Ricerca: le anomalie della flora intestinale collegate alla sclerosi multipla

Ricerca: le anomalie della flora intestinale collegate alla sclerosi multipla

flora intestinaleAlterazioni della flora intestinale possono essere collegate allo sviluppo della sclerosi multipla: uno studio svedese pubblicato sulla rivista Plos One dimostra che avere una flora batterica (microbiota) alterata e di conseguenza le pareti intestinali scoperte e indebolite, e’ una condizione legata alla grave malattia neurale.

Lo studio e’ stato condotto presso l’Universita’ di Lund e si va ad aggiungere ai numerosi lavori che suggeriscono un ruolo del microbiota nella genesi delle malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla. In un precedente studio gli svedesi, capitanati da Shahram Lavasani, avevano dimostrato che i probiotici (batteri attivi della flora intestinale) miglioravano il quadro della sclerosi multipla in animali. In questo studio, sempre su animali, il gruppo si e’ accorto che i topolini con la sclerosi avevano la sindrome dell”intestino bucato’, ovvero a permeabilita’ alterata.

Questa e’ dovuta a alterazioni patologiche della flora intestinale.

L”intestino bucato’, in pratica, lascia entrare nelle cellule intestinali batteri patogeni e tossine e questo scatena reazioni immunitarie, con aumento di processi infiammatori e riduzione delle cellule immunitarie di tipo T cosiddette regolatorie, che sono poi quelle che tengono a bada l”esuberanza’ del sistema immunitario stesso. Insomma nell’intestino di animali con sclerosi multipla c’e’ una situazione immunitaria esplosiva, con troppe cellule infiammatorie e poche cellule regolatorie, come avviene anche in altre malattie autoimmuni localizzate pero’ nell’intestino stesso, come la sindrome del colon irritabile. Questo studio consolida l’ipotesi del coinvolgimento di alterazioni del microbiota in malattie apparentemente scollegate dalla salute del tratto intestinale, appunto come la sclerosi multipla.

di F.F.

Crediti immagine: shutterstock.com

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