La coppia divina

La coppia divina
La Coppia Divina
La Coppia Divina

Quando avevo una ventina d’anni mi lasciai con il mio fidanzato dell’epoca, con grande dolore perché era stato il primo uomo nella mia vita e perché per tre anni avevamo passato quasi ogni giorno assieme, condividendo praticamente tutto a parte una casa. Ciascuno dei due, crescendo, aveva preso strade diverse, che non erano compatibili con un progetto di vita assieme. Per me fu un lutto e decisi di farmi delle domande su quale tipo di persona avrei voluto al mio fianco in futuro. Ricordo che feci un elenco mentale delle caratteristiche di massima che avrei amato in un uomo, poi aspettai. Ebbi qualche esperienza breve e spiacevole, fino a che un mio amico mi presentò un ragazzo che pensava avesse molto in comune con me.

Aveva visto giusto.

Con mio grande stupore, nei primi mesi di frequentazione, scoprii che quasi tutte le caratteristiche che avevo identificato nel mio elenco erano presenti in lui. Sembrava un vestito su misura cucito da un abile sarto. Più si hanno le idee chiare e maggiori sono le probabilità che attraverso di noi, grazie allo Spirito, si materializzi ciò che ci interessa. Capii che anche i suoi “difetti” erano funzionali per me, perché mettevano in luce alcune mie mancanze, paure, debolezze. Io svolgevo la stessa funzione per lui. Appena ci conoscemmo lui mi disse che considerava molto importante l’inizio di una storia, perché alcuni meccanismi reciproci che vengono instaurati nei primi mesi di vita di una relazione, saranno le basi su cui costruire gli anni a venire.

Quanto aveva ragione! 

Tutt’ora andiamo avanti nel nostro progetto insieme su quelle fondamenta, che videro la luce all’incirca il primo mese di relazione! Una relazione che nasce è come un piccolo essere: va curata, nutrita, innaffiata con tanto amore e dedizione, maneggiata con cura perché è ancora fragile. Per crescere sana e forte deve ricevere cibo adatto, genuino: sincerità, equilibrio, altruismo, impegno, gentilezza, affetto, attrazione. I primi giorni e mesi di vita sono fondamentali per gettare le basi di comportamento future. Noi abbiamo passato momenti difficili, come ogni coppia. Difficoltà economiche, lavorative, periodi di noia, litigi e nervosismo. Li abbiamo superati confrontandoci, parlando, risolvendo i problemi di volta in volta nel modo che risultasse più soddisfacente per entrambi. Evitando il più possibile di rinfacciarci l’un l’altro azioni passate. Ogni cosa che accade in una coppia, anche la più triste, è funzionale alla crescita di entrambi. Deve essere vista come un insegnamento, una prova per capirci meglio attraverso un’altra persona.

Spesso sento di coppie appena nate che litigano continuamente o di relazioni difficili che sembrano non iniziare mai davvero. Ora scriverò qualcosa che forse a qualcuno non piacerà: se il vostro compagno non vi soddisfa, vi tratta male, scappa, non comunica, non vi capisce, in ogni caso e senza eccezioni, VI STA PARLANDO DI VOI. Di come siete, di come potreste diventare, di cosa potete imparare, di come superare un limite. Una massima molto saggia recita: “Sei ciò che hai, hai ciò che sei”.

Attraverso gli occhi del vostro partner potete scoprire a che punto vi trovate nella vostra crescita. E’ presente violenza nella vostra relazione? Disistima? Problemi sessuali? Incomprensioni? Menzogne? Gelosia? E in voi stessi? Siete violenti fisicamente o verbalmente? Siete depressi? Siete capricciosi? Siete possessivi? Siete egoisti? Urlate spesso? Vi piacete fisicamente o no? Siete presenti per l’altro? Date o pretendete? L’altro è il vostro specchio, non dimenticatelo. Oppure vi stimate, vi rispettate, lasciate che l’altro abbia amici e una vita privata oltre a quella di coppia? Siete compatibili fisicamente e mentalmente? Avete progetti comuni? Vi confrontate sulle questioni quotidiane? Siete generosi e affettuosi con l’altro? Aperti e amorevoli? Soprattutto: vi sentite SICURI con l’altra persona?

Una delle cose che mi sono piaciute di più di mio marito quando lo conobbi fu che aveva una presenza rassicurante, calda, protettiva, pur senza essere soffocante o invadere troppo i miei spazi. Era un solido appoggio, non una montagna incombente. Dopo anni provo ancora la stessa sensazione di sicurezza: quando mi corico vicino a lui alla sera e lo abbraccio in silenzio, stare accanto a lui è come essere a casa. Da lui non arrivano minacce, solo amore. Così cerco di fare io con lui. Da anni seguiamo lo stesso percorso spirituale: abbiamo scoperto delle cose interessanti. Una coppia, lentamente, diventa un organismo vivente. Ogni essere umano possiede un nucleo energetico, un insieme di informazioni sottili che lo connotano al di là della forma fisica. Così è per una relazione. Potremmo chiamarlo il nucleo energetico vivente della coppia. E’ la fusione dei due nuclei personali, più qualcos’altro che nasce da quell’incontro. Vi ricorda qualcosa?!

Già, è come un FIGLIO! In una coppia, a livello sottile, è già presente un figlio, anche se non viene concepito fisicamente. La Trinità. La parte spirituale della coppia. Quell’entità energetica è sana? E’ felice, secondo voi? Vi dà soddisfazioni o preoccupazioni? Vi nutre o vi svuota? Come vorreste che fosse? Cosa siete disposti a dare o a cambiare in voi affinché la sua salute migliori? Per ottenere qualcosa bisogna essere disponibili a dare qualcosa in cambio. Una coppia possiede sempre uno scopo spirituale, che è diverso da quello individuale. Su questa terra lo Spirito si manifesta sempre celato, nascosto, alle volte così mimetizzato da sembrare l’esatto opposto. Sta ai singoli individui, tramite la disciplina di una via iniziatica, scoprire il Vero celato dietro all’illusione. Oltre alla vita quotidiana di una coppia, ne esiste un’altra, radiosa, illuminata, divina, che unisce due storie per uno scopo elevato, di crescita per entrambi. Quando esiste un progetto divino tra due persone, la coppia acquista una dimensione completamente diversa, diventa un LEGAME SACRO.

Per arrivare a questo risultato, però, è necessario innanzitutto che entrambi siano puri di cuore, realmente interessati alla crescita interiore, alla scoperta del divino in loro, e impegnino parte consistente della propria esistenza a domare gli istinti inferiori a favore di quelli elevati. Io non so come ho fatto a trovare mio marito. Lo Spirito me l’ha presentato e io sono stata abbastanza sveglia da riconoscerlo! So che ho fatto una lista di “preferenze”, so che il mio obiettivo nella vita è sempre stato conoscere la divinità in me e negli altri. Aver trovato una persona che mi aiuti in questo per me è la naturale conseguenza di tutto l’impegno della mia vita. Trovate fuori quello che siete dentro, sempre. Se cercherete la luce in voi, anche la vostra relazione prima o poi ne sarà illuminata!

Possiate essere felici!

Silvia Raffaella Formia