Il Sistema Mentale ed Emozionale

Il Giornale Online
Tornando agli antichi Greci, il pensiero e le sensazioni umane, o l' intelletto e le emozioni, sono state considerate funzioni separate. Questi aspetti contrastanti dell' anima, come li definivano i Greci, sono stati spesso rappresentati come in continua battaglia per il controllo della psiche umana. Nella visione di Platone, le emozioni erano come cavalli selvaggi da addomesticare con l' intelletto, mentre la teologia Cristiana legava le emozioni al peccato e alle tentazioni, aspetti ai quali dover resistere con la ragione e la volontà.

Chiaramente, le emozioni non sono sempre negative e non sempre sono antagoniste al pensiero razionale. Il neurologo Antonio Damasio ha discusso della razionalità dell' emozione nel suo libro. Errore di Descartes, dove enfatizzava l' importanza delle emozioni nel prendere le decisioni. Sottolineo' che pazienti con danni al cervello nell' area che integra i sistemi cognitivo ed emozionale, non possono agire effettivamente nel mondo di tutti i giorni, anche se loro abilità mentali sono perfettamente normali.

Nel recente bestseller Intelligenza Emozionale, Daniel Goleman sostiene che la visione pervadente dell' intelligenza umana come essenzialmente intellettuale, è troppo ristretta e porta ad ignorare capacità umane anche superiori nel determinare il successo nella vita. Porta alla luce un dominio di intelligenza piu' ampio, definito “intelligenza emozionale”, che è basato su qualità some auto-coscienza, motivazione, atruismo e compassione. In accordo con Goleman, è un alto “QE” (quoziente emozionale”) superiore al QI (quoziente intellettivo), che caratterizza le persone eccellenti nelle sfide della vita.

L' ultima ricerca in neuroscienza conferma che le emozioni e la cognizione vanno prese come sistemi o funzioni separate ma interattive, ognuna con la propria intelligenza. La nostra ricerca sta mostrando che la chiave per una corretta integrazione della mente e delle emozioni, sta nell' aumentare la coerenza (funzione ordinata e armoniosa) in entrambi i sistemi e nel portarli in fase tra loro. Mentre la comunicazione bidirezionale tra i sistemi cognitivo ed emozionale è ben legata nel cervello, il numero reale di connessioni neurali dai centri emozionali a quelli cognitivi, è maggiore che il numero di quelle in direzione opposta.

Questo spiega in qualche modo la tremenda potenza delle emozioni, in contrasto col solo pensiero. Quando si prova una emozione, diviene una motivazione potente del comportamento futuro, influenzando le azioni di ogni momento, le attitudini e i risultati a lungo termine. Le emozioni possono portare gli eventi mondani fuori dalla coscienza, l' attività mentale di forma non-emozionale (come i pensieri) non rimpiazzano così facilmente le emozioni dal paesaggio mentale. Altrettanto, l' esperienza ci insegna che i pensieri piu' pervasivi, quelli piu' difficili da accantonare, sono quelli piu' carichi di emozione. Perchè le emozioni esercitano un' influenza molto potente nell' attività cognitiva, al IHM (NDT. Institute HeartMath) abbiamo scoperto che intervenire sul livello emozionale è spessp il modo piu' efficace per modificare gli schemi mentali e i processi. La nostra ricerca dimostra che l' applicazione di strumenti e tecniche progettate per aumentare la coerenza nel sistema emozionale, possono spesso portare la mente in uno stato altrettando coerente.

E' nella nostra esperienza che il grado di coerenza tra la mente e le emozioni puo' variare considerabilmente. Quando sono fuori fase, la coscienza totale è ridotta. Al contrario, quando sono in fase, la coscienza si espande. Questa interazione agisce a vari livelli: abilità di visione e ascolto, tempi di reazione, chiarezza mentale, gli stati emotivi e sensitivi sono influenzati dal grado di coerenza mentale ed emozionale di ogni momento.

Aumentare la Coerenza Psicofisiologica: Il Ruolo del Cuore

I risultati della ricerca riassunti in questo rapporto, presi assieme, supportano la visione intrigante che gli individui possano guadagnare piu' controllo cosciente sul processo di creazione di maggior coerenza dentro e tra i sistemi mentale ed emozionale, piu' di quanto mai si pensasse.
Questo puo' portare a maggior coerenza fisiologica, che manifesterebbe un funzionamento piu' ordinato ed efficiente nei sistemi, nervoso, cardiovascolare, ormonale e immunitario.

Possiamo definire lo stato risultante coerenza psicofisiologica, in quanto coinvolge un grande livello di equilibrio, armonia e sincornizzazione dentro e tra i processi cognitivi, emozionali e fisiologici. La ricerca ha mostrato che questo stato è associato con alta performance, riduzione dello stress, aumento della stabilità emotiva e altri numerosi benefici sulla salute. All' Istituto HeartMath abbiamo scoperto che il cuore gioca un ruolo centrale nella generazione dell' esperienza emozionale e , di conseguenza, nella coerenza psicofisiologica. Da una prospettiva dei sistemi, l' organismo umano è davvero una rete di informazioni vasta e multi-dimensionale di sistemi di comunicazione, in cui i processi mentali, le emozioni e i sistemi fisiologici sono inestricabilmente interconnessi.

Mentre le nostre emozioni e percezioni si pensava fossero dettate interamente dalle risposte del cervello a stimoli esterni, la prospettiva corrente piu' accurata, descrive l' esperienza percettiva ed emozionale come composta da stimoli che il cervello riceve dall' esterno e sensazioni interne di risposta trasmesse al cervello dagli organi e dai sistemi del corpo. Cioè, il cuore, il cervello e i sistemi ormonale, nervoso e immunitario, devono essere considerati componenti fondamentali della rete dinami e interattiva di informazioni che determina la nostra esperienza emotiva in corso.

L' esteso lavoro dell' eminente ricercatore e neurochirurgo Dr. Karl Pribram, ha aiutato l' avanzamento della comprensione del sistema emozionale. Nel modello di Pribram, le esperienze passate costruiscono in noi un gruppo di schemi famigliari, che vengono stabiliti e mantenuti nelle reti neurali. Gli stimoli al cervello dall' esterno e dall' interno, contribuiscono al mantenimento di tali schemi. Nel corpo, molti processi e interazioni a diversi livelli funzionali, forniscono costanti e ritmici impulsi che divengono famigliari al cervello.

Questi impulsi vanno dall' attività ritmica del cuore, ai nostri ritmi digestivi, respiratori e riproduttivi, fino al costante interscambio di molecole messaggere prodotte dalle cellule del nostro corpo.
Questi impulsi al cervello, tradotti in schemi neurali ed ormonali, sono continuamente monitorati dal cervello e aiutano ad organizzare la nostra percezione, sensazioni e comportamento.

Gli schemi famigliari di impulsi dall' ambiente esterno e dall' interno del corpo, vengono scritti infine nel circuito neurale e formano un insieme stabile, o schema di riferimento, al quale le nuove informazioni ed esperienze vengono confrontate. In base a questo modello, quando uno stimolo esterno o interno è abbastanza diverso dallo schema di riferimento, questa “discordanza” causa la generazione di sensazioni ed emozioni.

Gli schemi fisiologici di fondo con i quali il nostro cervello e il nostro corpo crescono, sono creati e rinforzati attraverso le nostre esperienze ed il modo in cui percepiamo il mondo. Per esempio, una persona che vive in un ambiente che stimola continuamente rabbia o sensazioni di paura, diverrà familiare a queste emozioni e con i relativi stimoli ormonali e neurali.

Al contrario, un individuo la cui esperienza è dominata da sensazioni di sicurezza, amore e gentilezza, diverrà “familiare” con gli schemi fisiologici associati a queste sensazioni. Nel nostro ambiente interno, diversi organi e sistemi contribuiscono allo schema che determina definitivamente la nostra esperienza emozionale. Comunque, la ricerca ha illuminato il fatto che il cuore giochi un ruolo particolarmente importante nella nostra esperienza emozionale.

Il cuore è il generatore piu' potente di schemi di informazione ritmici nel corpo umano.

Come abbiamo visto prima, funziona come sofisticato centro di processo e codificazione di informazioni e possiede un sistema di comunicazione col cervello, molto piu' sviluppato dei maggiori organi del corpo. Con ogni battito, il cuore non pompa solo sangue, ma trasmette anche schemi complessi di informazione neurologica, ormonale, di pressione ed elettromagnetica al cervello e attraverso il corpo. Come punto critico in molti dei sistemi interattivi del corpo, il cuore è unicamente posizionato come punto d' entrata nella rete di comunicazione che connette corpo, mentre, emozioni e spirito.

“Da quando i processi emozionali possono funzionare piu' rapidamente della mente, serve un potere maggior della mente per piegare la percezione, prevalere sul circuito emozionale e fornirci di sensazioni intuitive. Serve il potere del cuore.”

Doc Childre, fondatore dell' Istituto HeartMath.
Fonte: heartmath.org