Il codice segreto della fotosintesi

Il Giornale Online

Il sistema di comunicazione cellulare che controlla la fotosintesi e la modula in base ai cambiamenti ambientali è uguale a quello dei cianobatteri primitivi.

Un antico sistema di comunicazione scoperto in batteri primitivi potrebbe spiegare come piante e alghe controllano il processo di fotosintesi: è il risultato di uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Londra “Queen Mary” che ne riferiscono in un articolo (“Chloroplast two-component systems: evolution of the link between photosynthesis and gene expression”) pubblicato on line sui Proceedings of the Royal Society:B.

I cosiddetti sistemi di trasduzione del segnale a due componenti (TCST) sono considerati il principale mezzo attraverso cui i batteri coordinano la loro risposta ai cambiamenti nell'ambiente, ma finora si riteneva che fossero troppo semplici per svolgere una funzione analoga anche nelle piante superiori.

La nuova ricerca ha mostrato invece che questi sistemi, che si ritiene si siano evoluti nei più antichi cianobatteri, sono presenti anche nei cloroplasti, la parte della cellula delle piante che è preposta alla fotosintesi, ossia alla conversione dell'energia luminosa in energia chimica.
Secondo i ricercatori, questi sistemi a due componenti hanno avuto un ruolo fondamentale nel collegare il processo della fotosintesi a quello di espressione dei geni, determinando così il modo in cui tutte le piante si adattano ai cambiamenti ambientali.

“Sappiamo che i sistemi a due componenti agiscono come una sorta di interruttore on/off per i geni dei batteri. Ma la sopravvivenza di questi interruttori di tipo batterico nei cloroplasti suggerisce un nuovo modello per la regolazione dei geni nelle piante”, ha osservato Sujith Puthiyaveetil, uno degli autori dello studio.

John F Allen, il secondo autore, ha aggiunto: “Per molti sarà uno shock venire a sapere che nelle cellule delle piante, e probabilmente in quelle animali, è in uso lo stesso sistema di telecomunicazione che è stato trovato nei batteri primitivi. Sarebbe come scoprire un sistema telegrafico Morse nel nostro computer o un cilindro di cera nell'ultimo impianto HiFi. Per noi è invece una conferma di una teoria dell'evoluzione cellulare pubblicata sedici anni fa.”

Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Il_codice_segreto_della_fotosintesi/1334944