Indiana Jones affronta i Teschi di Cristallo

Indiana Jones affronta i Teschi di Cristallo

teschioIndiana Jones (alias Harrison Ford) sta per tornare sugli schermi con la sua quarta avventura. Nel cast Karen Allen, Cate Blanchett, John Hurt, Ray Winstone, Jim Broadbent e il giovane Shia LaBeouf che, durante gli Mtv Awards, ha rivelato il titolo di questa puntata della saga: Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull (Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo).

Non se ne sa molto di più, per ora, ma presumibilmente Indiana dovrà occuparsi del mistero dei famosi 13 Teschi di Cristallo. Si tratta di tredici manufatti in quarzo levigato posseduti da privati e da vari musei. Essi vengono da molti considerati OOPARTs, ovvero Out Of Place ARTifacts, che potremmo tradurre come “manufatti fuori luogo”, ovvero oggetti che per la loro tecnologia avanzata non possono avere l’età che solitamente viene loro attribuita.

Secondo una leggenda attribuita alla civiltà Maya, i teschi dovrebbero riunirsi per creare un nuovo periodo storico a partire dal 21 dicembre 2012. La storia però è di dubbia origine e molte altre credenze sono nate intorno a questi oggetti misteriosi di cui si dice che abbiano poteri, occulti e paranormali. Ma non manca chi sostiene che siano stati lasciati sulla Terra da una popolazione aliena.

Tra i teschi in possesso di musei troviamo un esemplare custodito al British Musem di Londra, uno al Musée de l’Homme a Parigi e un terzo allo Smithsonian Institute di Washington. Gli studi scientifici eseguiti su questi reperti sono pochi e spesso hanno fornito risultati controversi.

Uno studio condotto nel 2005 sul teschio custodito al British Musem dal professor Ian Freestone, dell’Università del Galles di Cardiff, ha per esempio provato che non si tratta di un artefatto azteco come si era finora creduto, ma che l’oggetto sarebbe stato invece fabbricato in Europa nel XIX secolo. Una serie di test hanno infatti rivelato che il teschio del British Museum è stato tagliato e lavorato con un tipo di mola che veniva comunemente usata dai gioiellieri europei del XIX secolo, ma che non era certamente in uso nell’America di epoca precolombiana.

Tra quelli appartenenti a collezioni private il più famoso è senz’altro il Teschio del Destino – l’unico fra tutti i teschi di cristallo sinora noti a disporre di una mandibola mobile – di Anna Mitchell-Hedges, figlia dell’esploratore britannico Frederick Mitchell-Hedges, ma degni di nota sono anche quelli di Jo-Ann Parks, del “detective psichico” Nick Nocerino e dell’aristocratica creola Norma Redo.

La signora Anna Mitchell-Hedges ha sempre dichiarato che il suo teschio è di origine Maya (sostiene che è stato trovato dal padre nel 1927 tra le rovine Maya di una località del Belize), ma secondo alcuni autorevoli esperti l’oggetto ha caratteristiche stilistiche azteche o tardo azteche. Un’ipotesi plausibile è che il teschio sia stato acquistato da Mitchell-Hedges nel 1944 da un antiquario londinese.

Ora toccherà a Indiana illuminarci.
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