Finora si pensava che vivesse solo in acqua. Ora una nuova ricerca svela che si muoveva anche sulla terraferma.
Una creatura preistorica simile a un granchio e grande quanto un uomo viveva anche sulla terraferma e non solo in mare. La scoperta si deve a un ricercatore dell'l'Università di Sheffield in Inghilterra: Martin Whyte ha pubblicato le conclusioni del suo studio sulla rivista Nature (Vol. 438 numero 7068).
La creatura è vissuta circa 330 milioni di anni fa e le sue impronte fossili sono state trovate in Scozia in depositi risalenti al carbonifero. Inizialmente Whyte è rimasto piuttosto sconcertato: le tracce indicavano una creatura con tre paia di zampe e una coda molto lunga. Non si conosceva nessuna forma di vita terrestre dell'epoca con caratteristiche di questo tipo. Sulla base delle impronte, poi, la bestia doveva essere enorme: lunga un metro e 60 e larga un metro, contro una media delle dimensioni delle creature terrestri dell'epoca molto più bassa e comunque inferiore a quella di un moderno gatto domestico. In ogni caso non poteva essere molto veloce: le coppie di zampe erano di lunghezza differente e le tracce sono molto vicine fra loro cosa che indica una camminata piuttosto lenta.
Tutti questi dettagli hanno spinto il ricercatore a focalizzare la sua attenzione sull'Hibberopterus, un membro gigante di una specie estinta nota come “scorpioni d'acqua”.
Fino a oggi, però, si pensava che i membri di questa specie fossero unicamente acquatici: si muovevano nelle acque fangose alla ricerca di cibo grazie a un paio di appendici. Su Nature, il paleontologo scrive che probabilmente l'antica creatura, come i granchi moderni, poteva muoversi sulla terraferma fino a che questa rimaneva umida e che gli alti livelli di ossigeno dell'atmosfera dell'epoca consentivano probabilmente un prolungato soggiorno al di fuori del mare. Le sue grandi dimensioni permettevano all'Hibberopterus di rimanere umido a lungo. La scoperta ha sorpreso gli esperti: un animale di tali dimensioni che esce dall'acqua è effettivamente una novità.
fonte:ulisse.sissa.it