Esploriamo la Cosmometria – Assunti Primari

Esploriamo la Cosmometria – Assunti Primari

Cosmometria Assunti PrimariPer proseguire nel nostro viaggio nella cosmometria, ci serve una base sulla quale costruire la premessa per un modello unificato di geometria cosmica, un paesaggio da visitare. Ci lanciamo nell’avventura alla ricerca di uno schema fondamentale presente in tutta la creazione manifesta.

Per iniziare, dobbiamo conoscere gli assunti primari sulla natura dell’Universo.

Questa è una premessa che sotto molti aspetti non ha una verifica e accettazione scientifica nella ricerca ufficiale, anche se ci sono tendenze in questa direzione. Questa viene offerta come base sulla quale considerare un’approfondimento nella cosmometria e gli aspetti specifici relativi.

Il Cosmo è:

Energia-Coscienza: tutto ciò che sperimentiamo, fisicamente e metafisicamente, è energia e coscienza. Energia (realtà fisica) e Coscienza (realtà metafisica) sono lo stesso fenomeno.

Olografico: l’intero cosmo è presente ovunque e può essere concettualmente identificato persino quando solo parti dell’intero sono visibili.

Frattale: gli stessi schemi si ripetono in tutte le scale dal micro al macro.

Unificato: tutta la manifestazione esiste in un campo unificato, non c’è separazione fra le “cose”.

Dinamico: il cosmo pulsa tra equilibrio (stato di punto zero del “vuoto”) e disequilibrio (stato manifesto), continuamente.

Centrato da Singolarità: ogni entità manifesta possiede una singolarità al suo centro che la connette al Campo Unificato.

Polarizzato: l’energia si muove verso l’interno e l’esterno, in contrazione ed espansione, simultaneamente.

Potenziale Energetico Infinito: il campo unificato ha a disposizione una quantità infinita di energia (o almeno una quantità così vasta che può essere infinita).

Sinergetico: il fenomeno del “comportamento dei sistemi interi superiore al e imprevedibile dal comportamento delle parti separate” è inerente in tutti i sistemi.

Articolazione Energetica

L’intero fenomeno dell’Universo è energia e quindi la cosmometria tratta interamente dell’articolazione energetica. Ogni manifestazione dinamica, che sia un atomo, un suono, un girasole, un uragano, un pianeta, una galassia, è un evento energetico, un processo energetico. L’energia ha varie espressioni come quelle “fisiche”, radiazione elettromagnetica, gravitazione, rotazione, forze atomiche, pressione, calore, .. e quelle “metafisiche” della forza vitale, della passione emotiva e sessuale, della mente, dell’aura, … L’energia fluisce ovunque, una corrente d’energia permea tutto e questa corrente a volte è articolata come “fluida” (idrodinamica) e altre volte come “strutturale” (integrità e tensegrità di tensione). Sottostante alla miriade di modi in cui l’energia si manifesta, si trova una configurazione energetica “idealizzata” fondamentale nella cosmometria e ancora “là fuori” nel mondo, nella natura, nel cosmo, le forme di energia si “confondono”, si distorcono, divengono caotiche, casuali, mutevoli. Non è sempre ovvio che ci sia uno schema sottostante integro, date le dinamiche naturali in gioco. Comunque, è tutta energia e tutta segue lo stesso schema fondamentale quando si articola in una certa forma. Più tale schema è coerente e organizzato e più diviene ovvia la configurazione sottostante.

Le tre configurazioni più semplici in cui si articola l’energia sono:

Vettori radiali

cosmo10

Anelli o onde

cosmo11

Spirali

cosmo12

Quando queste si combinano, otteniamo i componenti fondamentali uniti in uno schema bidimensionale integrato:

radials-rings-spirals-simple2

cosmo14

Nell’articolo sui Tre Componenti Primari vedremo come questi tre semplici schemi si traducono nell’articolazione energetica fondamentale delle forme del vector equilibrium, del toroide e della doppia spirale phi (notate che le illustrazioni di sopra sono basate sul rapporto phi).

Universo Frattale-Olografico-Sinergetico

La chiave per comprendere la visione della cosmometria si basa sull’idea che l’Universo sia frattale (lo stesso modello dell’intero si trova in ogni scala) e olografico (l’intero è presente ovunque e in ogni entità) e anche sinergetico (l’intero è superiore a e imprevedibile dalla somma delle parti). Esploriamo questi concetti fondamentali.

Frattale

Anche se la scienza e lo studio dei frattali è molto profonda e ricca di precisione matematica e varietà estetica, nel conteso di base della cosmometria usiamo il termine nella sua espressione più semplice: la ripetizione di schemi in tutte le scale dal micro al macro. Lo scaling (cambio di scala) frattale è chiaramente presente nel cosmo ed è stato ampiamente esplorato da pionieri come Benoit Mandelbrot, come mezzo per descrivere gli schemi ripetitivi delle parti delle piante, dei contorni di coste e montagne, delle diramazioni dei fiumi, dei fulmini, delle nubi, delle configurazioni di onde, ecc..

cosmo15

cosmo16

cosmo17

In cosmometria esploriamo gli schemi, le strutture e le forme di flusso primarie che appaiono frattali e come questi attributi primari sono incorporati dalla scala atomica a quella galattica. Lo scaling frattale è una delle chiavi per comprendere il pieno modello cosmometrico, specialmente quando cerchiamo di avvolgere la nostra mente attorno al fatto che c’è un movimento continuo di energia e informazione in tutto il cosmo che si manifesta “localmente”, mentre rimane connesso “universalmente”. Per capire pienamente l’essenza di cosa significhi lo scaling frattale, dobbiamo vedere il cosmo nelle sue espressioni energetiche più pure ed ideali, quindi estrappolare tali espressioni nell’unica forma che prendono, che sia cristallina/atomica/vettoriale/strutturale o fluida/plasmica/vorticosa/toroidale (questi due stati sono sempre presenti, ma la loro espressione dominante apparirà tipicamente in un modo o l’altro).

Due rapporti di scala frattale sono fondamentali in cosmometria: Il Raddoppio d’Ottava (Octave Doubling) e l’Espansione/Contrazione Phi. Il Raddoppio d’Ottava si trova nella struttura primaria del Campo Unificato (scaling della matrice isotropica vettoriale, gerarchia dell’ottava cosmica) e anche nella cosmometria della musica (in termini di tono e ritmo) e nella natura in base 64 (8 ottave) dei sistemi digitali binari. Lo Scaling Phi è onnipresente in natura in forme strutturali e di flusso, viene approfondito nella sezione Cosmometry 201: Cosmometry of Phi (vedere anche l’articolo Analog and Digital Numeric Symmetry).

Un’esplorazione più profonda dell’aspetto Frattale del cosmo la troverete nella sezione Cosmometry 201 in futuro. Per ora dobbiamo principalmente ricordare il concetto…gli stessi schemi si ripetono in tutte le scale.

Olografico

Come l’aspetto frattale, il concetto del cosmo olografico è semplice: l’intero è presente ovunque. Ancora, la scienza dell’olografia e il principio olografico dell’universo è profonda e ricca. Per le nostre esplorazioni iniziali stiamo usando le idee di base del come un modello olografico ci informi sulla natura del cosmo. Un ologramma (una immagine su una lastra di vetro) è prodotto dall’illuminazione di due raggi di luce laser coerente, sopra una piastra di vetro ricoperta di una emulsione sensibile alla luce, di cui uno è il laser originale (di riferimento) e l’altro rimbalza da un oggetto e quindi arriva alla piastra. E’ lo schema di interferenza (creato quando le onde della luce o dell’acqua, per esempio, si sovrappongono) di questi due raggi che creano l’immagine olografica. Ecco un semplice diagramma:

cosmo19(Wikipedia)

Quello che colpisce in un ologramma, rispetto ad una foto normale, è che ogni punto sulla piastra olografica cattura la luce da ogni punto dell’oggetto che riflette il laser su di essa. Questo significa che l’intera immagine dell’oggetto è contenuta in ogni punto sulla piastra olografica. Infatti, quando essa viene rotta in pezzi, ogni frammento conterrà ancora un’immagine dell’oggetto intero (diversamente da una fotografia normale, di cui ogni pezzo contiene una parte, come in un puzzle). Questo principio è primario nella cosmometria, l’intera “immagine” è contenuta in ogni punto del cosmo. Questo può sembrare strano, specialmente perchè penseremmo di poter vedere tutto l’universo in ogni punto che osserviamo. Suggeriamo un piccolo esperimento che indica come questo sia vero, ma che dipende dal nostro punto di riferimento (relatività). Semplicemente, immaginate di osservare un cielo notturno stellato. Non importa dove vi spostiate o guardiate, arrivano fotoni di luce da ognuna di quelle stelle in ogni punto. Non ci sono “vuoti” dove alcune stelle si mostrano e altre no. Ci sono fotoni che arrivano da ogni stella visibile e che convergono in ogni più piccolo punto immaginabile. L’intera immagine del reame celeste è contenuta in ogni punto, la definizione di ologramma nel nostro contesto.

E’ anche possibile invertire l’esperimento e immaginarvi in una stanza dove mura, pavimento e soffitto sono specchi (come nel Tempio dell’Umanità a Damanhur) Ovunque guardiate, vedrete una vostra immagine riflessa. Questo significa che la vostra immagine nella sua interezza è presente in ogni punto attorno a voi. Ancora, l’intero è presente ovunque, ma in questo caso proiettato verso l’esterno rispetto a voi. Infine, per questa semplice introduzione alla natura olografica del cosmo..e questo può sembrare banale..non è probabilmente possibile che un ologramma possa esistere in un universo non olografico. Il semplice fatto che abbiamo definito e provato la scienza degli schemi di interferenza olografica, significa che l’universo debba essere olografico, altrimenti non potremmo creare qualcosa di così fondamentale al di fuori della vera natura del cosmo stesso. Il grande fisico del 20° secolo, David Bohm, sviluppò un esteso modello di universo olografico, che esploreremo nella sezione Cosmometry 201.

Sinergetico

La definizione di sinergia, in essenza, è “il comportamento dei sistemi interi è superiore del e imprevedibile dal comportamento delle parti del sistema, quando prese separatamente”. L’esempio classico di Buckminster Fuller del combinare metalli per creare una lega, chiarisce il principio:

“Nell’acciaio al cromo-nickel, i costituenti primari sono ferro, cromo e nickel. Contiene costituenti minori come carbonio, manganese e altri. E’ un pensiero popolare quello per cui una catena non sarebbe più forte del suo anello più debole. Questo ci sembra molto logico. Tuttavia, pensiamo di poter fare previsioni secondo certi costituenti minori dell’intero. Questo è il modo in cui spesso pensiamo. Se dovessi dire che una catena è forte quanto la somma della forza dei suoi anelli, direste che è sciocco. Se dovessi dire che una catena è più forte della somma della forza di tutti i suoi anelli, potreste dire che è assurdo. Invece è esattamente questo che avviene con l’acciaio nickel-cromo. Se la nostra logica fosse corretta, allora il ferro come parte più debole, dovrebbe snaturare il tutto: dato che è il legame più debole, il tutto si spezzerebbe con la rottura di tale legame. Allora prendiamo la resistenza alla trazione del ferro disponibile in commercio, la più alta che possiamo considerare è di 60000 libbre per pollice quadrato (p.s.i), quella del cromo è di circa 70000 p.s.i, quella del nickel è di circa 80000 p.s.i.. La resistenza del carbonio e degli altri costituenti minori arriva a 50000 p.s.i.. Sommando tutte queste forze arriviamo a 260000 p.s.i. In realtà però, la resistenza dell’acciaio al cromo-nickel arriva a 350000 p.s.i., come stima. Ecco che abbiamo il comportamento dell’intero, completamente imprevedibile dal comportamento delle parti.” Synergetics Online

Noi esseri umani siamo un fenomeno sinergetico. Prendete tutti i “pezzi” del nostro corpo e appoggiateli separatamente. Immaginando di combinarli con tutte le loro funzioni e relazioni, potreste prevedere che possano scrivere una sinfonia o trasportarsi nel globo a velocità jet? Altro esempio degli attributi di base in cosmometria, è l’emersione della Condizione di Confine Phi. Questo è il fenomeno di un cerchio che viene creato quando una spirale phi ruota attorno ad un punto centrale. Guardate un gruppo di spirali phi separate, non immaginereste mai che possano fare questo. Quando le disponete attorno ad un comune centro, la qualità sinergetica inattesa dell’intero, emerge come “confine” che definisce un interno ed un esterno. In questa illustrazione, ogni spirale è la stessa spirale phi ripetuta:

cosmo9

La singergia come aspetto primario del cosmo è importante perchè anche se non possiamo prevedere cosa sarà, sappiamo che quando combiniamo le “cose” (come i metalli dell’esempio di sopra o i contributi di un gruppo di individui con un proposito comune), emergerà qualcosa di superiore che potremo conoscere solo vedendolo e non prima. La bellezza di questo fatto è che quello che chiamiamo “mistero” rimane vivo, anche se raggiungiamo livelli di comprensione sempre maggiori che poi applichiamo. Possiamo essere certi che quando i giusti ingredienti si uniscono, come un pasto delizioso, scopriremo qualcosa che va oltre a quanto avremmo potuto immaginare all’inizio. Questo principio è essenziale in questo tempo di cambiamento evolutivo. Immaginate l’effetto sinergetico che avremo creando sistemi completi, bilanciati e prosperanti in ognuno dei 12 settori http://cosmometry.net/12-around-1 e questi dodici producono un insieme di ordine superiore, che supera ed è imprevedibile dalla somma delle sue parti. Una cosa è certa, sappiamo che sarà fenomenale!

Cosmometry.net

Tradotto da Richard per Altrogiornale.org