Intervista con James E. Beichler, Ph.D.

coscienza
Dr. James Beichler
Dr. James Beichler

Nonostante si sia ritirato dalla professione di insegnante, James E.Beichler (Ph.D.), un accademico di lunga esperienza, continua ad occuparsi con la ricerca e la scrittura. “Non avevo pianificato così tanti impegni nel pensionamento, ma voglio completare tutto finchè fo le piene funzioni mentali in senso materiale”, spiega. “Dato che credo che la mia mente e la mia coscienza sopravviveranno alla morte materiale, continuerò a lavorare per molti secoli o più, ma non sarò in grado di scrivere le mie idee fra un altro decennio o due.” I campi di studio principali di Beichler sono “la storia della fisica moderna” e la “fisica della coscienza”, ma è anche molto interessato alla cosmologia, incluse materia ed energia oscura. James ha sviluppato anche una teoria fondamentale della realtà fisica detta “single (operational) field theory” o SOFT, che utilizza la geometria a 5 dimensioni dello spazio-tempo di Einstein-Kaluza come espressa nella teoria generale della relatività, modificata per includere la teoria quantistica. Pianifica inoltre di sviluppare presto un nuovo modello fisico dell’atomo. Beichler ha ottenuto il suo Ph.D. nel 1999 dalla Union Institute and University in paraphysics, una nuova branca della fisica teorica e si è occupato in precedenza di un giornale online: Yggdrasil: the Journal of Paraphysics. James ha pubblicato due libri, To Die For: The Physical Reality of Conscious Survival, che spiega a fondo la sua teoria della coscienza e della sopravvivenza in termini semplificati ed Evo; The Next Step, un romanzo fantascientifico che applica la sua ricerca teorica in una storia sulla fine dell’homo sapiens e l’emergere della sua evoluzione nell’homo paradoxus.

Recentemente ho inviato alcune domande alla sua email.

Dr.Beichler, potresti spiegarci cosa sia esattamente la parafisica?

“La parafisica è definita solitamente o sovrasemplificata, come fisica del paranormale, ma io la definisco in modo più ampio. La fisica o scienza della natura, è basata sulle osservazioni del nostro mondo materiale esteriore tramite i nostri cinque sensi normali. La fisica normalmente non include il mondo interiore della mente e della coscienza, quindi la parafisica che fondamentalmente è 1-“fisica oltre l’ordinario”, include ogni fisica della mente e della coscienza, 2-ogni fisica degli spazi iperdimensionali che esistono oltre le nostre sensazioni ordinarie e 3-la fisica di ogni realtà fisica che possiamo conoscere o “osservare” tramite un sesto senso. Metti assieme tutto questo, come ho provato a fare io e arrivi al semplice fatto che la nostra coscienza può agire in una dimensione spaziale superiore come un sesto senso, immagine che descrive brevemente la mia teoria. Quindi la parafisica è una branca della fisica teorica. Quello che chiamiamo paranormale può non essere normale, ma è certamente naturale. Dato che la fisica è la scienza della natura, allora deve includere il paranormale.”

Cosa ti ha spinto a studiare la parafisica?

“Tutti me lo chiedono, ma è sempre difficile rispondere, perchè non è stato un singolo evento a persuadermi ad approfondire questa area di studi accademici. Ho iniziato al college come fisico e non ho mai deciso di entrare nemmeno in questo campo. Dopo aver completato un master in fisica, sono passato alla storia della scienza, perchè era più interessante e mi dava una immagine più ampia della scienza intera. Dopo aver quasi completato un dottorato in storia della scienza, ho lasciato la scuola per curare mia madre. Sono sempre stato interessato al paranormale, quindi quando tornai a scuola per il dottorato, sviluppai il mio programma in parafisica. Per me era naturale. Credevo da sempre nel paranormale, anche se non sono uno psichico. Non ho mai trovato nulla nella scienza che dimostri l’impossibilità del paranormale. Studiando in una università che mi permetteva di progettare il mio dottorato in parafisica, stavo realizzando la mia via più naturale.Anche se il mio Ph.D. è in parafisica, solo ad alcuni dico che faccio ricerca in “fisica della coscienza”, un’area accademica un poco più accettabile da rigidi scienziati. Quindi ho sviluppato una teoria fisica della vita, della mente e della coscienza su cui si basa il mio lavoro in parafisica, come anche il mio lavoro in cosmologia e fisica”.

Quindi nessun evento ti ha convinto della realtà del paranormale?

“Alcuni eventi hanno rinforzato quella convinzione che già avevo. Ero a ground zero durante il disastro di Ramstein Air e ho vissuto una esperienza di pre-morte anche se non ero ferito. La mia coscienza si è offuscata mentre mi allontanavo dal disastro e qualcosa di esterno alla mia mente “parlò” attraverso di essa. Alcuni mesi dopo mi stavo dirigendo verso un volo dalla Germania, per Natale e non mi decidevo se farlo il mercoledì o giovedì. Ho prenotato per mercoledì, ma pianificavo di riuscire per il giorno prima. Quindi ho passato un mese di intense premonizioni sulla mia possibile morte nel volo verso casa. Sono arrivato a Francoforte il mercoledì, pianificando di prendere il primo volo, ma all’ultimo minuto ho cambiato idea, era il volo Pan Am 103 che esplose sopra Lockerbie in Scozia”.

Quando insegnavi, c’era molti studenti interessati alla parapsicologia, coscienza o a materie spirituali?

“Oh sì e forse questa è parte della ragione per cui sono stato forzato a ritirarmi anticipatamente dall’insegnamento. I miei interessi hanno disturbato i miei “pari” e uso questa parola solo per alcuni con cui lavoravo, ma erano così chiusi di mente che non li considero dei veri “pari” a livello accademico. Io non sono così chiuso di mente. Diversamente, i miei studenti erano così interessati nel mio lavoro che eseguivo delle presentazioni speciali sulla coscienza (a cui invitato anche altri membri della facoltà, che però non partecipavano mai), puramente come materia di scienza convenzionale. Ho anche sviluppato e insegnato dei corsi di “fisica anomala” e “fisica della coscienza”. Avevo alcuni studenti che seguivano i corsi e hanno poi studiato medicina o altre discipline, incluso almeno uno in fisica.

Per favore, dacci altri dettagli sulla reazione dei tuoi colleghi.

“Avevo supporto da pochi, incluso il responsabile della mia divisione che considerava la “fisica della coscienza” un campo legittimo della scienza. Altri stavano in silenzio e mi facevano decidere cosa fosse buona fisica, perchè ero l’unico fisico ad insegnare in quella scuola. Io ero letteralmente il dipartimento di fisica. Sfortunatamente ad alcuni non piaceva quello che facevo e dichiararono nella mia peer review annuale che la mia ricerca e le mie pubblicazioni erano solo minimamente correlate alla fisica che insegnavo. Questa frase divenne un caldo dibattito in privato e il nuovo presidente della scuola assieme ai miei oppositori, trovarono una scusa per allontanarmi”.

Vedi qualche cambiamento nell’atteggiamento della scienza mainstream verso quel campo?

“Sì, qualcuno si è aggiunto alla ricerca seria in ambito paranormale, ma pochi. Penso ci sia una grande “maggioranza silente” che non sarebbe contraria ad includere il paranormale nella scienza, ma restando passivi non si migliora la situazione. E’ buffo che la fisica moderna implichi il paranormale. Nella teoria quantistica dicono qualcosa del tipo “la coscienza fa collassare il pacchetto d’onda” per creare la nostra realtà materiale percepibile. Si sa anche che diverse parti della nostra realtà materiale sono “intrecciate”, ovvero che quanto facciamo in un dato tempo e luogo influenza immediatamente quanto avviene altrove, senza segnali o conoscenza relativa all’evento originale. Se metti assieme queste due idee, la moderna teoria quantistica implica fortemente che la coscienza può far collassare il “pacchetto d’onda” altrove nell’universo, una gran bella definizione del paranormale. Se la tua coscienza fa collassare un “pacchetto d’energia” nel mio cervello tramite l’entanglement, allora ho letto la tua mente telepaticamente. Se la mia coscienza fa collasasre un “pacchetto d’energia” attorno ad un oggetto materiale distante tramite entanglement, allora posso muovere l’oggetto solo con la mente, ovvero psicocinesi. E’ tutto possibile con la fisica quantistica normale, solo molto improbabile, quindi non capisco perchè più scienziati non salgono a bordo e accettano la realtà di queste possibilità. Molti degli eventi materiali che la fisica moderna accetta, sono molto più improbabili del paranormale e molti scienziati lo ammetteranno, ma non vogliono fare i passi finali e accettare la realtà del paranormale e della sopravvivenza, fino ad una prossima rivoluzione che cambi il paradigma.

Come si relaziona un possibile cambio di paradigma al tuo lavoro? Potresti eventualmente riassumerci il punto?

“Ho scritto e fatto relazioni per lungo tempo sullo sviluppo di una Terza Rivoluzione Scientifica. La nuova rivoluzione darà a mente e coscienza lo stesso peso della fisica e di altre scienze. Molte distinzioni tra mente e materia in senso Cartesiano delle categorie, evaporeranno. La scienza diverrà soggettiva e oggettiva invece che solo oggettiva. Per uno storico della scienza come me, i passati decenni sembrano una ripetizione dei mutamenti scientifici avvenuti nei decenni finali del 1900, prima della Seconda Rivoluzione Scientifica. Le speculazioni sulla realtà materiale hanno preso il sopravvento della fisica moderna (modello a vortice d’etere negli atomi nel 1880 e superstringhe nel 1990) allo stesso modo delle speculazioni sul paranormale e l’aldilà (spiritualità moderna nel 1880 e parapsicologia/parafisica nel 1990). I fisici hanno affrontato le “crisi” gemelle di materia e d energia oscura. La nuova scienza della “mente” (psicologia), sviluppata dopo il 1890 e i nuovi studi interdisciplinari sulla coscienza, inclusa la fisica della coscienza, hanno iniziato a svilupparsi negli anni ’90. Sì, direi che il cambiamento di paradigma sta avvenendo e che sia iniziata una nuova Rivoluzione Scientifica. Si tratta di attendere l’accettazione di un nuovo balzo teorico, prima che divenga chiaro a tutti e lavoro per questo obiettivo”.

Spesso mi sembra che parapsicologi e altri in campi relativi, reinventino la ruota. Pensi che un giorno certe cose saranno accettate come dato di fatto e si passerà a nuove ricerche?

“La scienza reinventa sempre la ruota, ecco cosa fa la scienza. Se la reinvenzione è piccola allora non cambia molto, ma se è ampia e radicale, allora avviene la rivoluzione scientifica. La scienza si reinventa costantemente, perchè si fanno nuove scoperte, nuove applicazioni di vecchie idee, che portano a nuovi fenomeni ed osservazioni di nuovi eventi, che sfidano la vecchia scienza ad espandersi. Sfortunatamente, i fenomeni paranormali e la sopravvivenza, hanno dovuto reinventarsi, perchè la scienza non li riconosce come campi rilevanti, ma vengono esclusi, quindi gli parapsicologi devono adattarsi a quanto è ritenuto rilevante da essa. Questo continua finchè non cambia il paradigma scientifico, specialmente in fisica. Persino se gli eventi nella sola fisica non stessero portando ad una rivoluzione, allora il modo in cui la fisica concepisce la vita, la mente e la coscienza, necessiterebbe di per sè almeno un corrispondente cambio di paradigma”.

Quale pensi sia il missaggio principale del tuo libro, “To Die For”?

“Il messaggio è quello di rassicurare le persone sul punto che mente e coscienza sopravvivono alla morte del corpo materiale e che la scienza presto riuscirà a verificarlo. Se come individui siamo abbastanza avanzati (come livello di coscienza), durante la vita, allora dovremmo essere consapevoli di tale sopravvivenza e continueremmo ad evolvere (apprendere) dopo la morte. La scienza dovrebbe presto essere in grado di confermare questo fatto entro un certo limite o almeno stanno emergendo teorie scientifiche valide. Il libro l’ho scritto per informare le persone della nostra esistenza continua dopo la morte del corpo, nella speranza che aiuti alcuni ad “evolvere” più facilmente al prossimo passo, dopo la morte. Il secondo messaggio è che varie religioni e discipline metafisiche hanno diffuso correttamente parte di quanto avviene, ma hanno confuso le informazioni in parte per motivi politici.

Qual’è la tua posizione riguardo le capacità parapsicologiche e la sopravvivenza dopo la morte?

“Per me la domanda è irrilevante, perchè la fonte delle facoltà parapsicologiche è la stessa che sopravvive dopo la morte materiale, il complesso mente-coscienza. Mentre siamo nel corpo materiale la nostra coscienza (tramite ciò che chiamiamo intuito) agisce come fonte del nostro sesto senso e fa da tramite tra mente-cervello e il resto dello spaziotempo del cosmo, incluse le altre coscienze. Questa è la fonte fisica delle facoltà parapsicologiche. Tuttavia, quando moriamo il complesso mente-coscienza immateriale sopravvive e la coscienza continua ad agire come tramite tra lo spaziotempo fisico e la nostra mente.”

Grazie Dr.Beichler. Hai qualcosa da comunicare in chiusura?

“Sì lasciami dire solo che il problema maggiore della parapsicologia oggi è sviluppare una teoria che spieghi come i vari fenomeni funzionino e come si relazionino. Non serve una “teoria definitiva”, ma deve almeno essere un modello guida per future ricerche. Non possiamo continuare la ricerca i parapsicologia e parafisica a meno che chi conduce la ricerca non abbia una ipotesi valida, ma meglio una teoria, perchè stiamo finendo le idee su cosa cercare negli esperimenti. Una ipotesi o teoria indicheranno aree dove la ricerca in vari fenomeni paranormali porterà a risultati più fruttuosi.”

Michael E. Tymn

ascsi.org