Il Prof. Johnjoe McFadden della "School of Biomedical and Life Sciences at the University of Surrey" in GB é convinto che la mente umana sia un campo elettromagnetico

Il Giornale Online
Egli ha dichiarato: “La teoria risolve i molti problemi insolubili relativi alla coscienza e potrebbe avere profonde implicazioni sui nostri concetti di mente, libero arbitrio, spiritualità, intelligenza artificiale e persino di vita dopo la morte.” Molta gente considera che la “mente” sia tutto ciò di cui siamo coscienti, ma una gran parte, se non tutta, dell'attività mentale, va avanti senza la nostra consapevolezza. Azioni come camminare, cambiare marcia quando guidiamo, pedalare un bici, possono divenire automatiche come il respirare. Il rompicapo piu' grande nella ricerca neurologica é come differiscano fra loro l'attività cerebrale causata dagli atti volontari e da quelli inconsci. Quando vediamo un oggetto, i segnali viaggiano dalla retina come onde fatte di ioni (cariche elettriche) che, quando raggiungono un neurone, saltano sul nervo successivo, attraverso un trasmettitore chimico.

Il neurone ricevente, decide se “sparare” [una microscopica goccia di neurotrasmettitore] oppure no, in base al numero di segnali ricevuti dalle altre cellule. In tal modo i segnali vengono “processati” prima di essere inviati al corpo, ma dove sta la coscienza, in mezzo a tutto questo flusso di ioni e chimismo? Gli Scienziati non riescono a trovare una regione o una struttura cerebrale specializzata nel pensiero cosciente, sicché la coscienza rimane un mistero, “quella coscienza che ci rende umani” aggiunge il Prof. Mc Fadden. “Linguaggio, creatività, emozioni, spiritualità, logica, aritmetica, il nostro senso del giusto, della verità, dell'etica, sono concetti inconcepibili senza l'esistenza della coscienza……ma di che cosa é fatta?” Una delle domande fondamentali sulla a coscienza, noto come il problema degli insiemi, può essere spiegato guardando un albero. La maggior parte della gente, quando si chiede loro quante foglie abbia un albero, rispondono “migliaia”, ma i neurologi ci dicono che l'informazione (tutte le foglie) é spezzettata, sparpagliata, fra milioni di singoli neuroni.

Gli Scienziati stanno cercando di spiegare dove tutte quelle foglie si riuniscano per dare il concetto dell'albero, quindi come faccia il cervello per mettere insieme queste informazioni e generare la coscienza. Il Prof. McFadden ha scoperto che ogni volta che un nervo emette un impulso, l'attivita' elettrica manda un segnale al campo elettromagnetico(c.e.m.) del cervello ma, al contrario di quello isolato, che viaggia lungo la singola fibra nervosa, questo tipo d'informazione [ovvero quella elettromagnetica -ndr], viene unita automaticamente a tutte le altre presenti nel cervello. Il c.e.m. effettua la connessione che é tipica della coscienza e, come avrebbe proposto anche un'altro ricercatore indipendente -il Neozelandese S. Pockett, il c.e.m. E' LA COSCIENZA e non sarebbe un semplice punto di raccolta delle informazioni poiché sarebbe in grado d'influire sulle nostre azioni, inibendo o eccitando altri neuroni. Questa influenza sarebbe la manifestazione fisica dei processi che si estrinsecano poi nell'atto cosciente e questa teoria spiega le molte peculiarità della mente, come le sue correlazioni con l'apprendimento.

Ognuno di noi ha potuto provare come fossimo impacciati da guidatori inesperti e come poi, con una pratica costante, abbiamo potuto acquisire un modo di guidare quasi automatico. La rete neurale che dirigeva quei primi incerti tentativi di guida, si trova esattamente dove ci aspetteremmo di trovare cellule nervose in uno stato di indecisione, quando una piccola “spinta” da parte del c.e.m., può indurle ad inviare o meno un segnale. Il c.e.m. può sincronizzare al meglio il percorso neurale onde ottenere il miglior risultato. Essendo pero' i neuroni interconnessi, sicché se trasmettono all'unisono si collegano stabilmente l'un l'altro, succede che, con l'esperienza, l'influenza del c.e.m. non sarà più necessaria e quell'attività sarà memorizzata ed eseguita in modo inconscio. Un'obiezione possibile a questa teoria, potrebbe essere questa: se la nostra mente é di natura elettromagnetica, perché non siamo uccisi passando sotto i fili dell'alta tensione o altre sorgenti elettromagnetiche? La risposta é che la pelle ed i fluidi cerebrali farebbero da schermo. Ovviamente questa teoria é molto affascinante , ma al momento é solo una teoria non verificata, anche se getterebbe nuova luce sul concetto di coscienza, vita dopo la morte, intelligenza animale, ecc. “La teoria spiega perché le azioni coscienti ci appaiono diverse da quelle inconsce -conclude il Prof. Mc Fadden- e ciò é dovuto al fatto che attingono al vasto pool di informazioni celate nel c.e.m. “.

Riferimenti: The paper “Synchronous firing and its influence on the brain’s electromagnetic field: evidence for an electromagnetic field theory of consciousness” by Johnjoe McFadden is published in the current edition of the Journal of Consciousness Studies, along with a commentary by Dr. Susan Pockett.

Fonte: http://www.webalice.it/cipidoc/studio1.htm
Vedi: http://altrogiornale.org/news.php?extend.7298.9 https://www.altrogiornale.org/news.php?item.3763.11