IL MANOSCRITTO DI GESÙ E GIUDA E’ AUTENTICO : MA LA STORIA È VERA ?

Quando nel 1959, il Vangelo di Tommaso fu pubblicato per la prima volta in inglese, molti cristiani furono stupiti nell’apprendere che esistessero degli altri Vangeli oltre a quelli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni.

Era anche la prima volta che molti cristiani sentivano parlare degli Gnostici – comunità cristiana del II-IV secolo le cui scritture e convinzioni spirituali ricordavano vagamente quel che è ora considerato il pensiero tradizionale della Cristianità.

Ma il Vangelo di Giuda, un altro pezzo di letteratura Gnostica, è stato pubblicato in periodo differente: un momento in cui i cristiani sono bombardati da differenti teorie riguardo la loro fede e la sua storia, e tentano di orientarsi sull’esatto modo in cui intenderla.

Lo gnosticismo è diventato un terreno familiare essenzialmente grazie al romanzo “Il Codice da Vinci” e ad alcuni studiosi della prima cristianità, come Elaine Pagels, che scrive per il grande pubblico.

Alcuni Vangeli Gnostici sono stati tradotti e distribuiti – Maria Maddalena, Filippo, Tommaso e perfino “Il Vangelo della Verità”. Alcune chiese hanno riunito gruppi di studio per fronteggiare l’ondata di libri e pubblicazioni che oggigiorno pretendono di spiegare il “Gesù storico”.

Il Vangelo di Giuda è solo l’ultima fragile pergamena a tornare alla luce dalle sabbie dell’Egitto come un’antica capsula del tempo. Perfino prima della sua introduzione formale alla conferenza stampa presso la National Geographic Society, gli studiosi erano stati parte del dibattito, che presto risuonerà anche nelle chiese, sul web, e sulle pubblicazioni cristiane.

Il vero dibattito verte sul fatto se il testo dica qualcosa di storicamente legittimo riguardo Gesù e Giuda.

Alcuni degli studiosi del comitato di consulenza del National Geographic, hanno dichiarato che il testo conterrebbe la riabilitazione di Giuda. In esso, Gesù parla privatamente a Giuda, dicendogli che condividerà con lui solo “i misteri del regno”. Gesù chiede a Giuda di consegnarlo alle autorità romane così che il suo corpo possa essere sacrificato.

Craig Evans, professore di Nuovo Testamento all’Arcadia Divinity College di Wolfville, Nova Scotia, e studioso del comitato del National Geographics, ha congetturato che parte del dialogo tra Gesù e Giuda possa essersi svolto in privato, e per questo non troverebbe riconoscimento entro i Vangeli del Nuovo Testamento, che riportano essenzialmente dichiarazioni che Gesù rese pubblicamente.

“E’ possibile che il Vangelo di Giuda preservi l’antico ricordo che Gesù abbia effettivamente istruito Giuda in privato, e che gli altri discepoli non sapessero nulla al riguardo” ha dichiarato Evans.

Elaine Pagels, professore di religione a Princeton, ha dichiarato che la scoperta del Vangelo di Giuda ed altri testi gnostici stanno « scalfendo il mito della cristianità monolitica ».

La reazione di altri studiosi è stata quella che il Vangelo di Giuda è interessante, ma non si pone in posizione antagonistica rispetto al Nuovo Testamento.

“Il manoscritto non dice niente sul Gesù storico o sul Giuda storico” ha dichiarato Ben Witherington III, professore di interpretazione di Nuovo Testamento al Seminario Teologico di Asbury, Wilmor, Ky. “Ci dice molto circa un gruppo religioso che oggi sarebbe bollato come eretico.”

Gli studiosi di tutti gli orientamenti convengono che il testo fu probabilmente prodotto dallo scriba di una comunità gnostiche dei Cainiti – primi cristiani che consideravano alcuni dei protagonisti della Bibbia, inclusi Caino, Esaù e Giuda, come eroi.

“Non vi sono prove che alcuno di questi documenti rappresentasse una corrente prevalente della Cristianità” ha dichiarato il prof. Witherington. “I Cainiti erano solo la frangia estrema di un movimento religioso”.

Ha aggiunto che a differenza di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, che furono scritti nel primo secolo della Cristianità, gli scritti Gnostici furono prodotti nel II secolo ed oltre. Dire che il Vangelo di Giuda riveli qualsiasi cosa su Giuda, ha dichiarato Whiterington, “è come dire che un documento scritto 150 anni dopo la morte di George Washington ci dica qualcosa sulla verità nascosta di George Washington.”

Un altro membro del comitato di studiosi del National Geographic, il Rev. Donald Senior, ha dichiarato che i Vangeli Gnostici potrebbero costituire una minaccia per la Cristianità solo se molti cristiani adottassero un modo di pensare di tipo cospiratorio, come quello su cui è costruito “Il Codice da Vinci”: che cioè un’elite ortodossa di antiche autorità cristiane soppresse il libero pensiero e le prime comunità degli gnostici “per il bene dell’uniformità e della conformità”.

Padre Senior, Presidente dell’Unione Cattolica Teologica di Chicago e membro della Commissione Biblica Pontificia che affianca il Papa, ha dichiarato che il Vaticano non intende considerare il Vangelo di Giuda come una minaccia. La risposta della Chiesa Cattolica Romana potrebbe contenere una “riaffermazione dei testi canonici” del Nuovo Testamento, piuttosto che il tentativo di confutare ogni nuova scoperta.

“Se il Vangelo di Giuda improvvisamente divenisse qualcosa che centinaia di migliaia di Cristiani riconoscessero come rivelazione e scrittura, forse la chiesa procederebbe ad una dichiarazione di qualche tipo” ha dichiarato Padre Senior, in un’intervista. “Ma dubito che si veda qualcosa di simile all’orizzonte.”

Ha aggiunto: “E’ già tanto che non sia stato trovato in una cassetta di sicurezza del Vaticano”.

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Fonte: www.laportadeltempo.com