Le eclissi di sole e di luna

Fino ad ora nessun Flat Earther è stato in grado di spiegare l’eclissi lunare in modo soddisfacente: l’eclissi di sole è facile, ma per la luna è diverso.

L’eclissi di sole è semplicemente un passaggio della luna davanti al sole. Questo è possibile in quanto abbiamo visto che il cono della luna è appena un po’ più basso di quello del sole. Inoltre è diversa anche l’inclinazione del cono della luna rispetto al cono del sole. Questo determina la possibilità, in fase di luna nuova, che la luna passi davanti al sole determinandone un oscuramento parziale o totale in determinate zone della Terra.

Interessante è il fatto che l’ombra proiettata durante un’eclissi di sole è larga circa 70 chilometri. Questo ci permette di capire già da ora quali possano essere le dimensioni del sole e della luna sulla Terra piatta. Faremo in futuro un calcolo più preciso per trovare conferma al fatto che i luminari hanno un diametro di poche decine di chilometri, ben diverso da quanto ci ha raccontato la scienza fino ad oggi.

Le eclissi lunari si verificano invece quando la luna e il sole sono in opposizione attorno al Polo Nord. Inoltre, la luna deve essere sui nodi. I nodi lunari sono i punti in cui l’orbita della luna interseca l’eclittica. Questo sulla Terra piatta significa  che la luna e il sole devono trovarsi alla stessa altezza sui rispettivi coni. Inoltre, affinché si verifichino effettivamente eclissi lunari, la luna deve essere piena, cioè a 180 gradi dall’altra parte rispetto al sole. Per capire meglio le fasi lunari si faccia riferimento all’articolo “Le fasi lunari sulla Terra piatta“.

Sappiamo che, sopra il Polo Nord, c’è una colonna magnetica dotata di un forte campo magnetico che sale verticalmente in direzione della cupola. È una colonna apparentemente piccola che ha un raggio di non più di poche decine di chilometri. È il luogo del Polo Nord magnetico: attraversa verticalmente tutta la cupola, dalla base alla cima. Parleremo meglio in futuro a proposito del campo magnetico terrestre e di come venga generata questa colonna.

eclissiPossiamo anche postulare che di solito la luce del sole e della luna sono polarizzate in due modi diversi, uno sull’asse y e l’altro sull’asse z. Wikipedia conferma che in condizioni normali la luce del sole e della luna sono naturalmente polarizzate. Un’ onda elettromagnetica di solito pulsa su tutte le direzioni. Un’onda polarizzata invece è piana e si sviluppa solo lungo certe direzioni preferenziali.

Per farvi un esempio, un giorno stavo leggendo un articolo sul mio cellulare, un vecchio Nokia che aveva lo schermo polarizzato verticalmente. Stavo indossando gli occhiali da sole, anch’essi polarizzati verticalmente. Solitamente schermi e occhiali vengono polarizzati per migliorare l’esperienza visiva e eliminare i riflessi.

Ad un certo punto si rese necessario ruotare il cellulare per poter visualizzare meglio un’immagine. Non vidi più nulla, e ci misi dieci minuti buoni per capire cosa stava succedendo. Addirittura arrivai a spegnere e riaccendere il cellulare. Alla fine comunque ho capito, ruotando il cellulare la luce ne usciva polarizzata orizzontalmente e non poteva passare le lenti dei miei occhiali polarizzati verticalmente.

Sappiamo dalla fisica che un campo magnetico può cambiare l’angolo di polarizzazione di un’onda elettromagnetica che lo attraversa facendola ruotare. Questo si chiama Effetto Faraday.

Quando il sole e la luna piena si trovano sui lati opposti della colonna magnetica e rimangono alla stessa altezza, sui loro nodi, le onde elettromagnetiche che arrivano dal sole alla luna cambiano il loro angolo di polarizzazione e assumono lo stesso angolo della luce generata dalla luna. I raggi UV poco importa se vengono ruotati, questi continuano ad attivare la fotoluminescenza lunare. Si veda a tal proposito l’articolo “La fotoluminescenza della luna“.

Ma per le radiazioni nel campo del visibile l’effetto Faraday diventa determinante nella creazione dell’eclissi. In questo caso infatti, i raggi di luce in arrivo dal sole, polarizzati secondo un nuovo piano imposto dalla colonna magnetica, interagiscono con la luce emessa dalla luna determinando inizialmente un rallentamento che determina una maggiore lunghezza dell’onda. Una lunghezza d’onda maggiore significa redshift, che genera sulla faccia della luna la luce rossa che è una caratteristica distintiva dei primi momenti dell’eclissi. La luce viene quindi progressivamente annullata per un effetto di interferenza distruttiva e sarà visibile lo spettacolo dell’eclissi, totale o parziale.

Michelson-MorleyLe due radiazioni infatti vengono a sommarsi, e questo è possibile solo perché vengono ad essere polarizzate e stabilite sullo stesso piano. L’interferenza arriva ad essere, dopo i primi minuti di luna rossa, completamente distruttiva. Non sarà più possibile vedere alcunché.

Le eclissi di luna non avvengono ogni volta che la luna è piena ma solo quando sole e luna si trovano alla stessa altezza. Questa è la condizione affinché la rotazione per effetto Faraday delle radiazioni luminose provenienti dal sole sia tale da produrre interferenza distruttiva.

Questa teoria è del tutto nuova, sconosciuta ai terrapiattisti che invece preferiscono considerare la presenza di un corpo nero orbitante, sconosciuto alla scienza in quanto non visibile, che oscurerebbe la luna durante le eclissi. Stessa cosa accadrebbe per il sole.

Questa soluzione non mi piace perché si possono fare facili considerazioni per smontarla. Vedremo presto infatti che i pianeti si muovono nei pressi di sole e luna. Molti di essi sono sopra i due luminari e hanno una traiettoria che vedremo essere non troppo dissimile da quella di sole e luna. Se davvero ci fossero questi due corpi neri orbitanti ad un’altezza pari a quella di sole e luna e quindi sotto diversi pianeti, si dovrebbero avere dei periodici oscuramenti dei pianeti stessi causati dal transito del corpo nero sul pianeta. Questi oscuramenti non avvengono a dimostrazione dell’inesistenza di questi corpi neri.

Per concludere le eclissi sono legate a motivi più semplici: per il sole avviene un oscuramento da parte della luna; per la luna l’eclissi è dovuta ad interferenza distruttiva con la luce del sole che entra in interferenza distruttiva con quella della luna per effetto Faraday.


Michele Vassallo è un ingegnere meccanico. Nel 2015, quando scoprì il movimento emergente degli American Flat Earthers, si sentì stupito e affascinato. Presto si rese conto che la Terra non poteva essere un globo. Nonostante il fatto che gli argomenti venuti alla ribalta fossero e siano ancora incompleti e contengano molti errori, il concetto generale di una terra piatta sembra assolutamente degno di indagine.

Tra le sue migliori scoperte c’è la reintroduzione dell’etere nella fisica della terra piatta e una nuova visione della natura della luce.

E’ coautore del libro “The real measures of the (flat) Earth” edito da Aracne editore e del blog “rifugiatidipella.com“. Dal 2019 produce materiale video inerente la Terra piatta sul suo canale Youtube “earthmeasured”.