Contro il Papa Re

La morte del signor Karol Wojtila è stata la ennesima occasione
di occupazione del servizio pubblico da parte del governo
e lo ennesimo episodio di ricatto e attacco dello stato della Chiesa
nei confronti degli stati e dello stato italiano.

La pretesa di potere temporale da parte del clero, tanto condannata nei paesi musulmani da parte dello occidente
è una pratica consolidata in Italia.

La sudditanza del servizio televisivo pubblico nei confronti del papa
ha una spiegazione politica semplice :

alimentare il culto della personalità e la ricerca di un duce.
La delega delle coscienze alla fede in una unica persona
rappresenta anche altri due fenomeni :

la ricerca da parte dell'individuo incerto
della visibilità all'interno del branco,
e della processione dietro il carro della personalita acclamata;
l'esibizione della propria sudditanza e
quindi affidabilità nei confronti del potere
nella speranza di un premio futuro.

Lo accorrere al seguito del monarca o del duce ha la stessa dinamica.
D'altra parte per millenni questo paese è stato riempito
di chiese, templi, altari etc per distrarre dalla miseria terrena
portata anche dalla gestione temporale del potere da parte dei papi.
Non è un caso che la istituzione della scuola pubblica
sia stata osteggiata dal mondo cattolico italiano in ogni epoca e modo.
Eppure le scene di isteria pseudo-mistica lasciano il tempo che trovano
come la richiesta di raccomandazione da parte di chi non ha gli agganci.
La europa medioevale sognata dal papa resta un delirio
sconfessato nella vita quotidiana dalle stesse folle acclamanti.
Contraccezione, divorzio, aborto, sono diritti inalienabili delle donne
che la alleanza maschilista fra vaticano e settori più retrivi delle altre religioni
non riesce più a mettere in discussione.

Anche i diritti delle persone omosessuali,
ferocemente quanto pateticamente condannati dal vaticano
trovano sempre piu riconoscimento nelle coscienze laiche individuali.
Il matrimonio fra gay o lesbiche viene bollato come innaturale
ma non si condannano altrettanto le violenze domestiche
allo interno delle coppie sposate e da parte dei padri contro figlie e figli.

Il padre padrone e la famiglia come cellula di controllo e repressione sociale e individuale
vengono continuamente benedetti.

La stretta relazione ideologica fra questa concezione della famiglia
e una concezione fascista della società
nella teoria e pratica di questo monarca vaticano
trovano fin troppe conferme nelle parole e nei fatti scelti in sudamerica e nel mondo :

incontro e foto con Pinochet da una parte
, condanna delle donne che divorziano e abortiscono dalla altra
. Strette relazioni con la organizzazione franchista Opus Dei,
e con Comunione e Liberazione,
e scomuniche contro la teologia della liberazione
. Beatificazione e promozione di prelati amici di dittatori
quali lo zar, i capi ustascia croati, i generali sudamericani.

Per quanto riguarda i rapporti con le altre religioni
la politica vaticana è stata come al solito dettata
dal tentativo di affermare la propria egemonia.

La pretesa di inserire le radici cristiane nella costituzione europea
oltre ad essere un tentativo oscuro e medioevale di imporre
il potere della chiesa ad una confederazione laica di stati ,
è un attacco alla libertà religiosa di ebrei e musulmani.

E a dispetto del revisionismo di questi giorni
bisogna ricordare che questo signor Wojtila ha celebrato
in Austria il 500nario della prima crociata.

Le nomine di molti prelati di estrema destra
sono state certamente pensate per favorire alla successione un papa sulla stessa linea.
Infine sulla solita frottola del papa determinante per la caduta del comunismo
vanno sottolineati diversi elementi.

1) il rapporto fra storia precedente dei singoli paesi e ascesa del comunismo.

2) le condizioni di isolamento in cui sono stati costretti dalla europa occidentale
quei paesi che avevano scelto di abbattere regimi feudali

3) La natura sociopolitica del comunismo.

4) La crisi industriale ed economica che ha colpito tutto il continente.

1) La storia di ogni singolo paese è il risultato di tutto ciò
che è successo prima oltre che delle scelte compiute nella ultima epoca.

Ciò significa che il comunismo non è uguale in tutti i paesi :

sulla deriva autoritaria e dittatoriale di personaggi come Ceausescu
pesa una lunga tradizione monarchica e di feroce gestione del potere.

2) Quando quei regimi feudali sono stati abbattuti
le aristocrazie della europa occidentale hanno isolato quei paesi
che erano in condizioni di estrema arretratezza.

Il modello industriale imperniato sulla industria pesante
è stato lo errore di una epoca e non solo dei comunisti.

3) Il comunismo ha bisogno del consenso attivo costante della maggioranza
mentre il capitalismo si fonda sullo sfruttamento della maggioranza
da parte di una oligarchia sempre più ristretta numericamente.

La coincidenza fra crisi economica, crisi di partecipazione,
commistione fra incarichi politici, amministrativi, ed economici
nelle figure che gestivano il potere
ha minato dallo interno il sistema sovietico.

E tuttavia va segnalato che la crisi dei governi comunisti
non ha portato ne la democrazia ne lo sviluppo economico
e i sostenitori politici polacchi del signor Wojtila sono stati presto
sconfessati dagli elettori polacchi.

Le crociate cattoliche si sono associate al capitalismo più selvaggio.
La affermazione del diritto di culto non è stata altro,
come in passato,
che il tentativo di distrarre dalla miseria quotidiana,
la vita ormai privata anche dei minimi sostegni sociali previsti dal comunismo,
o da qualche socialdemocrazia occidentale.

Come il fascismo ha perso nonostante le adunate oceaniche
e la fede incrollabile nella vittoria militare,
così restano molto superficiali i successi di un papa medioevale,
che ha riesumato addirittura i cosiddetti misteri del passato,
con la collaborazione di un fascista turco che doveva ucciderlo.

Fonte: www.edizioni7mari.com