione cominciate dapprima con voi stessi, come con l’entità [4087]. Giuseppe egli dovrebbe essere chiamato. Cominciate l’educazione con quello indicato in Esodo 19:5 – “Se ascolterai la voce, Egli ha un lavoro speciale, una missione speciale per te – ma tu devi ascoltare la voce dentro di te, affinché tu presenti il tuo corpo come un sacrificio vivente, sacro e accettabile per Lui, il che è un servizio ragionevole.” Perché coloro che sono stati chiamati, che sono stati predestinati per essere messaggeri hanno una responsabilità maggiore; non come un santo – perché c’è più gioia in cielo per un peccatore che per novantanove che sono dei cosiddetti santi, o coloro che sono soddisfatti con quello che fanno.

15. Quindi studiate ciò che è stato interpretato nella Lettera ai Romani. Troverete che non è di qualche altra parte, qualcosa di inaspettato, non da oltremare, non da davanti all’altare. Perché il tuo corpo è davvero il tempio e là egli può trovare davvero il suo Creatore. Là può davvero incontrare se stesso. Là può davvero aprire la porta della propria coscienza, così che il Maestro possa camminare e parlare con lui.
16. Non scoraggiate, non incoraggiate le visioni – fino a quando le prime lezioni saranno imparate.
17. Poi ci sarà la necessità che voi, nonché altri, diate retta agli avvertimenti per dare i quali questa entità può essere stata mandata.
18. Abbiamo terminato per ora.

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