E SE LA MALATTIA FOSSE UN MESSAGGIO?

Il Giornale Online

Credere che la malattia sia esterna all’individuo e che quest’ultimo sia impotente di fronte ad essa (senza cure medicine) è falso. Ma che cos’è la malattia? La malattia- anche quella seria- come molti sanno già, è la reazione di sopravivenza di fronte ad una situazione di urgenza. Arriva quando i livelli energetici si abbassano in modo anomalo. Sul piano biologico “il terreno” si degrada e i batteri appaiono. La caduta delle energie accompagna spesso una diminuzione del livello di coscienza. L’individuo ha difficoltà ad esprimersi, allora il corpo parla al suo posto: ed è malattia. Non vi sarà mai un malato senza problemi personali importanti!

La malattia può programmarsi in un attimo, a partire da un conflitto psicologico iperacuto, rappresentato da uno stress permanente vissuto nel silenzio della non-comunicazione. Per evitare i rischi della malattia, occorre imparare a conoscersi e uscire dalla malattia vuol dire imparare a capire le cause della degradazione del “terreno” che possono essere psicologiche (depressioni), geobiologiche (habitat) o elettromagnetiche (inquinamento).

Cancellando la causa, il terreno si ristabilisce e la salute ritorna, senza effetti secondari…
Ricordatevi che ricercare soluzioni tecniche sopprime il sintomo ma non risolve la causa.

L’annuncio di un cancro provoca spesso nel paziente colpito reazioni fisiologiche simili a quelle che provoca un pericolo minaccioso come un’aggressione o un’esplosione: la pressione arteriosa aumenta, le pupille si dilatano, il ritmo cardiaco accelera, i muscoli si gonfiano. Le conseguenze di un annuncio traumatico possono essere importanti e a volte permanenti. Possono manifestarsi con una iperattività, segni di depressione, turbe del sonno e dell’attenzione. E’ quello che i ricercatori chiamano memoria traumatica. E’ quindi essenziale che i medici tengano conto di questi dati quando sanno di dover dare una notizia così traumatizzante come quella di un cancro: non è necessario dare troppe informazioni poiché il paziente non le ricorderà mai, ma è indispensabile farlo accompagnare da un parente.

Ma c’è un altro fatto-grave anche questo e forse più! Se la chemioterapia e gli interventi chirurgici invasivi possono sembrare aberranti, esiste da qualche tempo un’altra forma di aberrazione: il far passare sistematicamente per la trafila della malattia-cancro persone che, anche se deboli, non presentano comunque i criteri energetici del cancro. Infatti, il cancro corrisponde ad un livello energetico precisissimo, ad un livello di stress patogeno, a parametri bioelettronici sballati in modo caratteristico (un pH alcalino) e una forte carenza in Vit. C.

Quello che stupisce di più è che persone che si trovano al di fuori di queste zone critiche siano inviate sistematicamente nel reparto “cancerologia” senza che nessuno abbia mai verificato la loro debolezza energetica. Alcune malattie arrivano semplicemente per ricordarci che abbiamo sbagliato strada, che recitiamo la parte di un altro, un ruolo impartito dall’ambiente familiare oppure dal nostro entourage. A volte possiamo risolverle interrogandoci sulla nostra vita. E’ forse questa un’occasione unica per riprenderci per mano, per crescere e sbocciare con tutte le nostre potenzialità. Ma non è facile e soprattutto il non voler cambiare spesso lascia spazio proprio alla malattia…

Abbiate cura di voi!

Josiane Marchand-Naturopata
338/5044885
josianemarchand@yahoo.com
www.naturalia.net (Canale Alimentazione)

Diritti Riservati: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/

Ringrazio di cuore la mia amica Barbara Josiane Marchand per essere continuamente presente su AG

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