Hanno Trovato le Prove?

Il Giornale Online
Un’antica Civiltà Avanzata
E’ una mappa tridimensionale degli Urali fatta di Cemento e Porcellana incisa da una macchina di precisione. Secondo le Credenze Correnti è Assolutamente Impossibile, ma gli Scienziati si chiedono ….

Questa scoperta sfida ogni comprensione scientifica di civiltà preistoriche su questo pianeta; eppure sono gli scienziati a riferire la scoperta e le sue implicazioni stupefacenti. Nel 1999 il giornale russo Pravda riportò che un gruppo di scienziati dall’Università di Bashkir, capeggiati dal professore Alexandr Chuvyrov (dottore in fisica e matematica), aveva scoperto una lastra di roccia vicino ad un paese nella parte siberiana delle Montagne degli Urali, con incise strane scritte e disegni.

Nel 2002 gli scienziati riferirono della loro indagine della lastra di roccia. Mentre stavano ricercando la migrazione di antichi popoli cinesi verso gli Urali, il team trovò testimonianze di spedizioni scientifiche precedenti del 17esimo e 18esimo Secolo che riportavano il ritrovamento di 200 lastre di pietra di origine, disegno e lingua sconosciuti. I rapporti indicavano che le pietre erano nel villaggio di Chandar, nella regione di Nurimanov. Essi scoprirono anche che un archeologo di nome A. Schmidt aveva visto queste lastre di pietra nei primi anni del ‘900.

Chuvyrov e il suo team spostarono la loro ricerca per fare indagini su queste strane lastre di pietra. Dopo aver sorvolato la regione più volte su di un elicottero, il team stava per perdere la speranza di trovare le lastre leggendarie quando sentirono dire che un membro locale del consiglio agricolo, Vladimir Krainov, aveva in suo possesso una delle lastre. L’archeologo Schmidt si era fermato una volta nella casa del padre di Krainov e vi aveva lasciato una lastra. Chuvyrov e il suo team estrassero la lastra da l terreno. Pesava circa una tonnellata ed era alta un metro e mezzo, larga un metro e spessa quindici centimetri. Chuvyrov chiamò la pietra “Dashka”, come sua nipotina che era nata il giorno prima.

La datazione col carbone radioattivo identificò la roccia come vecchia di circa 3000 anni, ma due conchiglie incassate nella roccia fanno risalire la data rispettivamente a 50 milioni e 120 milioni di anni fa. Poi, per la sorpresa di tutti, l’indagine con i raggi X mostrò che la pietra non consisteva di roccia naturale, bensì era fatta dall’uomo, composta di tre strati, due fatti con un tipo speciale di cemento e uno strato superficiale di porcellana! Subito gli scienziati pensarono che le scritte fossero cinese antico come la porcellana, ma entrambe le cose erano false. Le scritte sono caratteri geroglifico-sillabici sconosciuti. Chuvyrov crede che una delle scritte indichi la latitudine di una città negli Urali chiamata Ufa. Le immagini sulla lastra sembrano un rilievo tridimensionale dei monti Urali fra le città di Ufa e Sterlitimak. Chiaramente identificabili sul rilievo sono la collina e il canyon di Ufa e i fiumi Belya, Ufimka e Sutolka.

Quando un team U.S.A. dal Centro di Cartografia Storica del Wisconsin studiò la mappa riportò che, secondo le credenze attuali, sarebbe stato pressoché impossibile in tempi antichi creare questa mappa. Avrebbe richiesto la formazione di immagini aeree ed orbitali ed un equipaggiamento altamente sofisticato, compresi i computer. Rilevare la mappa di una montagna in tre dimensioni è possibile solo di recente. Inoltre le immagini della lastra sembrano essere scolpite con mezzi meccanici, non con lo scalpello. Come potevano essere state usate delle macchine, vista la data in cui questa pietra indica di essere stata scolpita ?

Più notevole è ciò che si trova sulla mappa. Mostra un sistema di irrigazione gigantesco, usando fiumi, canali, 12 dighe di grandezza enorme e un sistema di controllo dell’acqua che manteneva il controllo accurato sull’acqua. Chuvyrov spiega: “Non ci sono solo fiumi, bensì due sistemi di canali larghi fino a 500 metri e di lunghezza totale di 12.000 km. Essi permettevano di deviare l’acqua in qualsiasi canale da qualsiasi lato. Si dovettero muovere 1000 bilioni di metri cubici di terreno per creare questo.”

Gli scienziati credono tuttavia che i creatori di questa antica mappa possono non aver vissuto in queste montagne, bensì hanno solo preparato l’area per l’insediamento. Credono anche che la lastra possa essere un frammento di una mappa molto più grande, forse dell’intero pianeta. Campioni di terreno indicano che la lastra proviene da una gola nella Montagna di Sokolinaya (Montagna del Falco).

Gli altri segmenti della mappa possono tuttora trovarsi in quella gola. Ricercatori del 17esimo e 18esimo secolo riportarono di aver visto 200 lastre, ma gli scienziati del presente calcolano che tutta la mappa può contenere fino a 348 lastre. Le lastre potrebbero essere parti di un mosaico del pianeta. Se fosse così, l’intera mappa sarebbe grande come quasi quattro campi di football (340 m per 340 m). Essa può essersi spezzata in molti pezzi nei secoli in seguito al movimento di zolle tettoniche.
Una civiltà avanzata potrebbe forse essere vissuta sulla Terra senza essere stata scoperta ? I dinosauri hanno percorso la Terra per decine di milioni di anni, eppure si erano trovate solo alcune centinaia di frammenti finché non è cominciata una ricerca aggressiva.

Cosa dicono le Letture di Cayce a proposito di questo fenomeno

Secondo la lettura di Edgar Cayce dell’archivio akascico, prima dell’evoluzione studiata in modo approfondito della materia ci fu un’involuzione di energia, o spirito, nella materia; ci fu una discesa dal cielo sulla terra.
Anche Gesù fece un commento su questo tema: “Nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo.” (Giovanni 3,13) Naturalmente sia Cayce sia Gesù stanno parlando dello spirito e della mente più profonda, non del corpo. Cayce spiega che gli esseri sono essenzialmente mente e spirito, e come tali siamo stati più potenti una volta di quanto non lo siamo oggi.

Questo concetto va contro la teoria dell’evoluzione, la quale dice che al momento siamo all’apice delle capacità e delle conoscenze dell’umanità. La Genesi indica però una vista differente: “C’erano sulla Terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano dei figli loro. Sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.” (Genesi 6,4) L’umanità racconta leggende di un tempo in cui uomini e Dei interagivano sulla Terra. Giganti e esseri sovrumani popolavano il pianeta. Abbiamo sentito anche teorie secondo cui alieni da altri pianeti visitavano la terra in tempi antichi e insegnavano molte cose agli abitanti di allora. Una leggenda Inca parla di un essere sovrumano di nome Viracocha il quale mosse delle montagne e costruì d elle valli per aiutare gli indigeni a coltivare le loro terre.

L’India possiede molti testi antichi che contengono numerosi racconti di un tempo in cui l’uomo sapeva come costruire e usare macchine volanti. I documenti affermano che quegli apparecchi non solo volavano nell’aria ma anche fuori nello spazio. Molti di quei testi sono dei veri manuali di volo, pieni di dati tecnici sull’apparecchio volante. Alcuni infatti descrivono il volo nello spazio e nelle zone orbitali, cose che sarebbero necessarie per creare una mappa tridimensionale delle Montagne Urali.

Effettivamente le letture di Cayce contengono delle informazioni sui primi abitanti degli Urali. Quando gli fu richiesto di descrivere la natura dell’antico pianeta, Cayce disse: “ Gli Urali e le regioni settentrionali degli stessi erano convertiti in una terra tropicale. Il deserto della Mongolia fu allora la parte fertile.” (364-13)

Cayce diede una lettura sulle vite passate per un’anima che una volta venne chiamata “Udjhtldozpzu,” che fu fra i primi a stabilirsi negli Urali, spiegando che questi diventò un partecipante importante nello sviluppo di un sistema di governo rappresentativo che non veniva controllato da un’unica persona. Cayce lo identificò come un artigiano che sapeva “creare attraverso le forze mentali quelle condizioni che saranno di aiuto agli individui nello sviluppo della mente.” (4364-1)

Questa descrizione non sembra evocare un uomo delle caverne che va a caccia di pellicce animali e del suo prossimo pasto, non è vero?

Nel racconto di Cayce i primi abitanti degli Urali e del Gobi furono migratori provenienti dal continente Mu, o Lemuria, che stava affondando nell’Oceano Pacifico. Essi arrivarono in queste zone portando poteri e saggezza sovrumani. Cayce dice però che stavano diventando sempre più fisici, gradualmente perdendo le loro qualità etere e sottili e i loro legami con le forze invisibili che li avevano sostenuti. Alla fine tutte le anime avrebbero perso la loro coscienza celestiale, diventando prevalentemente terrestri.

Questa lastra può davvero essere un residuo di quei tempi antichi in cui possedevamo ancora la nostra coscienza e le nostre capacità più elevate. Può essere un artefatto di tempi perduti di grandezza, un periodo che, secondo le letture di Cayce, ritornerà. Fra le previsioni di Cayce c’è quella che dice che noi tutti riacquisteremo i poteri e la coscienza andati perduti, e avremo un’opportunità per usare questi doni in armonia con la Natura e con il nostro prossimo.

Non tutti accettano la datazione di questo artefatto. Gli scettici chiedono: “perché non sono state fatte indagini successive da gruppi indipendenti? Perché non ci sono stati notizie recenti su altre ricerche ?” La storia è stata notificata solo da due pubblicazioni russe: il giornale Pravda e la rivista Itogi. Tutti i rapporti successivi sono riproduzioni di questi articoli originali.
Il professore Chuvyrov ha dato solo una conferenza stampa online, il 6 giugno 2002. Foto della pietra e della sua mappa sono state messe su Internet, ma nessuna foto maggiormente dettagliata è stata aggiunta.

Una ragione per cui non c’è stata alcuna ricerca successiva è naturalmente che gli scienziati colleghi di Chuvyrov in tutto il mondo non possono nemmeno ammettere un tale ritrovamento perché esso contraddice ogni cosa che sanno sulla civiltà e minaccia di distruggere il loro modello evolutivo della storia umana. Semplicemente non può essere vero, quindi perché sprecare altre risorse umane e finanziarie ? Speriamo che altri gruppi indipendenti arrivino ad ispezionare la lastra e producano altri rapporti dettagliati su di essa. Se è quello che il professore Chuvyrov suppone, essa è una chiave importante per un nuovo modo di pensare sull’umanità.
[Da: Ancient Mysteries, aprile 2005]

Vedi articolo: https://www.altrogiornale.org/news.php?item.1148.1

Fonte: edgarcayce.it/media/hannotrov.htm

Letture correlate:

L'autobiografia del più grande medium americano

Il libro della vita