Cina al vertice per lo sfruttamento di energia eolica

Il Giornale OnlineLa Cina è sempre più impegnata nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e la crescita esponenziale sta portando il popoloso paese asiatico ai vertici mondiali di questo settore. Come ha dimostrato il rapporto del Worldwatch Institute la Cina entro il 2020 sarà in grado di rispondere a circa il 20% del proprio fabbisogno energetico complessivo ricorrendo all’eolico ed al fotovoltaico.

Un ottimo risultato per un paese che si trova a contrastare seri problemi di inquinamento, soprattutto nelle aree urbane, ed una dipendenza stretta dal petrolio. Ma il futuro si prospetta come assolutamente green per il paese, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo delle tecnologie per lo sfruttamento dell’energia eolica a cui le amministrazioni nazionali sembrano credere particolarmente. La Cina oggi ha esteso le sue installazioni eoliche e si trova ad essere il paese che presenta la maggiore capacità di ottenere energia elettrica dallo sfruttamento di questa importante fonte rinnovabile. Se i progetti al momento in sospeso saranno portati a termine il paese disporrà entro il 2011 di 58 gigawatts (Gw) di capacità elettrica, un numero destinato ad espandersi ulteriormente fino a 150-230 Gw entro il prossimo decennio.

Ma lo sviluppo delle fonti rinnovabili ha anche delle motivazioni prettamente economiche e non soltanto ambientali. In Cina i grandi gruppi industriali del settore stanno facendo fatturati da record e sono quindi ben disposti ad investire in sviluppi ancora maggiori ed in tecnologie sempre più efficienti. Per dare un’idea del giro di affari basti pensare che il Longyuan Power Group, una delle compagnie più grandi nel settore dell’installazione e produzione di impianti eolici, ha triplicato i propri introiti annui con cifre da capogiro che stanno attraendo verso il paese anche finanziatori esteri interessati a salire su questo “treno in corsa”.

Naturalmente la crescita del settore incontra anche qualche difficoltà in primo luogo per quanto riguarda le infrastrutture di cui dovrà dotarsi il paese per garantire il corretto “trasporto” dell’energia elettrica generata evitando eventuali sprechi. E proprio su questo sta agendo l’amministrazione nazionale portando avanti una politica di installazioni che consenta di poter continuare a investire in tale settore. Inoltre, le aziende produttrici di impianti eolici devono anche tener conto di un’ulteriore fattore, ovvero la necessità di creare strutture in grado di resistere a eventuali calamità naturali come terremoti e tsunami (i fatti del Giappone hanno posto la tematica all’ordine del giorno). In conclusione dalla Cina abbiamo davvero tutti da imparare e speriamo che lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili possa diventare un’assoluta realtà in tutto il mondo. Il petrolio non è infinito …

Fonte: http://energialibera.studenti.it/2011/06/20/worldwatch-institute-report-china-wind-energy/
Vedi: http://www.rinnovabili.it/energia/finanziamenti/cina-310-miliardi-a-favore-dell%E2%80%99eco-sviluppo/