Il Piano di Cayce per Guarire il Mondo

Il Piano di Cayce per Guarire il Mondo

Legacy20A volte ci vuole un evento cataclisma per catapultare il mondo nel suo successivo stadio importante di crescita. Altre volte il cambiamento arriva più in fretta. Ma in qualunque modo arrivi, ogniqualvolta che vi è abbastanza massa critica sulla terra per “pesare“ e muovere il mondo in avanti, sperimentiamo ciò che qualcuno chiama “progresso” – che sia un cambiamento puramente fisico o un esame interiore profondo di principi che conduce, collettivamente, ad un cambiamento e ad un miglioramento esteriori generali per il mondo.

Recentemente il mondo ha fatto esperienza di ciò che ormai viene chiamato semplicemente 11/9. Se ogni cosa che ci succede è una lezione per crescere, come suggeriscono i readings di Cayce, dobbiamo esaminare le cause più profonde dietro gli eventi effettivi di questa crisi, sia per determinare la nostra responsabilità personale sia per scoprire un mezzo umano di evoluzione che possa portare sicurezza e pace ad tutte le persone coinvolte – portandoci avanti insieme come nazioni individuali e come comunità mondiale.

Edgar Cayce indicò, nel reading 5749-5, che non c’è mai stato un tempo in cui lo Spirito Cristico non ci sia stato sulla terra, mostrando all’umanità la via del ritorno a Dio:

“In tutte le epoche Egli è venuto da coloro che furono portavoce ad un popolo in quell’epoca… affinché ci potesse essere l’opportunità per quelle forze che avevano sbagliato nelle cose spirituali … [di andare avanti].”

“Poiché non è stato detto, non è stato mostrato nell’esperienza della terra …che Egli non ha voluto che chiunque sia perduto …Egli è venuto in tutte le epoche quando è stato necessario che la comprensione fosse concentrata in un’applicazione nuova dello stesso pensiero … Quindi, dato che la Via è stata preparata, da quelli che hanno formato e ancora formano il canale per entrare: possono venire sulla terra quelle influenze che salveranno, rigenereranno, risusciteranno, conserveranno – se vi piace – la terra nella sua attività continua verso la giusta comprensione [del rapporto più intimo con Dio.]”

E se ognuno di noi ha sia la responsabilità che un’opportunità per cercare di aiutare a muovere il mondo avanti ? Credo che i readings di Cayce offrano un piano per l’America e per il mondo in generale – molti popoli con moltissime religioni, lingue ed esperienze che ciononostante sono prevalentemente esseri umani capaci di sentire amore, lealtà ed integrità, e che sono in grado di mostrare grande coraggio, determinazione e creatività al cospetto di questi tempi precipitosi.

Una serie unica di principi di guida o un piano si trova in un gruppo semplice ma avvincente di readings, dati specificamente per un piccolo gruppo di persone che lavoravano direttamente con il sig. Cayce per quasi 11 anni. IL loro progetto: cercare di fare una differenza nel mondo diventando più intuitivi, più a stretto contatto con la propria anima e di conseguenza più in contatto con i loro scopi più alti. Essi cominciarono esaltando le virtù (o caratteristiche positive che condividiamo come esseri umani) e sminuendo i difetti (o differenze nella nostra educazione, nelle credenze e nelle abitudini). Secondo Gladys Davis Turner, segretaria di Edgar Cayce ed ella stessa membro del gruppo, essi non soltanto si espansero ed approfondirono la loro natura spirituale – ogni membro del gruppo originale diventò anche più sensitivo come effetto collaterale del loro lavoro interiore cosciente.

Il progetto iniziò il 14 settembre 1931 quando 17 persone con diversi retroscena si incontrarono in una casa a Norfolk allo scopo di studiare le informazioni ricevute attraverso le forze psichiche di Edgar Cayce. Fino a luglio 1942 avevano ricevuto 130 readings semplicemente chiamati la “serie 262” o “Readings del Gruppo di Studio”. Sebbene il gruppo di base fosse diventato quasi la metà del suo numero originale, essi avevano completato il loro lavoro e non erano meno risoluti nel loro intento. Al contrario, grazie alla loro esperienza personale nel tentativo di vivere i concetti nei readings – e misurando i cambiamenti positivi che ne derivavano – i membri del gruppo erano più impegnati che mai. Che lo realizzassero o meno, il piccolo gruppo raccolto intorno al sig. Cayce stava compilando un manuale per la rivoluzione interiore. I volumi che ne risultavano (Una Ricerca di Dio, Libri I,II e III) contengono la distillazione dei principi spirituali che avevano – e tuttora hanno – il potere per cambiare il mondo.

Questo fu un periodo di studio intenso e di pratica dei principi spirituali descritti dal sig. Cayce. I membri del gruppo fecero la cronaca delle informazioni originali e le parafrasarono nello sforzo di renderle chiare per i lettori futuri. Sottomisero i loro sforzi nuovamente al sig. Cayce dormiente per l’approvazione, avanzando a fatica nel bel mezzo di grandi sfide globali: la caduta della borsa e la crisi economica che portò alla Grande Depressione; il periodo seguente alla Prima Guerra Mondiale che fornì un terreno fertile perché i semi della scontentezza e dell’umiliazione della Germania si avvelenassero e diventassero nazionalismo aperto fomentato dalla retorica spietata di Hitler; lo scompiglio della Spagna durante la sua Guerra Civile del 1936-1939; la partecipazione reticente ma infine convinta nella Seconda Guerra Mondiale. Una serie di 16 readings sugli affari mondiali venne data dal sig. Cayce dal 1932 al 1944, compresi 14 estratti pertinenti scelti da readings individuali dati durante lo stesso periodo. Resi evidenti per tutti erano le retribuzioni spirituali della guerra e le esigenze spirituali per la pace. Secondo il reading 3976-27, dato il 19 giugno 1942:” Soltanto come usate quel diritto di nascita, quello scopo, quella volontà, nella vostra stessa coscienza per fare giustizia, per fare la cosa giusta, per amare il bene, per evitare il male, potete come individui, come gruppo, come nazione, stare fra i vivi e i morti – e controllare il peccato che fa fare la guerra all’uomo – di qualsiasi tipo – contro suo fratello.”

“Tu sei il guardiano di tuo fratello ! Agisci così nel tuo stesso cuore …” (3976-27)
In un precedente reading sugli affari mondiali (3976-22) il sig. Cayce diede una prescrizione per la pace mondiale: “non solo dovete pregare per la pace ma dovete aspirare alla pace – vivendo la seconda fase dell’ingiunzione divina, ‘tuo vicino come te stesso.’” Dice il testo della versione di Re Giacomo della bibbia : “Ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima e con tutta la mente. Questo è il primo e grande comandamento. Ed il secondo è simile a questo; Ama il tuo vicino come te stesso.” Matteo 22,37-39 (E’ disponibile un libricino nella Libreria dell’A.R.E. chiamato Tempi di Crisi: Selezioni dai Readings di Edgar Cayce sugli Affari Nazionali e Mondiali.)

La Lega delle Nazioni, istituita nel 1920 principalmente per la conservazione della pace mondiale, fu formalmente sciolta nel 1946 quando molte delle sue funzioni vennero assunte dalla Nazioni Unite. Oggi l’ONU comprende oltre 190 stati, paesi e territori e si espande continuamente. La meta delle nazioni Unite è ristabilire e proteggere la pace in tutto il mondo.
L’editore di Venture Inward Bob Smith scrisse sull’effetto onda in un numero recente – “Cambiare il Mondo – l’effetto Onda,” luglio/agosto 2002. Edgar Cayce offrì un’affermazione stranamente simile. Durante il periodo di 11 anni in cui il sig. Cayce lavorò con il piccolo gruppo gli chiesero come “l’Opera” potrebbe essere disseminata. La sua risposta sembrò illustrare quell'”effetto onda”: “…dapprima all’individuo, poi ai gruppi, le classi, le masse.” (254-969 Egli sembra indicare un’apertura graduale del cerchio. Questo comincerebbe al punto di partenza o centro con l’individuo (quando un individuo riconosce il desiderio di cambiare), seguito dalla disponibilità di quella persona di lavorare in uno scenario in miniatura, ampliando la sua pratica fino ad includere dei membri della famiglia, vicini, collaboratori o membri di un gruppo di studio.

Per prossima cosa si potrebbero offrire nuovi schemi di principi spirituali con un campo d’azione più ampio nelle scuole elementari e secondarie e includere le scuole commerciali. (Questo è già iniziato in alcune zone con corsi di meditazione, consulenze e trattamenti della rabbia.) Poi verrebbero dei corsi di meditazione – imparare il controllo del respiro e del corpo fisico, uno studio del corpo emotivo e come cambiare e tramutare le emozioni negative come rabbia ed odio in energie positive importanti come perdono e pace. Infine questi principi potrebbero essere offerti a tutta la popolazione attraverso un addestramento speciale sul lavoro, attraverso un uso positivo della televisione nelle case, attraverso scuole, case di venerazione – in breve, dovunque le persone si riuniscono. Allo stesso modo che la gente dei paesi orientali si ferma durante la giornata per brevi periodi di esercizio per rinforzare gli occhi potremmo addestrare noi stessi a praticare tutti i giorni dei principi spirituali positivi e diventare forti dal di dentro.

Come faccio a sapere che le informazioni che vennero attraverso Edgar Cayce potrebbero offrire una speranza ad un mondo arrabbiato, diventato meno sensibile, più complicato e automatizzato ? Come responsabile per molti anni nel passato del Programma dei Gruppi di Studio in tutto il mondo dell’A.R.E. ho monitorato oltre 1500 piccoli gruppi che fiorivano in tutti i 50 stati e in molti paesi in tutto il mondo. Ho sentito testimonianze e ho personalmente visitato delle persone in tutte le parti del mondo. Gruppi vibranti di membri dell’A.R.E. si incontrano in scuole secondarie in Nigeria ed India. Un membro intraprendente dell’A.R.E. che lavorava per il Dipartimento di Stato dell’America ha iniziato dei gruppi in Sud America, Sud Africa e Pakistan ogni volta che il suo incarico cambiò. Gli indigeni dell’Australia e della Nuova Zelanda furono entusiasti nella loro ricerca del cambiamento, come lo furono i membri in Russia, Giappone, Grecia, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Francia, Spagna, Italia, Norvegia, Danimarca, Filippine, Canada e Messico.

Un gruppo di “lavoro” settimanale dell’A.R.E. si incontrò per molti anni alle Nazioni Unite a New York durante l’ora di pranzo, alimentando comprensione ed accettazione fra la gente di diverse culture e riunendosi per offrire delle preghiere per il mondo. Ebbi il privilegio di visitare questo gruppo i cui membri armoniosi e diversi provenivano da Russia, Inghilterra, Iran, Egitto e New York.
Penso che non sia una coincidenza che una moltitudine di gruppi di “lavoro” si sono incontrati per gli ultimi 60 anni (e continuano a fiorire tranquillamente) in case private in tutta la zone di Washington D.C. Questi piccoli gruppi “laboratorio” emettono ogni settimana delle preghiere di protezione e forza per gli Stati Uniti e i capi mondiali, chiedendo protezione e guida, e lavorando – per la maggior parte – invisibilmente ma vitalmente a livelli sottili. Come i readings affermano: “L’aiuto agli altri porta rilassamento, porta pace, porta armonia …” (2786-1)

La pace è la via. Gladys Davis Turner condivise con me una delle sue citazioni preferite delle scritture, salmo 119, 165: “Grande pace hanno coloro che amano la tua legge: e nulla li offenderà.” Il nostro gruppo di studio assunse la disciplina settimanale di non permetterci di essere offesi. Che esperienza cercare per una settimana – di non permettere che chiunque ci irritasse, di non perdere la calma, di non lasciare che qualcun altro ci “rubasse” la pace.
Ho personalmente osservato questi gruppi come lavoravano in tutto il mondo, e – su una scala molto più piccola – nel mio proprio salotto. Come membro di un gruppo per oltre 30 anni ho testato i principi direttamente nel laboratorio della mia vita e ho trovato che funzionano. La mia vita è cambiata, drammaticamente, in meglio. Ho visto dei cambiamenti positivi simili avverarsi nella vita di altri membri di gruppi quando questi principi pratici venivano applicati: amicizie salvate, matrimoni ristabiliti, posti di lavoro creati, bambini salvati – in breve, ogni tipo di guarigione e disponibilità di aiuto succedere su un livello più piccolo, e espandersi, come increspature su uno stagno, per toccare ed comprendere un mondo più ampio – tutto senza le prediche presenti troppo spesso ascritte alla “religione”. La differenza, per quanto potessi vedere, era l’assenza di intolleranza: l’accettazione e l’inclusione di persone di tutte le età, stadi, sentieri di vita e fedi.

Ho visto rabbia e odio neutralizzati e trasformarsi in rispetto e persino amore. E’ così che so che questo materiale potrebbe salvare il mondo più ampio. Esso ha salvato innumerevoli mondi più piccoli nelle famiglie, negli ambienti di lavoro e nei rapporti personali. Forse ora è il momento per metterlo ad una prova più ampia.
Il vecchio adagio, “come sopra, così sotto,” assume un significato nuovo quando ci rendiamo conto che per avere la pace mondiale che tanto desideriamo, ognuno di noi è responsabile di contribuire una minuscola porzione di quella pace per creare quella intera. Se ci pensiamo come ad una trapunta a patchwork che il mondo sta creando collettivamente, ogni nazione ed ogni individuo può contribuire un piccolo quadrato positivo. I readings di Cayce incoraggiano: “Un po’ di lievito fa levitare il tutto,” usando la metafora di aggiungere del lievito al pane per farlo aumentare, ma forse ampliando il significato per includere ogni componente o influenza persuasiva che produce un cambiamento in bene.

Sappiamo di essere un microcosmo dell’universo. Individui, gruppi o intere comunità sono considerati come rappresentanti del mondo in miniatura; il macrocosmo è tutto l’universo o grande mondo in contrasto con l’uomo. Edgar Cayce disse che abbiamo bisogno solo del desiderio sincero di cambiare noi stessi e di aiutare gli altri. “Siate sinceri. Siate coerenti, ma siate persistenti …” (254-74) Dobbiamo solo ricorrere alla nostra vita per determinare le credenziali che portiamo dentro di noi: il nostro lavoro interiore diventa le nostre “credenziali”. E, secondo il sig. Cayce, è il tentativo, o lo sforzo, che conta come rettitudine. La cosa importante è cominciare.
Come fecero migliaia di altre persone, io cominciai il mio tentativo di vivere queste lezioni sul serio durante gli anni sessanta. Molti di noi continuano ancora oggi quello studio e quella pratica, convinti che usando queste lezioni (in congiunzione con la propria religione o con l’insieme di morali e valori intrinseci) tutta la gente del mondo potrebbe trovare un modo per vivere comodamente insieme – ammettendo, onorando e anche celebrando la diversità reciproca.

I principi centrali delle lezioni, se usati, potrebbero sostituire l’intolleranza ed il pregiudizio del mondo con l’accettazione e l’amore. Essi rappresentano il fondamento e i componenti elementari di un tempio che stiamo costruendo. Immaginate che la pietra angolare del vostro tempio sia basata sul principio della meditazione quotidiana e su periodi di preghiera come requisito per sensibilizzarci ai nostri bisogni reciproci e a cacciar via l’odio. Stabiliamo di mettere da parte un periodo specifico in un posto specifico per meditare e pregare ogni giorno e noi manteniamo il tempo. La maggior parte delle persone che iniziano questo esperimento trovano la meditazione utilissima, anche se non la comprendono del tutto, dato che la sua pratica ci rallenta, ci calma, eppure paradossalmente sembra darci più energia. Con la sua routine ci concentra per le sfide che affrontiamo e ci aiuta a trattare le nostre risposte emotive in un modo più controllato. Su scala globale, pregare per le zone problematiche del mondo e mandare amore ed energia risananti dovunque ci siano conflitto, fame, dolore e maltrattamento può aiutare a neutralizzare le forze negative che sono al lavoro con grande intensità, causando la separazione nel mondo. Meditazione e preghiera, al contrario, formano una solida base per cominciare il lavoro di riavvicinare il mondo.

“Ogni individuo di ogni razza e nazione è di valore supremo; …l’amore è la legge più elevata della vita, …il male viene vinto, non da ulteriore male, ma dal bene.” (Da Fede e Pratica, Incontri Annuali a Filadelfia della Società Religiosa di Amici)
Far parte di un piccolo gruppo di lavoro è tanto utile. Se sapete che vi incontrerete una volta alla settimana con una manciata di persone della stessa mentalità che sono state d’accordo, anch’esse, a meditare e pregare allo stesso tempo, allora avete un incentivo più forte per ricordarvi il vostro lavoro. Il figlio maggiore di Edgar Cayce, Hugh Lynn, era solito dire con un sorriso che Gesù e i suoi discepoli avevano fatto parte del primo gruppo di studio !

I readings indicano che ognuno di noi aiuterà coscientemente – ogni singolo giorno – a far andare avanti il pianeta, o, altrettanto coscientemente, a ritardare o danneggiare la sua crescita in qualche modo. In essenza, ci “siamo offerti come volontari” per questo incarico. Ogni giorno facciamo delle scelte coscienti che o impediscono il lavoro dello Spirito o lo accrescono. E’ semplice come scegliere di dare amore ad un’altra persona o di rifiutarlo deliberatamente. Il poeta W.H. Auden scrisse: “Dobbiamo amarci l’un l’altro o morire.” Dobbiamo guardare la nostra vita acriticamente e chiederci onestamente: “Che cosa sto facendo che aiuti le persone nella mia vita ed il mondo più ampio intorno a me ? Come sto mettendo su degli ostacoli – deliberatamente o inconsapevolmente – davanti ad un’altra persona, gruppo o razza ? Che cosa faccio che crei unità, e che cosa alimenta una sensazione di separazione ?” Quando cominceremo ad osservarci senza giudicarci e a prenderci la responsabilità per i nostri pensieri e le nostre azioni vedremo qualcosa di più profondo dentro di noi, nel nostro nucleo – un’essenza – che, nelle condizioni appropriate, può crescere. I readings ci ricordano anche che siamo all’altezza del compito che abbiamo scelto e che nessuno potrebbe farlo bene come noi. Ci dicono che ci viene dato niente di più di quanto siamo qualificati a trattare.

Ecco alcune parole risonanti ispiranti estratte dalla serie 262 – che vedo come prototipo per la guarigione e crescita del nostro pianeta, per individui, nazioni e il mondo. Vi incoraggio a fare uno studio in profondità dei readings nella loro forma originale. (La serie 262 di 130 readings nel Volume 7 della Serie della Biblioteca, e i libri sulla “Ricerca di Dio) Immaginate come il mondo potrebbe essere cambiato se i materiali fossero applicati individualmente e globalmente.

Lezione Uno: Collaborazione

Collaborazione vuol dire agire congiuntamente con altri in armonioso accordo. Quando troviamo il nostro scopo più alto e ci perdiamo in esso la collaborazione è il risultato naturale. Il metodo per ottenere la collaborazione è semplice, ma difficile: “sostituire i nostri pensieri negativi con pensieri positivi, non pensare a nessuno in modo poco gentile – persino di coloro che ci hanno fatto del male – bensì parlare di tutti e pensare a tutti in modo gentile …Non far passare alcuna opportunità per fare un piccolo atto di gentilezza che illumini il fardello di un altro.” Ci dicono di scacciare dalla nostra mente “lo spirito dell’irrequietezza” e di sostituirlo con dei “pensieri di pace, armonia e comprensione.”

Lezione Due: Conosci Te Stesso

“Siamo il risultato non solo dello sviluppo della razza prima di noi, ma anche del nostro sviluppo individuale che è andato avanti dal momento della nostra creazione come anime individuali. Visto che il servizio è il mezzo per adempiere alla nostra missione qui, sorgerà naturalmente la domanda ‘chi è questo fratello che dovremmo servire ?’ E’ colui che ha bisogno di aiuto, che sia amico o nemico, indifferentemente dalla sua razza o dal suo credo.”

Lezione Tre: Qual E’ Il Mio Ideale ?

Un ideale, secondo i readings di Edgar Cayce, è “un concetto mentale o ciò che è concepito come un criterio di perfezione …qualcosa al di là e al di sopra di noi verso cui possiamo costruire.” Noi tutti ci stiamo sforzando per andare verso qualcosa da venerare o qualcosa da amare. “E’ la nostra eredità afferrare il vero concetto del Divino in tutto ed essere, nella verità, collaboratori con Dio.” “Non può nascere alcuna emergenza in un modo materiale che non possa trovare la sua soluzione nell’ispirazione spirituale…” Quando guardiamo i problemi e l’inquietudine nel mondo, ricordiamoci che “l’Ideale che stiamo stabilendo per noi stessi è uno che ci eleverà e ci farà essere misericordiosi” verso gli altri.

Lezione Quattro: La Fede

I readings di Edgar Cayce definiscono la fede come “la conoscenza spirituale interiore delle Forze Creatrici dell’universo”. “Dove c’è la fede posta correttamente non vi è fallimento, bensì il successo vero.” “Sappiamo che tutto il nostro sviluppo, fisico, mentale e spirituale, dipende dalla nostra fede in Dio, nel nostro prossimo e in noi stessi. E’ un bene ricordare che il nostro Ideale viene manifestato attraverso il nostro prossimo nonché attraverso noi stessi, ed è, perciò, più necessario che noi abbiamo fiducia in lui, anche se le apparenze possono essere contrarie… Nei tempi di prove, pensiamo alla fede che ha sostenuto altri in guai di gran lunga maggiori dei nostri. La fede è la promessa mandata avanti prima per mostrare che qualunque cosa chiediamo, l’avremo.” La fede cancella la paura.

Lezione Cinque: Virtù e Comprensione

“La virtù è purezza di cuore, purezza di anima e purezza di mente … In ognuno di noi c’è il desiderio di vivere meglio giorno per giorno. Possiamo non sapere quale prova o tribolazione può aver fatto sì che un fratello ha sbagliato. Non abbiamo motivo per criticare o condannare. Cominciamo a vedere noi stessi quando non permettiamo ad alcun pensiero sgarbato del nostro fratello ad alloggiare nel nostro cuore. La virtù è una difesa contro ogni tentazione di censurare o criticare …Nessun uomo vive per se stesso. Come viviamo, agiamo e pensiamo ha i suoi effetti sugli altri. Via via che mettiamo in pratica amore, misericordia, giustizia, pazienza e perdono, altri colgono lo stesso spirito.”

Lezione Sei: L’Amicizia

“Se voglio essere in amicizia con Te devo mostrare amore fraterno al mio prossimo …La fratellanza dell’uomo non è che un’ombra dell’amicizia con il Padre.” (262-21) E’ solo quando tagliamo il rapporto con l’Amore Divino mancando di soffrire con il nostro prossimo, di portare i suoi fardelli e di perdonarlo che siamo fuori armonia e simpatia con tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta – l’amicizia con il Padre. Se vogliamo comunicare con lo Spirito dentro di noi, siamo gentili e dolci, compassionevoli ed amorevoli a chi è meno fortunato. La prova è questa: siamo pronti a trattare gli altri come desideriamo che essi trattino noi ?
Ora è il momento perché tutti gli uomini e le donne buoni vengano in aiuto del loro paese. Ora è il momento per iniziare il processo di cambiamento e per accettare la responsabilità personale per i nostri pensieri e le nostre azioni. Ora è il momento perché ognuno di noi cominci a comporre il suo quadrato sulla trapunta della pace che conforterà e guarirà il mondo intero.

(Venture Inward, novembre/dicembre 2002)

Judith Stevens Allison

edgarcayce.it

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