Creati motoneuroni da cellule della pelle

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motoneuroniScoperto un nuovo modo per trasformare le cellule della pelle direttamente nei neuroni motori. La tecnica, sviluppata da un team di ricercatori americani potrebbe aiutare nella ricerca di malattie come la sclerosi laterale amiotrofica.

Trasformare le cellule della pelle direttamente in motoneuroni, ovvero i neuroni capaci di controllare i muscoli e il loro movimento. A riuscirci è stato il team di ricercatori della Washington University School of Medicine a St Louis, che su Cell Stem Cell ha spiegato come la nuova tecnica potrebbe essere un importante passo in avanti nella comprensione e nello sviluppo (finora ostacolato dall’incapacità di ricreare neuroni motori in laboratorio) di nuovi trattamenti per le malattie neuro-degenerative, come la sclerosi laterale amiotrofica e l’atrofia muscolare spinale, che portano a paralisi e a morte precoce.

In altre parole, la nuova tecnica consente di studiare i neuroni motori, finora difficili da analizzare in quanto non possono essere prelevati dai pazienti vivi. Più precisamente, negli esperimenti condotti, il team di ricercatori americani è riuscito a convertire le cellule della pelle di persone tra i 20 e i 60 anni di età direttamente nei neuroni motori, senza passare per lo stato di cellule staminali. In questo modo, vengono ricavati motoneuroni che mantengono l’età delle cellule cutanee originali e, quindi, anche dell’età del paziente. Mantenere l’età cronologica di queste cellule è fondamentale nello studio delle malattie neuro-degenerative che si sviluppano in persone di età diversa e peggiorano con il tempo.

“Andare indietro fino alla fase di cellule staminali è un po’ come demolire una casa e costruirne una nuova”, spiega l’autore dello studio, Andrew S. Yoo. “Quello che abbiamo fatto è più come una sorta di ristrutturazione: abbiamo modificato l’interno, lasciando intatta la struttura originale, che conserva le caratteristiche anagrafiche dei neuroni che vogliamo studiare”.

Per riprogrammare le cellule cutanee in neuroni, i ricercatori hanno esposto le cellule della pelle a segnali molecolari che sono presenti solitamente nel cervello. In sostanza, i ricercatori hanno osservato che l’esposizione a due brevi frammenti di rna ha trasformato le cellule della pelle in neuroni generici. Inoltre, “la nostra ricerca ha rivelato come queste piccole molecole di rna (miR-9 e miR-124) possano interagire con altri segnali cellulari, chiamati fattori di trascrizione, per generare tipi specifici di neuroni, in questo caso neuroni motori”, continua l’autore

Infatti, dopo molti esperimenti, i ricercatori hanno scoperto che aggiungendo al mix due ulteriori fattori di trascrizione, ovvero ISL1 e LHX3, le cellule cutanee si sono trasformate in motoneuroni del midollo spinale, in circa 30 giorni. Un risultato molto promettente che potrà aiutare a capire meglio le malattie neuro-degenerative e sviluppare nuovi modi per rigenerare gli organi e tessuti danneggiati. Il prossimo passo sarà quello di concentrarsi sui campioni di neuroni donati dai pazienti (dopo la morte) per determinare l’efficacia della nuova tecnica, ovvero in che misura queste cellule riescano a mimare i motoneuroni naturali umani.

Marta Musso

wired.it