DA OLTREOCEANO INDIRETTE CONFERME DEL SECRETUM OMEGA E DEL JESUIT FOOTAGE

Il Giornale Online
UN PASSO DEL RECENTE LIBRO DEL DOTT. STEVEN GREER, PUBBLICATO SUL BIMESTRALE NEXUS, CONFERMA INDIRETTAMENTE LA TESTIMONIANZA RESA A CRISTOFORO BARBATO DA UN INSIDER DEL VATICANO

Non mi stancherò mai di ripetere che la comunità ufologica italiana (per non parlare del silenzio dei mass media), non sta prestando sufficiente attenzione alla testimonianza di Cristoforo Barbato (Napoli, 1972), ex caporedattore a Roma, fino al 2003, per alcune riviste nazionali del settore.

Le rivelazioni che Barbato ha cominciato a divulgare con un comunicato stampa a partire dalla primavera 2005 (note nell’insieme con l’espressione “Secretum Omega” mutuandole dalla classifica di segretezza che sarebbe in uso all’interno di una particolare struttura d’intelligence della Chiesa Cattolica Apostolica Romana) sono certamente sconcertanti, ma esse vanno inquadrate in un contesto coerente già preesistente ed al centro di un’annosa querelle: l’esistenza del Pianeta X.

Ora, mi rendo conto che l’idea che dei padri Gesuiti gestiscano presso un radiotelescopio in Alaska informative del tipo Sigint che avrebbero a che fare con un pianeta alieno monitorato da una sonda spaziale segreta, possa sembrare un connubio tra fantapolitica e fantascienza. Ma il cosiddetto “Jesuit Footage” esibito da Barbato nel corso dei suoi convegni è reale, mai smentito o rivendicato da alcuno sinora. Chi ha fornito tale filmato a Barbato? Barbato dice che fu la sua stessa fonte: il religioso che lo contattò nel 2000 dopo averne seguito con interesse i servizi giornalistici sul Terzo Segreto di Fatima, gli inviò il video in una cassetta VHS. Il lavoro critico di uno scettico chichessia dovrebbe dunque partire anche dalla fonte, e non solo dall’evidenza fisica del videotape.

Nondimeno l’insider del Vaticano con cui Barbato è rimasto in contatto dall’anno 2000 fino a (presumibilmente) l’anno 2002, si è rivelata una fonte certa: un religioso appartenente all’Ordine dei Gesuiti ed operante all’interno della Santa Sede. Nel richiedere e nell’indagare le credenziali del suo contatto Barbato ha svolto un ottimo lavoro. Sul lavoro di verifica delle fonti invito il lettore a leggere il paragrafo nr.14 intitolato Gli angloamericani, tratto dal libro L’atlante delle spie, a firma di Umberto Rapetto e Roberto Di Nunzio (pag. 95, Saggi BUR, 2002): […] “Il problema della verifica delle fonti non riguarda solo il giornalismo, ma soprattutto l’intelligence. Più la fonte è segreta, più è impossibile verficarne l’esattezza. Più la fonte vive dentro l’ambiente analizzato, più sembra attendibile.”

Tale passo è una citazione del capitolo nr. 5: “Lo spionaggio in porpora: il Vaticano.” Gli autori, rispettabilissimi, sono due voci estranee alla materia alieni-UFO: Umberto Rapetto è un tenente colonnello della Guardia di Finanza, mentre Roberto Di Nunzio è un giornalista.

Poco più indietro gli autori scrivono: ‘[…] Se uno Stato ha interessi in tutto il mondo, deve assolutamente avere una altrettanto estesa diplomazia. Il nesso tra intelligence e diplomazia è pubblicamente richiamato e rivendicato dal gesuita Robert A. Graham, quando afferma che “la storia dello spionaggio in Vaticano tende a confermare questa tesi”, avvertendo però che “esiste solo una differenza di mezzi e di metodi”.’ (pag. 89, ibidem). Questo passaggio è evidentemente un’indiretta conferma dell’esistenza dei Servizi segreti vaticani.

Tuttavia, a parte le mie ricerche ed i miei approfondimenti pubblicati sulle pagine di UFO Notiziario, mancava ancora una voce autorevole che potesse in qualche modo suffragare la testimonianza di Cristoforo Barbato. Finalmente è arrivata e da oltreoceano per giunta.

Si tratta di un passaggio del recente saggio di Steven M. Greer, M.D., intitolato Hidden Truth – Forbidden Knowledge. Leggiamo dal capitolo 16 “Circoli di potere”, pubblicato in parte dal nr. 64 della rivista bimestrale Nexus attualmente in edicola: “[…] E lei [sta parlando a Greer un insider del gruppo che si oppone alla segretezza sugli UFO e gli alieni] dovrebbe parlare con certe commissioni di esperti, nonché con determinati ordini religiosi e determinati ordini di sacerdoti gesuiti che detengono il controllo del trasferimento di tecnologia.” (pag. 67, Nexus, nr.64, Ottobre-Novembre 2006).

Greer è un medico americano ma da anni è direttore del “Disclosure Project”: un progetto finalizzato a raccogliere e divulgare testimonianze credibili di ex militari ed ex agenti dei Servizi che hanno avuto a che fare con la tematica UFO. Egli ha avuto sin dagli anni ’90 importanti contatti con membri dell’intelligence e pezzi grossi del calibro di C. Richard D’Amato (Hackensack, New Jersey, 28 Settembre, 1942), detto Dick.

D’Amato ha combattuto in Vietnam come capitano di Marina, per poi diventare Assistant Professor del Governo presso la U.S. Naval Academy (1968-71). D’Amato è stato inoltre dal 1980 al 1987 National and International Security Specialist per il Senatore Robert C. Byrd (un intimo amico di Ronald Reagan oltre che persona nota per la sua integrità morale; celebre il suo j’accuse al Congresso contro la decisione d’intervenire militarmente in Iraq per combattere il terrorismo), membro del National Security Council (NSC) e per ben dieci anni (1988-1998) Democratic Counsel (Consigliere) della Commissione Senatoriale per i Finanziamenti. Attualmente Richard D’Amato è delegato alla Assemblea Generale dello Stato del Maryland. Non si tratta certo dell’ultimo arrivato.

Il dottor Steven Greer lo incontrò anni fa durante le sue indagini sulla segretezza governativa apposta sulla tematica UFO, ci dice egli stesso nel testo estratto dal suo libro, e D’Amato confermò al medico statunitense che progetti di ricerca e gestione del fenomeno UFO sono reali ma hanno a che fare con “il gruppo più accademico di tutti i progetti neri”, una sorta di governo ombra al di fuori di ogni controllo (pag. 66, ibidem).

Ed il riferimento di Greer ad un particolare gruppo all’interno dell’ordine dei Gesuiti incaricato del “trasferimento di tecnologia”, gruppo che potrebbe fornire utili informazioni sulla tematica UFO/alieni, non sembra una boutade. Esso è inoltre coerente con le informazioni rilasciate da Cristoforo Barbato in merito al coinvolgimento del Vaticano nella questione aliena.

Ci sono ancora dubbi sulla potenziale portata copernicana della fuga controllata di notizie proveniente da una Quinta Colonna della ufficiosa intelligence della Chiesa? Io credo che quanti hanno denigrato ed attaccato il lavoro d’indagine giornalistica di Barbato dovrebbero fare pubblica ammenda, o perlomeno cominciare a diffondere ed eventualmente approfondire su testi e riviste le sue difficili ricerche.

di Luca Scantamburlo

fonte: angelismarriti.it