La Commissione Europea contro la Russia

Il Giornale Online

Secondo quanto dichiarato dal presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, la Russia non ha il diritto di interferire nella questione relativa all'installazione di sistemi missilistici statunitensi nell'Europa orientale. “Qualsiasi stato sovrano della Commissione europea ha il diritto di portare avanti negoziati congiunti con altri paesi al fine di garantirsi la sicurezza”, ha dichiarato a proposito Barroso, aggiungendo che “terze forze non devono interferire nelle questioni di stati sovrani”.

Allo stesso tempo Barroso ha espresso la propria insoddisfazione a proposito delle intenzioni della Russia di uscire dal Trattato sulle forze convenzionali in Europa. “Siamo molto delusi dal comportamento tenuto dalla Russia”, ha cosi' commentato il presidente della Commissione Europea.

Ricordiamo a questo proposito che il 26 aprile scorso, in occasione dell'annuale discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin aveva proposto la moratoria degli impegni assunti da parte della Russia in qualita' di firmatario del trattato in questione, aggiungendo inoltre che la moratoria avrebbe dovuto rimanere in vigore finche' tutti i membri della NATO senza alcuna eccezione non lo avrebbero ratificato per poi rispettarlo. Secondo quanto dichiarato da Putin inoltre, si tratta di una questione da risolversi in ambito Consiglio federale russo-NATO.

Il leader del Cremlino aveva nell'occasione inoltre affermato che la NATO sfrutta il trattato al fine di aumentare il proprio potenziale bellico in prossimita' dei confini russi, alludendo chiaramente alla preventivata installazione da parte degli Stati Uniti di elementi missilistici sia in Polonia che nella Repubblica Ceca, oltre al fatto che i nuovi membri della NATO, cioe' la Slovacchia e le repubbliche baltiche, nonostante gli accordi raggiunti con l'alleanza militare, non avevano ancora provvisto a sottoscrivere il Trattato sulle forze convenzionali in Europa. Da parte sua la Russia, come sottolineato dallo stesso presidente Putin, nonostante l'inasprirsi della situazione in Cecenia, aveva continuato a mantenere gli impegni assunti previsti dal trattato.

Il giorno seguente, al termine dei negoziati con il presidente della Repubblica Ceca Vazlav Klaus, il presidente russo aveva fatto notare che l'installazione in Europa orientale di elementi missilistici americani equivale alla comparsa negli anni '80 dei missili alati Pershing e che la minaccia in entrambi i casi e' assolutamente eguale.

fonte: italia.pravda.ru