La Diagnostica Psicocinetica dimostra le due Dimensioni del Tempo, T1 e T2, nella Realtà non-locale dei Sistemi biologici.

“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia”.
(AMLETO – Atto I, sc. 5)

Sergio Stagnaro*

Introduzione.

Con l’aiuto della Semeiotica Biofisica Quantistica, per la prima volta ho dimostrato che nei sistemi biologici esiste la realtà non-locale, accanto alla realtà locale (1-29).
Infatti, l’esperimento di Lory è fondato sul fatto che “tutte” le componenti subatomiche e quindi atomiche e molecolari, strutturate a formare una cellula e l’insieme cellulare, parenchima, sono correlate sia tra loro sia con “tutte” le altre di identica derivazione embriologica, in uno spazio quadridimensionale, 2 D/S e 2 D/T, in cui è possibile la formazione del groviglio, intreccio (entanglement), delle onde di energia di due particelle, come era stato osservato da A. Aspect nel suo celebre esperimento (1, 8, 15, 18-29).

Per effetto dell’entanglement l’informazione è simultanea nello spazio e sincrona nel tempo.

In realtà, i due elettroni staccati ed allontanati nello spazio (dis-entangled) nel famoso esperimento di A. Aspect, si comportano in modo identico, simultaneamente e sincronicamente, di fronte a qualsiasi misurazione, perturbazione, apportata dall’osservatore su uno soltanto di loro, come se fossero ancora a contatto, dimostrando di possedere la capacità di effettuare un azione di comunicazione simultanea a distanza: se si inverte lo spin di un elettrone della coppia, si modifica lo spin dell’altro. La spiegazione semplice di questo apparentemente strano comportamento – noto come Esperimento di Aspect – risiede nell’esistenza della realtà “non-locale”, accanto a quella più nota, la realtà locale, da chi scrive dimostrata di decisiva importanza anche nelle differenti attività dei sistemi biologici. Se pensiamo che gli elementi sub-atomici che formano il nostro corpo, secondo Schrödinger, sono di duplice natura, particella, localizzata, e onda, non localizzata, comprendiamo che soltanto la prima è localizzabile nello spazio cartesiano quadrimensionale, 3 D/S ed 1 D/T, mentre la seconda sfugge a qualsiasi localizzazione.
Ne deriva il “principio di indeterminazione”: di un elettrone in movimento possiamo “separatamente” calcolare separatamente la posizione (P) e la velocità (V), mentre non risulta possibile misurare entrambe le variabili (P e V), contemporaneamente.

Se però associamo a ciascuna particella dell’esperimento di Aspect, una onda, si osserva che, mentre le particelle si separano, le due onde, associate alle rispettive particelle, rimangono intrecciate. Di conseguenza tra le due particelle persiste la comunicazione simultanea di informazione coerente. Inoltre, se l’intreccio tra le onde associate a particelle risulta attivo in una dimensione universale, allora è possibile concepire che l’universo si auto-organizza attraverso l’entanglement delle particelle, collegando le singole parti di questo ologramma cosmico che evolve in comunicazione simultanea tra le sue parti.

L’esperimento di Lory, si può così riassumere, offrendone una esemplare descrizione operativa: la pressione digitale applicata sopra una parotide, oppure una ghiandola salivare sottolinguale, di una sorella gemella “monovulare” (l’esperimento è stato eseguito la prima volta su due gemelle, ma successivamente si è rivelato ugualmente valido, indipendentemente dal sesso e dalla parentela tra esaminandi!) “simultaneamente” si osserva l’attivazione microcircolatoria tipo I, associato, del pancreas dell’altra sorella gemella, senza alcuna dipendenza dalla distanza che le separava: metri o kilometri (1, 8, 15, 18-29). A questo proposito ricordo che una volta il pancreas era definito e riconosciuto come la ghiandola salivare intestinale.
Uno dei miei esperimenti è stato condotto con successo su due gemelle, di cui l’una era a Pavia e l’altra a Riva Trigoso! La “simultaneità” appartiene notoriamente alla realtà “non locale”, che presenta una matrice Spazio/Tempo a 4 Dimensioni, ma con coordinate 2 D/S + 2 D/T, cioè bidimensionali nello spazio e nel tempo, come insegna Paolo Manzelli.

A questo punto, appare oltremodo interessante l’analogia dell’esperimento di Lory, microscopico-biologico con quello “microscopico-subatomico” di Aspect. E’ evidente che la Medicina Ufficiale, teoricamente debole, ma dai risultati pratici apparentemente epocali, compie passi da gigante dai piedi però d’argilla (30), incapace di offrire soddisfacenti spiegazioni a questi FATTI, a causa dell’inesistenza di collegamenti nervosi tra le strutture sopra citate, che potrebbero giustificare al massimo la trasmissione di informazione a partire dai tessuti stimolati. La Medicina Tradizionale, in realtà, è impotente nell’offrire verosimili spiegazioni all’esperimento, da me compiuto per la prima volta, e a numerosi altri segni della Semeiotica Biofisica Quantistica. I casi sopra descritti, infatti, non sono spiegati con la “trasmissione” di informazione, che richiede tempo e dispendio energetico. Il termine “simultaneità” dell’informazione, concetto ignorato dalla Medicina tradizionale, orgogliosa di trionfi facilmente criticabili, quanto incapace di confutare la Semeiotica Biofisica Quantistica, si riferisce ad una concezione della matrice spazio/tempo estranea ai Medici di questa Era dei Lumi Spenti, Medio Evo della Medicina (31, 32).

Un solo esempio a sostegno delle mie affermazioni: il trapianto di cuore in un malato di cinquant’anni, diventato lentamente cardiopatico perché colpito da reale rischio coronarico presente già alla NASCITA, non diagnosticato perché nessun medico e cardiologo conosce (meglio dire, non vuole conoscere) il congenito rimodellamento microcircolatorio coronarico, caratterizzato dai Dispositivi Endoarteriolari di Blocco, tipo I, sottotipo b) aspecifici, da me scoperti (19-25). E’ sufficiente la conoscenza del semplice Segno di Caotino per prevenire migliaia e migliaia di casi cardiopatie ischemiche nel mondo. (24, 29, 39, 40)
Diagnosi Psicocinetica regressa e progressa nel Tempo a due Dimensioni, T1 e T2, proprio della Realtà non-locale dei Sistemi Biologici.

Per comprendere nel modo più completo possibile quanto segue è consigliata la lettura del mio precedente articolo (1), in cui ho dimostrato, dal punto di vista clinico, che la Mente modifica sia la Materia sia l’Energia Informazione, alla base dell’entanglement quantistico. Inoltre, è opportuno ricordare che l’esperimento di Lory può essere attuato secondo molte varianti, il cui meccanismo fisio-patologico di base è tuttavia identico. Per esempio, i medici conoscono – meglio dire, dovrebbero conoscere – la fisiologica vasodilatazione flusso-mediata, cioè la dilatazione di una arteria causata dall’aumento del flusso ematico all’interno del vaso, indipendentemente dalla causa dell’incremento dello shear-stress provocante la liberazione di NO radicalico da parte dei locali endoteli.

In realtà, i meccanismi di questi affascinanti eventi biologici sono molto complessi e purtroppo conosciuti da pochi medici. Infatti, non si tratta affatto soltanto di “vasodilatazione”, ma specialmente di intensificazione delle fluttuazioni vaso-parietali arteriose ed arteriolari, alla base dell’attivazione microcircolatoria tipo I, associato, che i medici non conoscono ancora. Se in un soggetto, noto al medico che in quel momento lo sta esaminando con la Diagnostica Psicocinetica (1-19) improvvisamente è aumentato il flusso ematico in una arteria brachiale mediante la riduzione rapida della pressione di un bracciale da sfigmomanometro, opportunamente collocato e precedentemente gonfiato al massimo, anche nel medico esaminatore “simultaneamente” e temporaneamente raddoppia l’ossigenazione dei tessuti distali (ad es., nei polpastrelli digitali), indipendentemente dalla distanza, magari kilometrica, tra gli esaminandi. Questi fatti sperimentali sono alla base della Diagnostica Psicocinetica.

In questo caso la visita medica psicocinetica avviene nel tempo PRESENTE della realtà locale (1). Se tuttavia è vero scientificamente, come da me dimostrato in precedenti articoli (1-19), che nei sistemi biologici, accanto alla realtà locale, esiste anche la realtà non-locale, in cui il Tempo ha due dimensioni, passato e futuro, che si annullano nel presente, logica vuole che la diagnosi psicocinetica consenta al medico di visitare un soggetto, a lui noto fisicamente, nel passato oppure nel futuro (diagnostica psicocinetica regressa e, rispettivamente, progressa), se esaminatore ed esaminando sono collocati mentalmente in un momento sufficientemente preciso della storia. A questo scopo, è sufficiente che il medico mentalmente ponga l’orologio indietro oppure avanti, virtualmente posizionando anche il paziente in un preciso periodo di tempo scelto.

Tutto è cominciato il 27 luglio 2010, con una mail del mio prezioso amico Simone Caramel, che si è assunto lodevolmente il difficile compito di divulgare la Semeiotica Biofisica Quantistica, di cui è il massimo conoscitore al mondo, grazie anche alla sua eccellente ermeneutica (39-43). Il giorno precedente, comunicai a Simone i risultati del mio primo esperimento sulle modificazioni della Mente sia sulla Materia sull’Energia Informazione alla base dell’entanglement, ora illustrate in un articolo (1)

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Il primo esperimento di diagnosi psicocinetica progressa, collocata con la mente nel futuro, riguarda la visita medica a mio nipotino, Luigi, 3 anni: alle ore 11 del 27 luglio 2010 egli non presentava nessun segno semeiotico-biofisico-quantistico di influenza, nemmeno durante prova da sforzo, che mi permetteva di escludere una infiammazione virale nel primissimo stadio (26-28). 
Immediatamente dopo, ho collocato entrambi con la mente in un tempo successivo, esattamente alle ore 13, ed ho visitato per la seconda volta Luigi: con mia sorpresa ho osservato tutti i segni di influenza localizzata a livello faringo-tracheale. Infine, portatici mentalmente nei due giorni successivi ho previsto l’andamento del processo patologico. La diagnosi è stata poi corroborata dalla visita “diretta”, eseguita sul paziente, che non ha avuto bisogno di farmaci! In serata ho informato Simone:

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Una interessante evidenza sperimentale che corrobora il valore scientifico della Diagnostica Psicocinetica applicata nel passato (regressa) e nel futuro (progressa) del paziente, si riferisce al monitoraggio dello stato febbrile, seguito alla vaccinazione polivalente del piccolo Manuel, un bambino ormai entrato nella Letteratura Medica (33-35). Invitato a visitare il “neonato più famoso del mondo”, secondo la mia definizione, lo trovo in perfette condizioni di sviluppo, sebbene febbricitante a causa della recente vaccinazione: presenti esclusivamente i segni dell’infezione virale tipici delle comuni malattie dell’infanzia (33-36). Sulla base dei dati della diagnosi psicocinetica progressa, cioè applicata pensando ai due giorni successivi, prevedo che la febbre scomparirà a partire dal giorno successivo con ritorno delle condizioni generali nella normalità in terza giornata. Ed è quanto è realmente accaduto!

Recentemente, arriva in casa nostra per una breve visita mia cognata. Mentre attendo che mia moglie ritorni dalla stazione con sua sorella (le gemella dell’Esperimento di Lory) (1, 8, 15, 18-29), visito l’ospite e trovo condizioni di perfetta salute. A questo punto, però la visita progressa, eseguita alle 8 di sera, cioè tre ore dopo, mi permette di riconoscere una virosi influenzale iniziale (26-28), localizzata alle prime vie respiratorie, che senza alcuna terapia, si risolverà nel corso di quattro giorni. Appena fattala entrare in casa, ho informato la paziente sulle sue condizioni morbose attuali e future: in realtà, alle ore 20 comparve una lieve raucedine, che non stupì affatto la donna, di mente aperta, ottima cultura ed intelligenza non comune.

Una amica mia, anni 69, ha sofferto di polimialgia reumatica nel ’98 e ’99. Al momento sta perfettamente bene dal punto di vista reumatologico. La diagnostica psicocinetica regressa mi permette di riconoscere la presenza della superata reumopatia, quando mentalmente ritorno ai due periodi sopra riferiti. A questo punto desidero riferire una importante e necessaria applicazione singolare della Diagnostica Psicocinetica da attuarsi quando il medico non riesce più a collegarsi col paziente mediante l’entanglement e potrebbe erroneamente pensare al decesso del malato. In realtà, può trattarsi delle conseguenze del ridursi patologico dell’attività mitocondriale causato dall’aggravarsi della malattia, con conseguente ridotto livello energetico endocellulare, ATP, da cui origina la Energia Informazione, che rende possibile l’entanglement e quindi la diagnosi psicocinetica. Ne consegue che, in simili condizioni, prima di trarre conclusioni errate sul decesso del paziente, il medico deve far precedere ed accompagnare la visita dalla preghiera, finalizzata ad aumentare l’energia libera delle cellule sia dell’esaminando sia dell’esaminato. Solo se non si ristabilisce il collegamento di natura quantistica tra i due, il medico può sentirsi autorizzato a considerare defunto il paziente. In realtà, questo particolare aspetto della Diagnostica Psicocinetica progressa necessita di un ulteriore approfondimento: in caso di coma, per esempio, ho riscontrato la scomparsa dell’entanglement negli stadi comatosi profondi, anche se si fa ricorso allo strumento della preghiera, come dimostro di seguito!

La seguente esperienza clinica dimostra il valore scientifico di quanto sopra riferito: il medico visita con la diagnostica psico-cinetica una persona sana, di base, ed osserva i normali dati del riflesso polpastrello-gastrico aspecifico con stimolazione “medio-intensa”, cioè il tempo di latenza è 10 sec. e la durata del riflesso inferiore a 4. Subito dopo, nella seconda valutazione, fatta precedere da una preghiera (magari pensando contemporaneamente alla presenza in spirito dei propri defunti), quindi in ambiente assai ricco di Energia, il tempo di latenza sale a 12 sec. la durata del riflesso scende a 3 sec., valore minimo da me osservato in chi è in dieta mediterranea adeguata, ha un peso corporeo reale vicino a quello ideale, si sottopone a giornalieri esercizi fisici, assume melatonina-coniugata, esegue applicazioni personalizzate di NIR-LED o LLLT, eccetera.

Da quanto riferito si comprende le pratiche implicazioni della Diagnostica Psicocinetica applicata nel passato (regressa) e nel futuro (progressa), cioè la quantità delle sue applicazioni che oltrepassano il confine della Medicina: la diagnosi psicocinetica progressa permette al medico attraverso monitoraggio terapeutico di somministrare la migliore terapia oppure di non prescrivere affatto farmaci, come nel caso di influenza senza complicazioni. Inoltre, è possibile “localizzare” persone scomparse con precisione e valutarne le condizioni di salute presenti, sia nel tempo sia nello spazio (1). Infine, appare assai dialettica ed anche inquietante la possibilità offerta dalla diagnostica psicocinetica progressa di valutare con precisione la durata della stessa vita di un individuo, magari a fini assicurativi.

Conclusione.

La logica, alla base delle teorie scientifiche, ha un suo dinamismo giustificato da ferree leggi che vanno rispettate completamente. Dimostrata la presenza nei sistemi biologici della realtà non-locale, accanto a quella locale, era necessario ed inevitabile formulare innanzitutto l’ipotesi della Diagnostica Psicocinetica, poi corroborata in una sufficientemente lunga esperienza. A seguito della realtà non-locale quadri-dimensionale, secondo la quale esistono due dimensioni spaziali (superficie) e due dimensioni temporali, T1 e T2, passato e futuro che si annullano nel presente (1, 8, 15, 18-29), ed in considerazione delle conclusioni del precedente articolo relative alla influenza della Mente sulla collocazione spaziale precisa di un individuo, ho potuto corroborare la possibilità di diagnosi psicocinetiche spostando con la mente nel tempo, futuro e passato, esaminatore ed esaminando, secondo un felice suggerimento di Simone Caramel, sopra riferito. Come dimostrano gli esempi paradigmatici riferiti, espressione dell’omogeneità di numerosi altri dati finora raccolti, mi sento autorizzato ad affermare che la diagnosi psicocinetica può essere applicata su un soggetto, ovviamente con fisiologica attività mitocondriale per poter produrre le condizioni necessarie per lo stabilirsi dell’entanglement, spostando mentalmente nel tempo la sede di attuazione dell’iter diagnostico.

 

Altrogiornale ringrazia il Dott. Sergio Stagnaro per la segnalzione e l’incessante lavoro che svolge.