Teoria della cosmomodulazione universale della materia

Teoria della cosmomodulazione universale della materia
teoria della cosmomodulazione universale della materia
Deus ex Machina dell’Universo

PRESENTAZIONE, COMMENTO E BREVE SINTESI DESCRITTIVA

E’ forse possibile studiare il nuoto dei pesci o il volo degli uccelli senza prendere in considerazione le proprietà dell’acqua e dell’aria?
Eppure la fisica nucleare delle collisioni, ancora troppo grossolane rispetto al livello infinitesimale delle particelle sub atomiche disposte su più livelli, continua a sfornare fantasiose e frammentate teorie matematiche prive di organicità, dopo aver negato l’esistenza del mezzo in cui queste si muovono, cioè l’etere cosmico.

Così dopo quasi un secolo di costosissime ricerche sperimentali ad alta tecnologia strumentale, la fisica delle collisioni nucleari, impostata sulla relatività e la meccanica quantistica, si trova ancora sostanzialmente al punto di partenza, pur avendo scoperto – a loro dire – la reversibilità tra la materia e una ipotetica antimateria e non poche varietà o tipi di particelle decadenti, persistenti e rotanti come una trottola, tra loro numericamente correlate in insiemi significativi, però secondo una visione rimasta sostanzialmente frammentaria e accidentale, quindi disorganica e definalizzata.

Contrapposto alle suddette concezioni della fisica moderna, il contenuto della citata nuova teoria è sostenuto da non poche considerazioni metafisiche, concatenate in proposizioni logiche orientate verso la sola realtà possibile, e da una particolare interpretazione della rivelazione divina, espressa nella Genesi biblica e secondariamente nelle “Confessioni” di Sant’ Agostino, dove le parole “chiave” assumono ora un sorprendente significato.

Così il termine “firmamento” viene inteso come un limite separatore di sistemi diversi; “cielo dei cieli” come suddivisione dell’Universo”; “acque” come fluidi portatori di ordine e caos alle particelle elementari indivisibili generatrici della materia; “luce e tenebre” come energia ordinatrice e caos uniformatore; “luminari” come motori cosmici preposti all’ordine dinamico della materia universale; “giorno e notte” come ciclo rinnovatore dei fenomeni universali.

ENUNCIAZIONI FONDAMENTALI DELLA TEORIA

1. La materia e lo spazio sono simultanei; poi viene l’energia, seguita dal tempo.

2. La materia nucleare è trascinata attivamente dall’etere cosmico, e non semovente.

3. La materia nucleare elementare è implodente, indistruttibile, indivisibile, indeformabile, quindi non trasformabile in energia, se non mutando il suo ordine in caos finale. E’ strutturata gerarchicamente su diversi livelli, in gran parte non raggiungibili dall’attuale tecnologia.

4. La depressione nucleare generata dallo scorrimento delle particelle vibranti rispetto il percorso dell’etere cosmico trascinatore della materia vale: -p = d(kC)² dove k<1

5. EQUAZIONE UNIVERSALE DELL’ENERGIA

L’energia nucleare prodotta dalla vibrazione delle particelle nucleari, trascinate dalla modulazione cosmica dell’etere cosmico vale: E = m(kC)² dove k

6. UNIFICAZIONE DELLE IPOTETICHE 4 FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA,

che non sono campi di forze, ma effetti interattivi di attrazione, repulsione e rotazione. In tutto l’Universo chiuso, costituito da masse e multi-masse elementari indivisibili, e da multi-fluidi portanti trascinatori agitati da multi-frequenze, a causa dei loro scorrimenti maggiorati rispetto l’inerzia delle masse elementari risonanti, e a causa delle interazioni tra i fluidi stessi o tra i fluidi risultanti tra le masse trascinate in rotazione, vengono generate forze attrattive – repulsive, e momenti rotanti assiali o di rivoluzione, regolate dalle leggi classiche dei fluidi.

7. TEOREMA DELLA GRAVITANZA

Una massa, sottoposta dalla forza di gravità a limitata accelerazione, subisce una coppia motrice rotazionale attorno al proprio asse, che per reazione indotta genera a sua volta una forza antigravitazionale stabilizzante (equilibrante) delle masse cosmiche (anti Big Crunch), da quantificare con adeguata strumentazione ad alta tecnologia.

8. QUARTO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Un sistema dinamico, chiuso, variabile, costantemente ordinato, è per conseguenza anche costantemente riciclato. Quindi l’entropia dell’universo è un concetto scientifico errato, che con questo quarto principio diventa così completato.

9. TEOREMA DELLA INVALIDANZA DELL’ENTROPIA UNIVERSALE

L’energia totale presente nella materia è sempre costante in ogni sua condizione di trasformazione meccanica, fisica, termica, chimica o nucleare, mentre la quantità della sua energia ordinata che la struttura ordinatamente, è sempre uguale alla quantità di energia caotica reagente verso il cosmoplasma (etere), ordinatore della materia stessa.
Questa enunciazione implica il seguente corollario:

Le masse elementari della materia, sottoposte ad oscillazioni sferiche dalla “Cosmomodulazione universale della materia”, circoscrivono sempre lo stesso volume da loro depresso, che però subisce una deformazione, sia che ad esse venga aggiunta o sottratta qualunque forma di energia.

10. TEOREMA DELLA GRAVITAZIONE UNIVERSALE CICLICA

  • L’Universo è chiuso e sferico, quindi con un centro.
  • Tutta la materia universale ruota ciclicamente attorno e verso il centro dell’Universo, quando è in fase di aggregazione, mentre ruota ciclicamente verso il suo limite estremo espandendosi, quando è in fase di disgregazione.
  • Mediamente, la quantità di materia in fase di aggregazione ciclica è equivalente alla quantità di materia in fase di disgregazione ciclica.

Erit ergo finis huius scientiae in quem proficere debemus, ut, causas cognosentes, non admiremur de earum effectibus.

Se l’illuminata teologia di San Tommaso ha concepito l’Universo come un Atto finalizzato della perfetta potenza di Dio, la Scienza moderna, subordinata al persistente ateismo ottocentesco, è costretta a deviare dall’evidenza creatrice, riconsiderandolo come un disordine globale in continua evoluzione, secondo un presunto principio d’ordine racchiuso nell’incertezza del divenire, che però può anche degenerare in un principio di disordine o caos finale.

In tal modo, secondo la scienza ufficiale, l’Universo non si evolverebbe come un tutt’uno organico, ma secondo un complesso probabilismo deterministico, dove le molteplici interazioni dinamiche tra le parti sono libere da ogni gerarchia preordinata, mentre lo spazio con il tempo e l’energia con la materia sono posti sullo stesso livello fenomenico senza alcuna priorità, aprendo così le porte ad infinite congetture fantasiose elaborate su modelli matematici apparentemente sostenibili, ma non dimostrabili nella realtà dei fatti.
Che cosa è dunque questo “casuale evoluzionismo deterministico” in atto?

  • E’ forse la causa ignota di un effetto noto?
  • Oppure l’esito arcano di una insondabile e contingente necessità?
  • O anche una entità astratta e definalizzata che dal Caos instabile e uniforme riesce a trarre un ordine mutevole, autoadattato, autoselezionato, equilibrato, multiforme e in ultima analisi anche intelligibile se non perfetto?

La “Cosmomodulazione universale della materia” viene quindi intesa come la forza ordinatrice attiva dell’Universo, che struttura, muove e governa ciclicamente tutta la materia universale, per mezzo di una molteplicità di cosmofrequenze ordinatrici, supportate da un insieme di fluidi cosmici, conformandola ordinatamente in sistemi gerarchici correlati, con forza superiore alla forza dissociante uniformatrice.

La molteplicità dei cosmofluidi costituenti il cosmoplasma immerso nel fluido primordiale, l’azione e la reazione congiunte e precise delle diverse pulsazioni cosmiche agenti sulla varietà dei cosmomoduli risonanti, sapientemente posizionati in orbite appropriate per conformare così una struttura materiale ordinata su più livelli: producono modelli, sistemi e combinazioni di effetti significativi, gerarchicamente correlati nello spazio e nel tempo secondo un preciso ordine universale.

Si può dunque affermare che ogni cosmofluido è associato alla propria cosmofrequenza agente o reagente, che a sua volta è associata al proprio cosmomodulo, associato anch’esso alla propria orbita. Si deduce conseguentemente che dagli estremi confini dell’universo chiuso, attraverso lo spazio multi_fluidico continuo, giungono multi_onde sferiche di energia modulatrice delle multi_particelle elementari rivelatrici della materia densa, e multi_onde di energia disgregatrice della stessa materia ordinatamente strutturata, generando ciclicamente ordine edificante e caos livellatore, tra loro alternativi nello spazio e nel tempo ciclico.

Queste particelle o quarks, riferite alla presente teoria della Cosmo_Modulazione universale, sicuramente sono ancora scomponibili più volte e per un certo numero di livelli. Conseguentemente, date le loro minime dimensioni, si può tranquillamente affermare che la materia infinitesimale sottoposta a collisioni nucleari, non può essere quantificata su specifici modelli dinamici, se non come un aggregato di “grappoli” costituiti da energia e materia tra loro correlate dai legami derivati dagli effetti delle Cosmo_Frequenze modulanti su una complessa struttura di Cosmo_Moduli elementari risonanti, quali rivelatori dell’ordine materiale proveniente dalle profondità dell’universo, tramite un sistema etereo multifluidico portante e trasmettitore al tempo stesso, ora denominato Cosmo_Plasma.

A sostegno di queste considerazioni, oltre la potenziale tendenza ricostitutiva della materia scissa, occorre anche considerare la scarsa attendibilità dei valori delle costanti numeriche di calcolo e delle masse gravitanti, influenzabili dalla variabilità di tale Cosmo_Fluido multivalente, quale trasmettitore delle varie cause fenomeniche alle suddette particelle elementari multidimensionate dell’atomo, disposte organicamente secondo un preordinato modello piramidale ad albero.

Il metodo scientifico, impostato su considerazioni solo razionali, quindi ateistiche e relativistiche rispetto la materia e l’Universo, dove i suoi parametri di elaborazione si reggono su quelli precedentemente ricavati e ritenuti veri, è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, verificabile e condivisibile.

Esso consiste, da una parte, nella raccolta dei dati empirici, misurabili attraverso l’osservazione e l’esperimento; dall’altra, nella formulazione di ipotesi e teorie da sottoporre nuovamente al vaglio dell’esperimento. La scienza ufficiale ignora quindi tutto ciò che non rientra in tale metodo, pur sempre limitato e relativo nel tempo, come le considerazioni metafisiche e le concezioni finalistiche, definendo poi anomalie scientifiche quei fenomeni che la stessa scienza non riesce a dimostrare razionalmente con parametri propri.

Il recentissimo super acceleratore di particelle LHC, progettato per le collisioni tra protoni e ioni pesanti, secondo la presente teoria della “Cosmomodulazione universale della materia”, potrebbe provocare disastrose implosioni nucleari e sganci gravitazionali causanti devastanti spostamenti di grandi masse, aggiungendo così, come la torre di Babele, confusione a confusione, nel completo fallimento dell’arroganza scientifica che per opportunismo ha ignorato la concezione creazionista, per inseguire disorganiche teorie e frammentate sperimentazioni impostate su modelli matematici, giustificate a dismisura da premi Nobel assegnati ai geni della fisica moderna.

Il BOSONE di Higgs, ipotetica particella elementare mai osservata, in fase di sperimentazione nel suddetto super acceleratore di particelle LHC, partorito dal tornaconto dei luminari della fisica moderna, sarebbe portatrice della forza del campo di Higgs, che si ritiene permei l’universo, dando massa a tutte le particelle sub atomiche. Secondo la presente teoria invece tutte le particelle elementari, indivisibili, indistruttibili e indeformabili hanno già una loro massa predefinita da Dio, che permette di aggregarsi ordinatamente tra loro, per interazioni dovute allo scorrimento tra tali particelle risonanti e i loro corrispondenti fluidi cosmici modulatori strutturanti.

La Teoria del Big Bang è la teoria scientifica predominante, la quale afferma che l’Universo ebbe origine dall’esplosione di un punto materiale, che ha riempito tutto lo spazio circostante. Dopo questo momento ogni particella cominciò ad allontanarsi velocemente da ogni altra particella. Nei suoi primi attimi l’Universo viene considerato come un gas caldissimo di particelle elementari in rapida espansione.

Questa teoria afferma che l’osservazione di galassie, che appaiono allontanarsi l’una dall’altra, può essere combinata con la teoria della relatività generale, per estrapolare le condizioni dell’Universo primordiale. Quindi, La teoria del big beng implica che, andando indietro nel tempo, l’Universo dovrebbe diventare sempre più caldo e denso.

Poniamo ora alcune domande alla scienza che deve pur darci una risposta:

  • 1) Quale causa misteriosa, peraltro ancora presente, ha frammentato e disperso uniformemente quella materia che prima era riunita dopo la sua creazione e conformazione elementare, per poi riaggregarla ordinatamente secondo una disposizione a livelli scalari, quali : gli ammassi di galassie, le galassie a spirale, le nubi stellari, le giovani stelle centralmente dense, i sistemi binari e multipli di stelle, e così via secondo un ordine scalare, piramidale o centralizzato, in grado di concatenare tra loro, in una relazione funzionale, associativa, equilibrante, distributiva e distanziatrice, i singoli componenti orbitanti della materia astrale e similmente anche quella elementare dell’atomo?
  • 2) Ma allora perchè l’universo è così uniforme su ampia scala, mentre la sua radiazione di fondo a 3.5 gradi Kelvin rimane sostanzialmente invariata in tutte le direzioni, come se la grande e ipotetica esplosione primordiale non fosse mai avvenuta?
  • 3) Per quale motivo l’universo, secondo le attuali teorie, ebbe inizio con una velocità di espansione così vicina al valore critico fra il modello teorico di contrazione e quello di espansione perenne, velocità che ancora oggi, dopo circa 15 miliardi di anni, è rimasta praticamente immutata, mentre invece avrebbe dovuto variare sensibilmente in un senso o nell’altro?
  • 4) Come ha fatto la materia esplosa a riaggregarsi, formando il nostro maestoso Universo, se tale riaggregazione fu casuale e in senso inverso per contrazione?
  • 5) Come mai le masse astrali ruotano periodicamente, secondo traiettorie perfettamente geometriche (circolari, ellittiche, spiraliformi ed altre traiettorie atipiche), nello spazio e nel tempo, in un insieme di insiemi di sistemi astronomici correlati?
  • 6) Come mai le galassie, provenienti da una sola grande esplosione, mostrano età diverse con una distribuzione spaziale diversa dal previsto, che si estende per milioni se non miliardi di anni luce?
  • 7) L’Universo è eterno oppure a termine, aperto o chiuso, finalizzato o dovuto al caso, stazionario o in espansione illimitata, consequenziale a se stesso oppure ciclico?
  • 8) Poiché ogni ordine complesso presuppone una molteplicità di livelli ordinati gerarchicamente, allora è proprio vero che le costanti dell’universo hanno validità universale, e non piuttosto una particolare valenza di sistema, relativa ad un determinato livello?
  • 9) Quanti e quali sono, secondo un preciso ordine di correlazione seriale delle masse, i componenti primi, indivisibili e fondamentali della materia?
  • 10) Quale forma di energia è racchiusa nella più piccola struttura circoscritta della materia infinitesimale?
  • 11) Da dove proviene l’energia che muove le particelle infinitesimali dell’atomo attorno ad un loro centro?

Con la negazione dell’etere cosmico e la conseguente accettazione della velocità della luce nel vuoto assoluto, quale valore di riferimento, si affermarono rapidamente le teorie relativistiche di Einstein, anche se in disaccordo con la relatività di Galileo, collaudata da secoli di esperienza, ma anche con la meccanica quantistica e il terzo principio della termodinamica. Però la luce non può traslare nel vuoto assoluto ambiguamente impacchettata in quark energetici o sotto forma di energia ondulatoria, per il semplice fatto che dopo essere partita dalla sua fonte d’origine e non ancora arrivata a destinazione, non può esistere in ciò che non è posto in essere nell’Universo ordinato, così come è altrettanto assurdo ipotizzare l’esistenza di strutture materiali, una diffondente e l’altra ricevente, separate rigidamente da tale vuoto assoluto.

Accettando così la concezione del vuoto interatomico al posto dell’etere cosmico, la fisica dell’infinitamente piccolo come dell’infinitamente grande, fu costretta a rinunciare ad una convincente e concisa spiegazione logica dei fenomeni dinamici della materia universale, specialmente se riferiti ai campi elettromagnetici, gravitazionali e nucleari.

Ciò nonostante questa assurda concezione ateistica, partorita dai lumi della ragione umana, divenne così dominante da non considerare neppure l’esperimento dell’ing. Marco Todeschini di Bergamo. Egli dimostrò sperimentalmente che se in una vasca d’acqua vengono introdotte delle sfere rotanti su se stesse attorno ad un’altra sfera anch’essa rotante sul proprio asse, tutto il sistema delle sferette periferiche, si muove gravitando come un sistema solare in miniatura, a causa dell’effetto fluidodinamico Magnus, conseguente alle interazioni tra le fluttuazioni ondulatorie da loro prodotte.

Così, decenni di dispendiose ricerche, hanno mostrato ancora una volta la perseverante stoltezza dell’uomo, politico, scienziato o religioso che sia, sempre pronto ad inchinarsi alle moderne concezioni enunciate dai geni di turno e ai dogmi emessi dall’alta e infallibile stupidità umana, e sempre attivo a trasformare l’assoluto in relativo, l’universale in particolare, l’unità in molteplicità, le cause fenomeniche esterne in complesse cause interne, l’essere assoluto in essere accidentale autoevoluto nel divenire deterministico, la diversità in uniformità livellatrice, oppure tutto il contrario, piuttosto che seguire il buon senso della Verità universale rivelata solo da Dio.

Quando la scienza ignora volutamente il Principio guida della Creazione divina, oppure il metodo scientifico esteso alla molteplicità dei fenomeni naturali sostituisce la metafisica, o la metafisica sostituisce la rivelazione divina, allora la scienza sfocia inevitabilmente nel conformismo generalizzato se non nell’opportunismo delle idee dominanti, scambiando così l’essere preordinato con il divenire casuale sottoposto alla livella dell’uniformità finale:

dunque una concezione sostanzialmente materialistica sostituisce il progetto divino intelligibile. In tal modo, la frammentazione delle cause fenomeniche generate dal caso, escludono la finalità delle cose, poiché in loro stesse è racchiusa, ermetica e incomprensibile, quindi inaccessibile come Dio, creatore dell’Universo. Comunque venga concepito l’universo, aperto o chiuso, assoluto o accidentale, chi altro se non la potenza di Dio, quale causa prima, può muovere ciclicamente la micro e la macro materia universale, secondo periodi definiti nel tempo, durante i quali l’ordine si trasforma in caos, il caos in uniformità diffondente, l’uniformità diffondente nuovamente in perfetto ordine.

Poiché, dall’interno del sistema Universo, nessuno può capire completamente l’infinitamente grande senza conoscere l’infinitamente piccolo di cui è parte, né l’infinitamente piccolo senza capire l’infinitamente grande di cui fa parte, né la causa prima che li pone in essere, né il fine ultimo per il quale sono posti in essere, l’uomo non potrà mai percepire i limiti estremi dell’universo, quindi della materia universale. Perciò la pura e retta ragione ha dei limiti invalicabilii davanti a sé, oltre i quali si pone l’indeterminato racchiuso nell’indefinito. Però mentre l’indeterminato è concettualizzabile solo e soltanto attraverso la ragione spirituale (metafisica), l’indefinito, l’assoluto, l’eternità e la perfezione del loro tutto appartengono alla ragione divina, quindi a Dio, e per rivelazione anche all’uomo.

La ribellione indiretta della scienza a Dio, si è dunque spinta al punto tale da ritenere la complessa dinamicità della materia su un solo livello fenomenico (relatività), tralasciando così la successione gerarchica delle molteplici dipendenze fenomeniche, mentre l’indeterminato e l’assurdo sono diventati una realtà possibile del tornaconto scientifico:

  • » Dove non si è ancora compresa l’essenza preordinata dell’universo materiale, distinta dal tempo misuratore dei fenomeni che si succedono tra il prima e il dopo, nei suoi tre aspetti perennemente immutabili quali – lo spazio materiale multi_fluidico continuo; la materia spaziale densa discontinua; l’energia ondulatoria profusa dagli estremi confini dello spazio fluidico alle singole particelle elementari della materia densa.
  • » Dove il divenire dell’evoluzione casuale parte dal caos per arrivare all’ordine e viceversa, tralasciando l’entropia universale e le funzioni preordinate all’essere.
  • » Dove la fisica della relatività si fonde con i sistemi inerziali, senza riconoscere la molteplicità del perfetto ordine della materia diversificata, né le cause prime dei suoi effetti fisici, né l’intervento preordinato degli eventi periodici, per poi confondere una identità matematico-virtuale impostata su un doppio nulla per una erudita equazione infinitesimale.
  • » Dove il conformismo moderno si è allineato all’importanza dei grandi personaggi del recente passato, saliti rapidamente sugli altari delle divinità, dopo aver formulato delle ipotesi su delle ipotesi considerate verità primitive se non divine, scambiando poi il nulla per l’assoluto e l’assoluto per il relativo.

Il fine ultimo della materia universale; lo spazio chiuso che la contiene; l’ordine assoluto che la controlla; l’energia ricevente che la muove convenientemente dall’esterno; il tempo che scandisce la perennità dei suoi cicli rinnovatori; l’ordine ciclico che la rigenera periodicamente; il caos livellatore che la disgrega riconducendola alla sua più completa uniformità; l’istante preciso in cui inizia o ricomincia o termina il suo esistere naturale :

possono forse essere chiariti da una scienza ad alta tecnologia strumentale – avanzata nel presente ma arretrata e forse ridicola nel prossimo futuro -, anche se giustificata dalla matematica sperimentale o dai modelli virtuali elaborati dai supercomputers?

Tutta la materia universale, perennemente distinta dall’energia che la muove, tendente a sette stati fisici, quali:

la quiete assoluta, la sfericità perfetta, la stazionarietà universale, l’uniformità distributiva, la scindibilità uniformatrice, l’energia costante in essa contenuta, la ciclicità perenne esente dal fenomeno dell’entropia universale, si identifica entro i suoi invalicabili ed estremi limiti del minimo e del massimo, per mezzo di quattro cause tra loro correlate: causa soggettiva che la pone in essere, causa oggettiva che la pone in relazione con gli elementi dell’universo, causa globale che pone l’universo in relazione ai suoi eventi periodici, causa trascendentale che finalizza l’universo prima all’uomo, poi a Dio.

Materia da materia, energia da energia, spazio da spazio, tempo da tempo. Mentre la quantità di energia caotica, restituita dalla materia elementare sottoposta a disgregazione nucleare, è esattamente equivalente alla quantità di energia ordinata ricevuta inizialmente per edificare e reggere al presente la sua struttura modulare configurata ad albero, le singole unità di materia spazialmente conformate, quale Atto Primo di Dio, rimangono assolutamente integre, quindi perennemente immutabili. Tutte le particelle elementari multidimensionate, costituenti l’atomo Cosmo_Modulato, sono dei rivelatori cosmici risonanti del loro ordine dinamico.

Durante le reazioni nucleari dell’atomo, le masse infinitesimali delle sue minime particelle indivisibili rimangono quindi perfettamente integre senza subire alcuna trasformazione energetica, mentre la loro energia, rivelata entro gli spazi relativamente depressi dal loro movimento oscillatorio rotosferico tramite il multifluido etereo universale, viene relativamente restituita all’esterno : prima caoticamente sotto forma di energia nucleare dirompente, poi diffusa uniformemente verso la fonte modulatrice erogante e al tempo stesso riciclante, secondo la formula :

E = m (kC)², dove k Mentre la causa motrice, edificante e riconvertente al tempo stesso, è in potenza sempre presente sulle singole particelle dell’atomo comunque posizionate, la loro causa disgregante può essere momentaneamente in atto, solo quando questa supera la potenza ordinante.

Chi sarà dunque quel ricercatore scientifico, che volendo essere considerato come tale, mantenere il proprio posto di lavoro, andare d’accordo con i propri colleghi e magari far carriera, rigetterà quanto è stato finora convalidato dalle comunità scientifiche, autosostenute dalla potenza persuasiva dei premi Nobel, per affermare che l’Universo è posto in essere da una Volontà superiore?

Tale ricercatore non si è fatto ancora né conoscere né tanto meno sentire ad alta voce, poichè ciò equivale ad una critica autolesiva che comporta un riesame delle sedicenti scoperte scientifiche precedenti, ammettere errori fondamentali davanti a schiere di contribuenti tutt’altro che benevoli, quindi ricominciare la sperimentazione con nuove teorie, orientamenti e modelli, rinnovando non solo le costosissime apparecchiature in uso, ma forse anche l’organigramma della dirigenza scientifica. E le potenti lobby scientifico-affaristiche, che manovrano attentamente gli ingenti finanziamenti riservati alla ricerca nucleare, come reagiranno?

Gianfranco Soncini, nato a Reggio Emilia il 24-05-1940, si è diplomato a Milano in Elettronica Industriale.

Vincitore di un concorso nazionale ha svolto principalmente l’attività di Insegnante tecnico presso alcune scuole di Modena e Reggio Emilia. Successivamente, ha ripreso autonomamente gli studi giovanili inerenti: la matematica con un particolare approfondimento qualitativo dell’insiemistica e delle matrici polari; la fisica classica con riferimenti all’astrofisica e alla fluidodinamica; l’elettrotecnica e l’elettronica; l’informatica teorica e applicata; il disegno tridimensionale informatizzato.

Molto versato per la teologia e la filosofia metafisica ha studiato metodicamente per oltre dieci anni, prima la sacra Bibbia, poi la filosofia degli antichi greci, immergendosi contemporaneamente in una fluente ed originale logica finalizzata, strutturata in una ordinata visione verticistica, quindi gerarchica, che secondo alcuni appare alquanto complessa e al tempo stesso misteriosa e affascinante, secondo altri fantasiosa, astrusa o incomprensibile.

Contemporaneamente nell’arco di oltre vent’anni ha portato globalmente avanti una rivoluzionaria teoria inerente la Cosmomodulazione universale della materia, però in modo piuttosto discontinuo, poiché questa ha richiesto un intenso se non massacrante impegno interdisciplinare.

La ragione umana è la componente propria e relativa dell’uomo tollerata dalla natura, poichè nella sua parziale conoscenza e limitata capacità risolutiva, rispetto alla perfezione posta in essere da Dio distrugge sempre in ogni tempo e in ogni luogo, comunque operi anche secondo gli intenti migliori.

Quindi ogni sua enunciazione elaborata è scaturita sostanzialmente non da giustificazione sorretta dalle scoperte precedenti, né dalle concezioni scientifiche correnti, così come dovrebbe essere ogni attendibile ipotesi scientifica, ma da una originale visione estranea alle conoscenze attuali.

Il principio teologico-metafisico fondamentale da lui elaborato dopo una lunga e profonda meditazione, quale punto di partenza per tutto il suo lavoro speculativo al quale si è rigidamente attenuto, si enuncia nei seguenti termini lapidari:

“Dall’indefinibile l’unicità, et dall’uno il tutto, et dal fuori il dentro, et dal minimo il massimo, et dal massimo il minimo”

Se dunque l’uomo subordina la scienza al determinismo casuale dell’evoluzione in atto, abbandonando così la visione creativa finalizzata dell’universo, come potrà con la propria tecnologia, avanzata e quasi onnipotente rispetto al passato ma arretrata e ridicola rispetto il futuro, raggiungere quella verità che dovrebbe essere rivelata ai piccoli?

Gianfranco Soncini