La Bayer fa paura. Psicosi in Italia

Il Giornale Online
Il ministro Sirchia minimizza, ma dopo i 25 casi sospetti, anche nel nostro paese cresce la preoccupazione per gli effetti del farmaco anticolesterolo. Per la Bayer la colpevolezza della pillola è tutta da dimostrare

“Sul Lipobay non è il caso di esagerare con gli allarmismi”. Parola del ministro della sanità Girolamo Sirchia che in questo modo ieri ha voluto rassicurare gli italiani sui rischi derivanti dal medicinale della casa farmaceutica Bayer che ha provocato 52 decessi nel mondo. In realtà, al di là delle parole del ministro, il livello di preoccupazione nel paese è sempre più alto. Il numero verde messo a disposizione dal ministero della Sanità è stato letteralmente preso d'assalto da cittadini che chiedono informazioni, con punte di 800 telefonate al minuto.

A crescere è soprattutto il numero di pazienti che lamentano disturbi al sistema muscolare, sintomo del resto previsto come uno degli effetti collaterali del farmaco. Nessun decesso invece è stato fino a oggi registrato nel nostro paese. Secondo Sirchia in Italia il Lipobay non avrebbe ucciso perché l'associazione pericolosa con altri farmaci “era stata vietata da tempo e i dosaggi sono stati tenuti al minimo”. Il ministro ammette però che il sistema di farmacovigilanza va rafforzato, “rendendo obbligatoria la denuncia di eventi avversi”.

A Torino nel frattempo il procuratore Raffele Guariniello, che ha riscontrato 25 casi italiani di pazienti che hanno avuto effetti collaterali di una certa gravità dopo aver fatto uso di Lipobay, ha preso contatto con l'Emea (l'agenzia europea per la valutazione dei farmaci) e l'Unione europea per verificare che il ritiro del farmaco dal mercato sia stato tempestivo. Un problema che in realtà la Commissione europea ha già risolto, autoassolvendosi da ogni responsabilità per bocca del suo presidente, Romano Prodi. Chiamato in causa dal quotidiano tedesco Bild, che nei giorni scorsi ha accusato l'Ue di sapere già da giugno dei danni provocati dal Lipobay, Prodi ha replicato: “La Commissione europea ha reagito con prontezza per assicurare che tutte le misure di sicurezze fossero messe in atto”.

La Bayer, intanto, continua a essere al centro di una vera e propria bufera. Nei giorni scorsi il viceministro della sanità tedesco aveva definito “assolutamente inaccettabile” il ritardo con cui la multinazionale aveva avvisato le autorità di Berlino dei rischi legati al farmaco. Ieri l'azienda ha risposto esibendo un documento datato 28 aprile e indirizzato all'Istituto federale sui farmaci in cui si parla dei problemi derivanti dal Lipobay. E nel frattempo aumentano in tutta Europa le richieste di risarcimento danni. In Germania due avvocati, uno tedesco e uno americano, stanno raccogliendo le denunce di tutti i malati contro la multinazionale in vista di una megacausa da celebrare negli Stati uniti.

fonte:www.swif.uniba.it