FALSI INCUBI

Il Giornale Online
Inviata da skorpion75

DI PIERLUIGI PAOLETTI

Crisi economica, energetica, alimentare.
Su questi temi è iniziato da poche settimane il martellamento mediatico.

Sulla crisi economica ci sono gli ultimi dati della Confcommercio sulla diminuzione dei consumi a marzo del 1,7%, su base annuale, la chiusura di 390.000 aziende nel 2007 (+11%), la BCE che invece continua la sua politica sui tassi (apparentemente) ottusa e altezzosa vista la risposta che ha dato Trichet

(ANSA) – ATENE, 8 MAG – Il trattato che disciplina l'attivita' della Banca centrale europea ''stabilisce che i governi europei non possono nemmeno cercare di influenzare la Banca centrale europea. Questo e' chiaro''. Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, rispondendo a una domanda in cui s'ipotizzava un'alleanza Berlusconi-Sarkozy per chiedere alla Bce un cambiamento di rotta. (grazie a Maurizio Barbero per la segnalazione)

Sulla crisi energetica basta andare a fare il pieno di benzina per accorgersi che spostarsi in auto o far viaggiare le merci sta diventando un lusso, ma non per tutti però perchè i nostri colonizzatori non pagano nessuna tassa o accisa sul petrolio per i carghi che trasportano merci della globalizzazione selvaggia

Nel 1944, per sostenere le proprie compagnie aeree, gli Stati Uniti imposero una Convenzione Mondiale sull’Aviazione Civile, firmata a Chicago: in base alla quale il kerosene per i trasporti cargo internazionali (ossia che passano una o più frontiere) sono completamente esenti da tasse, tributi e accise. Ovviamente anche le navi comprano il carburante – a tonnellate – in totale franchigia. Insomma: i nostri camionisti nazionali pagano il diesel come Chivas Regal, caricato di imposte, balzelli e accise, mentre gli armatori navali globali restano esentasse, e lo pagano come acqua. (tratto da Effedieffe www.effedieffe.com )

Sulla crisi alimentare si susseguono notizie allarmanti provenienti non dall’Africa, ma da paesi come Giappone e Stati Uniti dove si sta razionando il riso (Wal-mart). Addirittura ci sono notizie di immigrati che mandano pacchi di cibo nei paesi di origine anziché mandare dollari o euro. Le organizzazioni mondiali stanno facendo appelli a Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale perché intervengano al più presto, ma siamo sicuri che, se lo faranno, lo faranno a crisi avanzata e solo con interventi di facciata. (sulla crisi alimentare rileggetevi
1) http://www.centrofondi.it/report/report_11_01_06.pdf
2) http://www.centrofondi.it/report/Report_Centrofondi_2007_sett_1.pdf
3) http://www.centrofondi.it/report/Report_Centrofondi_2008_feb_1.pdf
Anche se non amiamo pensare a complotti diabolici per sfiancarci ed essere così più vulnerabili, resta strana questa concatenazione di eventi, apparentemente causale, che sta portando velocemente a quello che tutti definiscono un governo mondiale.
Gli stati nazionali sono stati impoveriti ad arte, i loro centri di potere ridotti a meri gestori dell’ordinaria amministrazione senza più avere voce in capitolo su questioni importanti come la politica economica. In pratica si è dato corso a colpi di stato silenziosi http://www.centrofondi.it/report/report_05_01_06.pdf e alla http://www.centrofondi.it/report/report_10_03_06.pdf di tutti i paesi industrialmente avanzati, facendo bene attenzione a non far crescere gli altri mantenendoli nella povertà per poter continuare a sfruttare materie prime e manodopera a basso costo.

L’energia fossile in esaurimento ha fatto il resto, causando le recenti guerre in Afganistan e Iraq, oltre a mantenere alto il livello di guardia in Iran e medio oriente.

Gli effetti della disgregazione economica e della globalizzazione ha ridotto paesi come il Giappone ad essere dipendenti dalle importazioni alimentari per il 61% (quota mai così alta dal 1960), ma anche tutti gli altri paesi occidentali non stanno molto meglio.
Se ragionate bene uno dei principali modi per vincere le guerre del passato era quello di affamare e così indebolire gli avversari tagliando le fonti di approvvigionamento, tattica usata anche nell’ultima guerra dai russi invasi dai tedeschi. Ma come vedete, si possono usare le stesse strategie belliche per conquistare nazioni anche in tempo di pace. Togliamo agli stati la possibilità di prendere decisioni in campo economico e anche la sovranità monetaria ed il gioco è fatto.

Il piano si ancora più chiaro se valutiamo l’impatto del trattato di Lisbona che toglie definitivamente ogni potere agli stati nazionali e rimette la pena di morte in caso di sommosse.

Dopo tanti anni di studi e approfondimenti sull’economia e sulla creazione monetaria ci siamo resi conto di queste dinamiche, ma è nata in noi la convinzione che si tratti solo di un incubo perverso perché queste “paure” economiche, alimentari ed energetiche, sono solo cose che abbiamo accettato nella nostra mente favorite da una imponente campagna di convinzione occulta, oltre che ovviamente da azioni fraudolente e criminali volte a soggiogare le masse.

Sono paure che, se squarciamo il velo che ci impedisce di vedere la realtà per quella che è, scompaiono immediatamente.
Oggi il mondo è immerso nella ricchezza e se questa non fosse drenata e canalizzata da una minoranza, potrebbe far vivere decorosamente tutto il mondo. Le risorse alimentari se valorizzate, sarebbero sufficienti a sfamare ben più del numero attuale degli abitanti del pianeta. Siamo anche convinti che esistano già le tecnologie per sfruttare fonti energetiche pulite (basta pensare alla fusione fredda http://www.report.rai.it/RE_stampa/0,11516,90054,00.html ).

Oggi tutto il mondo è caratterizzato da una struttura piramidale come quella stampata sui dollari statunitensi dove la base alimenta incessantemente il vertice. In questo sistema tutta l’energia (ricchezza) confluisce in un unico punto.
Da questa struttura dobbiamo passare invece ad una struttura ad otto sdraiato simbolo dell’infinito e dell’energia (leggi ricchezza) che scorre incessantemente e fluisce senza ostacoli. In natura questo avviene spontaneamente con il lento fluire ed inesauribile dei cicli, mentre nel mondo degli uomini avviene un azione di forzatura verso un meccanismo innaturale e per questo destinato a finire. Il fatto che ne stiamo parlando in questo report è sintomo già di una falla in questo meccanismo e vuol dire che il sistema piramidale sta per esaurire la sua forza.

Un esempio di economia a struttura piramidale è quella che sfrutta risorse ed il lavoro della moltitudine delle persone per accumulare risorse (corporation, indebitamento ecc.), il sistema più usato è quello dell’emissione di denaro che avviene solo ed esclusivamente a fronte di un indebitamento sia per gli stati che per i privati. In questo modo si costringono miliardi di persone a lavorare per alimentare il vertice della piramide che gode di tutti i frutti. Da questo ne consegue che nessuno emette il denaro necessario a ripagare gli interessi costringendo così i poveri malcapitati a lottare tra di loro per accaparrarsi fette sempre più elevate di interessi con cui ripagare il “signore” moderno, facendo soccombere matematicamente sempre qualcuno che viene “marchiato” come colui che ha disonorato i suoi impegni e per questo viene emarginato, anche se poi viene sfruttato ancora di più con appositi strumenti lui dedicati.
In questo caso affrancarsi da questa schiavitù è impossibile e fino a quando non si scopre il segreto del denaro non ce ne rendiamo conto e continuiamo a vivere eternamente in questo incubo infernale dove ognuno è da solo e non esiste solidarietà e compassione.

Al contrario un esempio di economia basata sull’otto sdraiato è quella in cui ciascuno è valorizzato e sostenuto per il solo fatto di esistere in quanto, come essere unico ed irripetibile, è una ricchezza per l’intera comunità. In questa economia a circolazione infinita le scuole esaltano le qualità nascoste dei bambini e li aiutano ad esternarle usando la cooperazione e sviluppando la fantasia e l’arte. Ognuno quindi riesce a contribuire al benessere di tutti facendo quello per il quale è più portato, compresi i lavori che oggi sono relegati ai margini, come quello degli artisti, artigiani, saltimbanchi. Parole come povertà, emarginazione, solitudine, depressione, malattia, paura, non esistono perché ognuno si prende cura dell’altro anche dei più deboli.
La struttura del governo della comunità è assembleare e alcune funzioni sono assegnate a coloro che si sono distinti per le loro qualità morali ed ognuno contribuisce alle spese dei servizi comuni con il decimo dei propri guadagni.
Tutta la ricchezza fluisce e scorre tra ciascuno dei componenti in maniera libera e fluida e nessuno sente la necessità di accumulare ricchezze perché non avrà paura del futuro.

In queste descrizioni è evidente che la prima è l’inferno (chi ha detto che bisogna morire per sperimentarlo?) mentre la seconda il paradiso.

Ovviamente se per la prima non abbiamo dubbi perché ci siamo immersi sin dalla nostra nascita, per l’economia basata sul simbolo dell’infinito dobbiamo passare attraverso fasi intermedie e visto che non possiamo contare sui nostri “vertici” (quanto sono potenti le parole non credete?) dobbiamo cercare di attuarle noi da soli e con le nostre forze.

Il progetto ArcipelagoSCEC http://www.centrofondi.it/articoli/Progetto_Buoni_Locali.pdf utilizzando la formula dei Buoni della Solidarietà ChE Cammina che non sono emessi a fronte di un indebitamento, si sgancia dalla logica del debito e da quella struttura piramidale che abbiamo descritto, sono ricchezza pura che viene immessa nel circuito economico e allevia le conseguenze nefaste del denaro gravato dal debito. Usando questi Buoni si inizia a riprendere fiducia nell’altro e sostenendo le attività locali, prima fra tutte l’agricoltura relegata a ultima della classe dalla struttura piramidale.

Un’azione che parte dal basso e che ci fa iniziare quella decontaminazione dall’inferno, e poiché oggi ci sentiamo molto vicini al sommo poeta, potremmo definirlo il nostro “purgatorio”?

That’s all folks

Pierluigi Paoletti
Fonte: http://www.centrofondi.it/report/Report_Centrofondi_2008_mag_1.pdf