Intervista a Deepak Chopra

Il Giornale OnlineIl “Times” lo ha definito il “poeta-profeta della medicina alternativa “.

Deepak Chopra, medico endocrinologo indiano, formatosi negli Stati Uniti, nella sua metodologia unisce- olisticamente- scienza occidentale e conoscenze millenarie della medicina Ayurvedica. Stiamo parlando di un “pasionario” della ricerca spirituale e delle nuove scienze, un medico-ricercatore che crede sinceramente e fermamente nelle infinite potenzialità guaritrici della nostra coscienza, uno studioso dei nessi che congiungono corpo e mente, fisica quantistica e consapevolezza. L' intervista che segue, ci illumina sul ruolo della meditazione nella guarigione del corpo fisico, delle “emozioni tossiche”, del concetto di SincroDestino, del nostro impegno universale.

Barbara Ainis: Nel suo approccio olistico i problemi che affliggono il corpo fisico vengono affrontati, innanzi tutto, attraverso l’apprendimento di alcune tecniche di meditazione. In particolare lei parla della possibilità di liberarsi dalle “emozioni tossiche”, che sarebbero la causa delle infermità. Come interviene la meditazione sulla nostra salute fisica?

Deepak Chopra : Imparare a scoprire il silenzio e riuscire a dedicargli una parte del nostro tempo è il modo per arrivare a sé e ritrovare quelle emozioni delicate, la compassione, l’empatia, la tenerezza, l’amore, che sono la chiave d’accesso alla felicità. La meditazione ha cambiato la mia vita e quella di tante altre persone. Ci sono varie forme di meditazione. Nella Meditazione Trascendentale di Maharishi Mahesh Yogi, fondata sull’antica Scienza Vedica, è possibile trovare la strada per individuare le “emozioni tossiche” che proviamo, e dalle quali siamo internamente controllati, e liberarcene.

Queste emozioni sono: la rabbia e il rancore, la paura e l’ansia, il senso di colpa e, infine, la depressione. L’origine di queste emozioni è comune e riconducibile a un bisogno umano primario che non è stato soddisfatto. Può trattarsi di qualcosa che ha compromesso la nostra integrità fisica, o la sicurezza materiale, i nostri sentimenti di amore e appartenenza, la nostra autostima, la nostra creatività o il nostro senso dello scopo superiore. In ogni caso quando non riusciamo a gestire il dolore, questo non ci abbandona, sottoforma di ricordo nel caso del rancore, sottoforma di anticipazione nel caso dell’ansia, diretto contro noi stessi nel caso del senso di colpa (la depressione è, invece, l’esaurimento delle energie conseguente all’incapacità di gestire il dolore).

Tutte queste emozioni sono concretamente tossiche per il nostro organismo e rappresentano la causa principale di morte prematura, ad esempio nel caso delle malattie cardiovascolari, direttamente riconducibili al rancore. Attraverso la pratica quotidiana della meditazione è possibile liberarsi emozionalmente: individuando le “emozioni tossiche” provate, risalendo al desiderio insoddisfatto, riconoscendosi il solo responsabile delle proprie emozioni, esprimendo e descrivendo il proprio stato d’animo e, quindi, realizzando il Sutra Moksha – Io sono emozionalmente libero. E solo liberandosi emozionalmente è possibile coltivare la sincronicità e il SincroDestino.

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Fonte: http://www.infanziaebenessere.org/intervista-a-deepak-chopra.htm