Definite le origini del sesso

Il Giornale Online

Tutti noi discenderemmo dagli ermafroditi, organismi dotati di organi riproduttivi sia maschili che femminili. Sebbene le tracce che attestano queste origini risalgano a più di 100 milioni di anni fa, i biologi si sono sempre scervellati sul come e sul perché della differenziazione del sesso femminile da quello maschile.

La ricerca su piante di fragola selvatica ha fornito la prova di questa trasformazione e della differenziazione dei sessi, almeno per quanto riguarda le piante. Secondo i ricercatori, i risultati, che sono stati argomentati nel numero di dicembre del giornale “Heredity”, potrebbero interessare anche altri animali, come gli stessi esseri umani.

Lo studio ha mostrato che i responsabili della differenziazione sessuale, dell’ermafroditismo o della neutralità sessuale (caratterizzante esemplari che non sono né di sesso maschile né di sesso femminile, e che sono quindi sostanzialmente sterili) di queste fragole sarebbero due geni, collocati in aree differenti di uno stesso cromosoma. Secondo i ricercatori, questi hanno avuto un ruolo importante durante le prime fasi della transizione dall’asessualità alla differenziazione sessuale.

“Si è sempre teorizzato che tutti gli animali e le piante bisessuali, o provvisti di due sessi, si siano evoluti attraverso una serie di stadi specifici”, ha dichiarato la ricercatrice Kim Lewers, genetista delle piante al Genetic Improvement of Fruits and Vegetables Lab dell’USDA nel Maryland. “Finora, non avevamo mai rinvenuto esempi delle prime fasi di questa evoluzione. Era quindi difficile dimostrare la veridicità della tesi appena esposta”.

La scienziata ha poi aggiunto: “Aver trovato questo campione appartenente alle primissime fasi della transizione ci consente di affermare che la teoria è probabilmente giusta”.

I cromosomi sessuali, che costituiscono la base cellulare dei sessi maschile e femminile, dei mammiferi placentali (gruppo che comprende anche gli esseri umani) e dei marsupiali si sarebbero originati tra i 166 e i 145 milioni di anni fa.

Tra 140 e 180 milioni di anni fa, le piante da fiore (dotate di organi riproduttivi) non esistevano. “Pensiamo che i sessi all’interno delle piante da fiore si siano differenziati dall’ermafroditismo in modo indipendente e ripetuto attraverso i lignaggi”, ha affermato la ricercatrice Rachel Spigler dell’Università di Pittsburgh, “per cui non conosciamo la data specifica in cui è iniziata l’evoluzione dei cromosomi sessuali nelle piante”.

Lewers, Spigler e altri colleghi hanno individuato questa mutazione genetica in una specie di fragola selvatica, la Frangaria virginiana, la cui differenziazione dei sessi non è completa. Così, oltre alle piante di fragola di sesso maschile e femminile, ce ne sono anche alcune ermafrodite e altre neutre.

Attraverso l’attività di laboratorio, che ha incluso una mappatura genetica, i ricercatori son riusciti a farsi un’idea di come sia avvenuto questo strano miscuglio di sessi o di non sessi.

Le piante hanno ciascuna due cromosomi protosessuali. Ogni cromosoma protosessuale contiene geni determinanti il sesso, che si collocano in due aree diverse: uno che controlla la sterilità e la fertilità nei maschi e l’altro che fa lo stesso nelle femmine.

Le piante che ereditano entrambi i geni preposti alla fertilità diventano ermafrodite e possono auto-riprodursi, mentre quelle che ereditano un gene preposto alla fertilità e uno alla sterilità diventano o maschi o femmine. (Una pianta di sesso femminile deriverebbe dalla combinazione di un gene preposto alla sterilità maschile e uno preposto alla fertilità femminile.) Quelle che ereditano entrambi i tipi di geni preposti alla sterilità sono considerati neutri e non possono riprodursi, perciò sono destinati a estinguersi.

I ricercatori hanno affermato che, sebbene i due geni che determinano il sesso, presenti sui cromosomi protosessuali, si trovino uno vicino all’altro, non sono tuttavia completamente uniti. Ecco perché i frutti delle fragole possono ereditare un miscuglio di geni tanto complesso.

Sui nostri cromosomi sessuali, ad esempio, questa combinazione non è possibile (o perlomeno è molto rara), poiché il cromosoma femminile è un’entità unica, esattamente come il cromosoma maschile.

Dallo Schwartzreport del 25 novembre 2008
JEANNA BRYNER, Senior Writer – LiveScience

Traduzione a cura di Paola M.

Fonte: http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=994