Fukushima-Daiichi: una ricerca e molti bilanci

Il Giornale Online
di Sylvie Coyaud

AMBIENTE – Nei Scientific Reports http://www.nature.com/srep/2012/120308/srep00304/full/srep00304.html , Jian Zheng et al. del Centro nazionale di ricerca sulla protezione delle radiazioni, a Chiba in Giappone, scrivono di aver trovato plutonio radioattivo sul suolo, fino a 30 chilometri dalla centrale di Fukushima-Daiichi, travolta dal terremoto e dallo tsunami un anno fa. La quantità è circa 10 mila volte inferiore a quella rilevata attorno a Chernobyl, ed è stata rilasciata durante le esplosioni in uno dei reattori nei primi giorni dopo l’incidente. I “gusci” di contenimento attorno al reattore sembrano aver evitato il peggio. Quelle particelle non sono pericolose per la salute (o meglio: lo sono se vengono ingerite), in 50 anni la loro radioattività arriva sì e no a 0,5 millisievert, una dose cumulativa indistinguibile dai 120 millisievert di radioattività naturale alla quale in media siamo tutti esposti nello stesso periodo. Ma la notizia si aggiunge a una situazione ancora caotica. Nelle zone terremotate, per esempio, i fondi per la ricostruzione delle case hanno cominciato a essere trasferiti ai comuni soltanto il mese scorso.
L’incidente della centrale è stato una “tragedia nella tragedia”: circa 80 mila persone sono state evacuate definitivamente perché la bonifica richiederà circa 40 anni http://www.sciencemag.org/content/335/6073/1165.summary , e a un anno di distanza 250 mila persone non sanno se e quando potranno tornare. Per chi vuole approfondire e magari riflettere sul proprio voto all referendum dell’anno scorso, segnaliamo alcune delle pubblicazioni (e opinioni) uscite in questi giorni:

* lo speciale http://www.nature.com/news/specials/japanquake/index.html#one_year in open access di Nature sul “triplice disastro” e su quello che i ricercatori hanno imparato su centrali nucleari, terremoti e tsunami, con articoli sugli sfollati e sulla paura che tutti provano ancora.

* Science, in controtendenza, pubblica un editoriale http://www.sciencemag.org/content/335/6073/1147.summary pro-nucleare dell’ex ministro giapponese Koij Omi, secondo il quale una volta abbandonati i carburanti fossili che degradano l’ambiente e accelerano i cambiamenti climatici, le fonti rinnovabili non copriranno i bisogni. Diverso il parere degli esperti sentiti da Dennis Normile che ha curato il supplemento http://www.sciencemag.org/content/335/6073/1164.short

* Diverso anche il parere dell’Economist, che ha in copertina il titolo “Il sogno fallito“ http://www.economist.com/printedition/2012-03-10
È quello di un lungo saggio di Oliver Morton parte dal dopoguerra e dalle speranze in un’energia talmente a buon mercato che i contatori sarebbero stati superflui, e arriva ai mini-reattori modulari oggi allo studio. Però i tempi per l’innovazione restano lunghissimi, al contrario di quello che succede nel settore delle energie rinnovabili.

Sui costi umani, ecologici ed economici di Fukushima-Daiichi, le critiche più severe – risparmi sulle misure di sicurezza, nessun piano d’emergenza, disinformazione dell’opinione pubblica, governi compiacenti – sono espresse da tecnici giapponesi e statunitensi:

* Perché Fukushima si poteva evitare http://carnegieendowment.org/2012/03/06/why-fukushima-was-preventable/a0i7 di James Acton e Mark Gibbs del Carnegie, un elenco sconfortante di carenze tecniche e politiche;

* Fukushima in retrospettiva: un disastro complesso http://bos.sagepub.com/content/68/2/9.full , una risposta disastrosa di Yoichi Funabachi e Kay Kitazawa, un sunto dell’indagine compiuta per conto della fondazione “Iniziativa per ricostruire il Giappone”. Inefficienze, corruzioni, incompetenze premiate, un Giappone da ricostruire non solo materialmente.

Per aggiornamenti sulla centrale:

* TEPCO http://www.tepco.co.jp/en/press/corp-com/release/index-e.html , l’azienda molto discussa che la gestisce

* Forum dell’Industria nucleare giapponese http://www.jaif.or.jp/english/

* Greenaction http://fukushima.greenaction-japan.org/ , un’iniziativa del Centro di informazioni nucleari dei cittadini, una delle tante organizzazioni di volontariato sorte dal marzo 2011

Crediti immagine: NASA
Fonte: http://oggiscienza.wordpress.com/2012/03/12/fukushima-daiichi-una-ricerca-e-molti-bilanci/