Edgar Cayce: LA COSCIENZA CRISTICA

Edgar Cayce: LA COSCIENZA CRISTICA
COSCIENZA CRISTICA
COSCIENZA CRISTICA

D- Dovrebbe la Coscienza Cristica essere descritta come la consapevolezza in ogni anima, impressa come schema nella mente e in attesa di essere risvegliata dalla volontà, dell’unità dell’anima con Dio?

R- Corretto. Quella è esattamente l’idea. 5749-14

La Coscienza Cristica è una Coscienza Universale dello Spirito Padre. La Coscienza di Gesù è ciò che l’uomo costruisce come venerazione del corpo.
Nella Coscienza Cristica, quindi, c’è l’unità del sé, i desideri del sé, le capacità del sé messe in sintonia con le forze che possono far accadere ciò che viene cercato da un’entità individuale. 5749-4

D- Per favore spiegate chiaramente la differenza fra la Coscienza Cristica, Lo Spirito Cristico.

R- Come la differenza potrebbe essere data in ciò che determina la nascita nel fiore, e il fiore. La coscienza dello Spirito e le capacità di applicarla sono le differenze nella Coscienza Cristica, lo Spirito Cristico…

Quelli con le capacità di invocare, di essere così altruisti da permettere allo Spirito di operare al posto del sé, sono consapevoli dell’attività dello Spirito, mentre quelli che possono essere coscienti o consapevoli di una verità possono anche non renderla del tutto loro senza ciò che è stato dato: “Colui che vuole avere la vita deve dare la vita” (Matteo 10:39); poiché Egli non pensò che fosse un furto essere uguale al Padre, eppure di Se Stesso non fece nulla, “bensì il Padre che opera in me, attraverso me”…
La Coscienza Cristica è lo Spirito Santo, o ciò che come promessa della Sua presenza rende consapevole della Sua attività sulla terra. Lo Spirito è come il Cristo in azione con lo Spirito del Padre. 262-29

Sono sempre coloro che si avvicinano di più alla Coscienza Universale del Cristo ad arrivare più vicini al rapporto perfetto con le Forze Creatrici o Dio, il Padre – cosa che l’uomo Gesù raggiunse quando Egli diede di Sé al Mondo, perché attraverso Lui, per mezzo e in Lui, ogni entità potesse conoscere il vero rapporto con il Padre. 3357-2

Sappi che, dato che sei corpo, mente e anima, qualche porzione di questa Trinità è evidentemente una parte di una Coscienza Universale; o è abituata a conoscere la Coscienza Universale abbastanza da rivolgerLe la parola, o può essere messa al corrente del fatto di conoscerLa abbastanza da rivolgerLe la parola. 954-5

(La Coscienza Cosmica si trova) aprendo quei canali nel corpo fisico attraverso i quali le energie dell’Infinito vengono messe in armonia con i centri attraverso i quali la coscienza fisica, l’attività mentale, viene raggiunta, –o nella profonda meditazione. 2109-2

Si vede l’infinito nella vita di Cristo, si vede l’infinito nella vita dell’uomo. 1158-14

D- Con lo spirito di chi, menzionato nel Credo degli Apostoli, comunicheremmo; con noi stessi o con quello di Dio ?

R- Dentro di noi a Dio. Poiché, come intimato altrove, “Il mio spirito attesta al tuo spirito” (Lettera ai romani 8:16). Lo spirito di chi ? Vi è solo uno Spirito—di verità. Ci possono essere delle divisioni, come ci possono essere molte gocce d’acqua nell’oceano, eppure esse fanno tutte parte dell’oceano. Separate, vengono nominate per quelle attività nelle varie sfere di esperienze che si cerca di esprimere qui.

La comunione dello spirito del divino nel sé può essere con la fonte della divinità E’ questo che si intende con la comunione dei santi, di quelli che hanno un unico pensiero; poiché ogni pensiero rivolto all’attività emana dalla stessa fonte e vi è la comunione naturale di questi che sono in quel pensiero. 262-87

Dato che l’anima è una parte o un’ombra del vero sé spirituale, essa controlla o governa l’universo piuttosto di essere governata dallo stesso. Ma quelli che hanno assunto interamente una coscienza vengono governati dalla stessa. Perciò, come ogni entità individuale accetta e vive per mezzo di questa o quella consapevolezza o coscienza, dà potere e spirito alla stessa.
Così ogni anima, ogni entità,è un co-creatore con la Coscienza Universale che chiamate Dio.2246-1

Lo sviluppo maggiore dell’anima che ci possa essere per ogni anima è essere sempre meno sé, sempre meno con qualunque desiderio materiale, ma sempre di più in sintonia con il Cristo, con l’Unico Sacro, la Vita, la Manifestazione di tutte quelle cose di cui è stato detto che sono così poco pratiche in riferimento alla materialità; eppure esse sono le cose reali, quelle vere nelle esperienze di ogni anima. 410-2

Si vorrebbe che tutti imparassero che Egli, la Coscienza Cristica, è il Donatore, l’Artefice, il Creatore del mondo e di tutto ciò che c’è in esso… Egli è alla mano destra, è la mano destra, è l’intercessore per voi tutti. Perciò il vostro destino giace in Lui…
Egli E’, Egli Fu, Egli SARA’ PER SEMPRE l’espressione, l’espressione concreta dell’AMORE nella mente, nel cuore, nell’anima degli uomini. 696-3

Sappi che, dato che la Mente è rappresentata dalla Coscienza di Cristo, essa è il Costruttore, è la Via, è la Verità, è la Luce; cioè, attraverso il modo in cui la Mente è tenuta. Non che rinneghi, non che rigetti, ma che sia fatta come una cosa sola con gli scopi che Egli, il tuo Signore, il tuo Cristo, il tuo Dio, il tuo sacro sé, vorrebbe che fosse. 1348-1

Nessuna influenza fuori o dentro può provenire da una forza nociva per il sé; fino a quando il sé circonderà il sé con il pensiero e la capacità della Coscienza Cristica, e se poi lo pratica nei suoi affari con il suo prossimo. 2081-2

D- Date il significato e la pronuncia della parola J-A-H-H-E-V-A-H-E.
R- Giava; che significa la capacità in sé di sapere di sé di essere se stessi eppure un tutt’uno con l’infinito o uno separato dall’infinito; di essere una parte di quel regno di aiutanti; di conoscere il sé come parte del regno e nel regno dove ci sono gli angeli, o in quel regno degli individui che sono stati, che sono con l’Annunciatore, il Signore della Via, e che hanno raggiunto la coscienza del Cristo—dentro di sé. 2533-8

(Attieniti) alla Legge dell’Uno come manifestata nell’uomo Gesù, come indicata nella Coscienza Cristica (Per favore comprendi la differenza di questi !) 1010-12

Egli, quella Coscienza Cristica, è la prima cosa di cui si parla in principio, quando si dice : “Sia fatta la luce, e la luce fu” (Genesi 1:3). E quella luce si manifestò nel Cristo. Per primo diventò cosciente fisicamente in Adamo. E come in Adamo noi tutti moriamo, così nell’ultimo Adamo – Gesù, che diventa il Cristo – noi siamo tutti resi vivi. ….

Perché ognuno di noi incontra il suo stesso sé, proprio come Lui; anche se questo non è stato possibile, pratico, in un’esperienza del mondo, fino a quando Egli, Gesù diventò il Cristo e preparò la via. Così Egli diventò il primo di quelli che dentro di loro sorsero alla rettitudine. 2879-1

In principio: Dio si mosse e disse: “Luce sia fatta,” e la luce fu; non la luce del sole, ma piuttosto quella dalla quale, attraverso la quale, nella quale ogni anima ebbe, ha e per sempre avrà il suo essere. Poiché nella verità vivi e ti muovi e hai il tuo essere in Lui (Atti 17:28). 5246-1

Studia la creazione, il rapporto dell’uomo con Dio. Che cosa è la luce, che venne sulla terra, come descritto nel terzo verso di Genesi uno ?Trova quella luce nel sé. Non è la luce del sole a mezzogiorno, né la luna, ma piuttosto del Figlio dell’Uomo. 3491-1

Lo Spirito si mosse – o l’anima si mosse – e la Luce (Mente) fu. La Luce diventò la luce degli uomini –la Mente resa consapevole dell’esistenza cosciente negli aspetti spirituali o nei rapporti dell’uno nei confronti dell’altro. 1947-3

In Lui è la luce, e la luce venne fra gli uomini, mostrando agli uomini la via per trovare quella coscienza nel sé—perché il regno è nell’intimo, e quando il sé viene fatto una sola cosa con quelle forze ci può essere la sintonia. 1741-1

“Che luce sia fatta”, fu allora quella coscienza che il tempo cominciò ad essere un fattore nell’esperienza di quelle creature che si erano impigliate nella materia; e diventò ciò che conosciamo come le influenze su un piano materiale. E la forza movente e la vita in ognuna e le attività in ognuna sono lo Spirito. Perciò, come vediamo, le divisioni furono date allora per il giorno, la notte; e quindi l’uomo conobbe quella coscienza che lo rese consapevole che la mattina e la sera erano il primo giorno. 262-115
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