La Biorisonanza : la cura di tutte le patologie

Il Giornale Online
La parola “risonanza” viene dall’acustica: se una corda, o qualunque altra sorgente sonora caratterizzata da una certa frequenza, è investita da un’onda di frequenza nettamente diversa, si comporta come un sistema rigido, o quasi; ma se le due frequenze, quella propria e quella esterna, differiscono poco l’una dall’altra, la sorgente entra in oscillazione raggiungendo in breve tempo notevole ampiezza, e rinforzando quindi il suono. Si dice allora che essa entra in “risonanza”.

Lo stesso termine si usa per la circostanza analoga che si verifica negli altri casi di oscillazioni meccaniche, e si estende poi a quella di molti altri fenomeni periodici.

Nella sue caratteristiche essenziali, infatti, la risonanza è un fatto estremamente generale che si manifesta, in diverse forme, ogni volta che un sistema fisico, di qualunque natura sia, è caratterizzato da una grandezza capace di oscillare liberamente con una frequenza propria e viene sottoposto dall’esterno a una causa che tende a far variare quella grandezza con la stessa frequenza.

Possiamo avere una risonanza meccanica, elettrica, ottica, magnetica, nucleare, delle varie particelle, etc.

Indagando sul fenomeno della risonanza negli esseri viventi entriamo nel campo della “biorisonanza”.

Si sa che: nell’atomo gli elettroni occupano nicchie energetiche o zone dello spazio chiamate orbite. Ogni orbita possiede certe frequenze e caratteristiche energetiche dipendenti dal tipo e dal peso molecolare dell’atomo. Per eccitare e spostare un elettrone nell’orbita superiore è necessario dargli energia di una specifica frequenza; solo un quantum dell’esatto bisogno energetico farà saltare l’elettrone sull’orbita superiore. Questo è conosciuto anche come il principio di risonanza, secondo il quale gli oscillatori accettano soltanto energia di una certa banda di frequenza. Attraverso il processo di risonanza, l’energia della giusta frequenza ecciterà l’elettrone a spostarsi ad un livello o stato energetico superiore nella sua orbita intorno al nucleo.

L’essere umano può essere paragonato agli elettroni, poiché le sue energie si collocano su diversi livelli energetici che possiamo chiamare orbite di salute ed orbite di malattia.

Per l’individuo i cui sistemi energetici sono su un’orbita di malattia, per ritornare ad un’orbita di salute saranno utili solo energie sottili della frequenza adatta.

E’ interessante tener presente la risonanza che si manifesta anche nelle armoniche, analogamente a quanto avviene col pianoforte; quando si percuote un tasto, la corda metallica vibra con una particolare frequenza (su una singola ottava di note). Nello stesso momento in cui la corda vibra, l’energia sonora fa sì che si attivino le vibrazioni corrispondenti della stessa nota, ma su un’altra ottava. In altre parole, percuotendo la nota DO bassa su un piano ne seguirà una vibrazione di risonanza anche delle note DO più alte.

La risonanza biologica è un fenomeno che avviene ovunque in natura: a livello atomico sappiamo che gli elettroni girano intorno al nucleo su orbite energeticamente definite; perché un elettrone passi da un’orbita inferiore ad una superiore deve ricevere energia con caratteristiche frequenziali molto precise. Passando da una superiore ad una inferiore emetterà energia di quella stessa frequenza: tale frequenza è la “frequenza di risonanza”.

Per esempio il cantante che è in grado di frantumare un bicchiere emettendo una sola nota molto alta, lo fa cantando alla esatta frequenza di risonanza del vetro.

Un’altra definizione di risonanza ha a che fare con il fenomeno della comunicazione energetica tra oscillatori accordati: prendiamo come esempio due violini perfettamente accordati messi agli angoli opposti di una piccola stanza; se pizzichiamo la corda MI di un violino, l’osservatore attento noterà che anche la corda MI dell’altro comincerà a vibrare in armonia. La ragione di questo comportamento risiede nel fatto che le corde dei violini sono accuratamente accordate e sono quindi sensibili ad una frequenza particolare; le corde MI possono accettare energie e frequenze MI poiché questa è la loro frequenza di risonanza; sono come gli elettroni dell’atomo: possono vibrare ad un nuovo livello di energia solo se esposti ad energie della loro frequenza di risonanza.

Sebbene il livello energetico dell’uomo vari da momento a momento e da un giorno all’altro, il corpo tende a vibrare sempre ad una particolare frequenza. Anzi per essere più precisi, come afferma il GRIECO, delle cui osservazioni parleremo in seguito, su particolari, determinate e specifiche frequenze.

Lo stato di malattia sarebbe uno squilibrio energetico con presenza di frequenze anomale da rapportare alle influenze delle cause e fattori vari che hanno determinato la rottura dell’equilibrio armonico frequenziale dello stato di salute.

La capacità personale di difesa ha il suo ruolo importante nell’insorgere di malattie; un fattore chiave che condiziona la capacità dell’individuo di difendersi dagli attacchi degli agenti patogeni è il livello generale di energia e di vitalità. Una persona che, per qualsiasi ragione, si trova in uno stato di debolezza o di debilitazione si ammalerà più facilmente se esposta agli assalti di fattori esterni negativi.

La vitalità generale di un individuo è conseguenza (in diretta) del livello di funzionamento del sistema immunitario, uno dei più importanti fattori di difesa dell’uomo dalle malattie. Esso è in grado di riconoscere le sue molecole, e distinguere quindi le proteine estranee da quelle provenienti dai suoi tessuti; attraverso il riconoscimento e l’eliminazione delle sostanze non sue, il sistema immunitario esamina ed elimina virus, batteri, funghi e perfino cellule cancerose. Se invece questi è indebolito, il corpo come unità è più vulnerabile all’esposizione a stimoli nocivi; così se il corpo è indebolito da stress, depressione, inedia e malattie croniche, anche il sistema immunitario è impossibilitato a funzionare adeguatamente.

Quando il corpo è in uno stato frequenziale equilibrato, può facilmente espellere una piccola immissione di virus, che invece può provocare una seria patologia virale in un individuo che sia energeticamente sbilanciato e quindi immunologicamente indebolito.

E’ risaputo che depressione, stress, intossicazioni chimiche e deficienze nutritive possono influenzare negativamente le autodifese dell’organismo.

Da un punto di vista energetico il corpo umano, se indebolito o sbilanciato, vibra a frequenza diversa e meno armoniosa di quando è in salute, come riflesso di uno stato di squilibrio energetico generale dell’organismo.

Alle persone sensibilizzate basta il contatto solo del peperoncino, ad esempio, in bocca che immediatamente si scatena una risposta a livello del plesso emorroidario.

Lo stimolo, in questo caso, non può aver fatto in tempo a viaggiare per via nervosa, data la lentezza del tempo di conduzione, e tanto meno per via ematica, ancora più lenta.

Bisogna pensare a un’altra via di conduzione: le onde specifiche della sostanza sono andate per via elettromagnetica a stimolare il tessuto sensibile che andando in “biorisonanza” ci avverte col bruciore o prurito, ecc. della sua reazione.

Non fenomeni “suggestivi” ,il corpo fisico (cellule, organi, sistema immunitario, ecc.) viene raggiunto dall’onda pensiero, immagine elettromagnetica emessa dal cervello che va ad informare tutto l’organismo e dove trova il bersaglio che va in risonanza si manifesta la risposta.

Alla stessa maniera di un circuito oscillante radio. O ancora più comprensibile la lastra di vetro che vibra ad una determinata nota musicale e la bottiglia o bicchiere che per risonanza, forza fisica, si rompe a distanza mediante l’urto coerente delle onde sonore.

Come una alterazione morfologica di una cellula, un organo, o una struttura ci può evidenziare una patologia, così dall’analisi di un suono si può riconoscere il tipo di strumento e identificare le varie note .

Egualmente dall’esame, mediante la biorisonanza, della situazione frequenziale possiamo appurare il suo stato di essere se patologico o di salute. E mediante le stesse tecniche appurare anche se la terapia eventuale è la migliore ed opportuna per perseguire la guarigione.

fonte:www.medicinaecologica.it