LA FISICA TEORICA DEL NOVECENTO E LA SUA INTRINSECA INSOSTENIBILITA’ NEUROCONCETTUALE

RIFLESSIONE SUL CONCETTO DI INCROCIO INTERATTIVO, ATTO AL SUPERAMENTO DEL DUALISMO –ONDA-PARTICELLA
[link=http://digilander.iol.it/robertobertagnolio/]Dott. Roberto Ettore Bertagnolio[/link]

Immanuel Kant è stato il primo a spostare lo spazio e il tempo dal mondo fuori di noi al mondo dentro di noi, ma Kant era un uomo del Settecento, e a quel tempo non c'era né la neuroscienza né la psicologia cognitiva né la psicoanalisi né il materialismo (storico-dialettico) che storicizza i concetti, evita le universalizzazioni e permette le traslazioni epistemologiche. Ora tocca a noi sradicare definitivamente dalla testa quelle che passavano come categorie dette trascendentali. Ora, dopo un secolo di Neuroscienza e di psicoanalisi, sappiamo che queste categorie sono già una derivazione causata da un'anomalia evolutiva che riguarda la disconnessione simmetrica degli emisferi e su questa anomalia dualistica si installa un sistema psicoanalitico di rispecchiamento della stessa.

Schema emisferi

Emisferi dualismo simmetrico

Schema percezione coscienza in Freud

Questa anomalia porta a una discrepanza dualistica fra il soggetto e l'oggetto che percorre i millenni del pensiero Occidentale, dalla scienza presocratica alla quantistica e conduce a bavagli psichici che stanno alla base della confusione cognitiva e sono presenti in tutta la fisica del 900, come il dualismo determinazione-indeterminazione, simmetrico-asimmetrico, finito-infinito, materia-antimateria, Relatività-Quantistica, onda-particella eccetera. Il mio lavoro sperimentale si è svolto in 38 anni di insegnamento, dall’Università popolare di Biella ai vari licei ed infine, con la concessione di un progetto speciale, ho avuto il privilegio di seguire negli anni '90, per 6 anni, presso l'Istituto Comprensivo di Cavaglià sez. di Cerrione (BI), gli alunni di prima elementare di classi multietniche. Ho approfondito in particolare il rapporto Oggetti-Mentali e teoria degli insiemi. Mi sono convinto che tale teoria non è che il riflesso della disposizione simmetrica-deterministica degli Oggetti Mentali, struttura base del pensiero*.

Schema rapporto OM teoria degli insiemi*. PS

Corrispondenza biunivoca

Schema del pensiero logico-simbolico.*PS

Tale struttura, attraverso, passaggi complessi, ( come la traslazione dal simbolo al segno), conduce fino alle equazioni base della fisica. Ora, nell’ultimo periodo, sto lavorando sul concetto di Infinito, perchè sono convinto che il blocco neuropsichico alla base del concetto, sia la vera causa delle ambiguità logiche irrisolte alla base sia della fisica relativistica sia della fisica Quantistica. Si tratta in particolare dell’interpretazione del concetto di Entanglement(1) : Einstein è il primo a non essere convinto del concetto stesso. Innanzitutto non accetta l’idea che due fotoni viaggino in simultanea a miliardi di Km. di distanza, idea che presuppone l’esistenza di una velocità tendente all’infinito e questo metterebbe in discussione il limite “sacrale” della velocità della luce.

Einstein poi, assieme ad altri fisici, ritiene l’Entanglement un concetto inspiegabile. IL PARADOSSO E.P.R.** vale a dire Einstein, Podolsky, Rosen, dicono che Entanglement mette in discussione il principio quantistico dell’indeterminazione. Perchè la simultaneità della particelle mette in discussione la non misurabilità ad un tempo di posizione e velocità di moto di una particella. Ma E.P.R. sfiora il problema, perché tale esperimento, mette si in luce un paradosso, ma all’interno di una struttura neuropsichica-matematica che ha lo stesso blocco concettuale.
Questo resta il vero problema di fondo. Per la Relatività e per la Quantistica rimane il blocco psichico in relazione ad una energia “infinita”. Rimane cioè il limite neuropsichico in relazione al concetto di infinito. Limite derivante dalla disconnessione emisferica che impone bavagli cognitivi anche alla struttura matematica, non risolti con l’escamotage di Cantor(2) della corrispondenza biunivoca (pone in corrispondenza ad esempio numeri pari e numeri dispari).

Schema di C.

Per la quantistica si pone un’ulteriore contraddizione: i “pacchetti” di energia finita, vale a dire i quanti, Planck li aveva introdotti, proprio per evitare ciò che riteneva assurdo cioè un'energia infinita, lo so che i fisici puri si rifanno alle ragioni esplicite (Bergia): “lo fece perchè non riusciva a rendere in un altro modo dei risultati sperimentali”. Lui stesso ebbe a dire che era stato “un atto di disperazione”, e su questo atto di disperazione è stata coniata la quantistica e da cui è nata anche la struttura dell'atomo di Borh, coi conseguenziali SALTI QUANTICI.

Citiamo le parole sintetiche di Amiir D. Aczel: “Per esempio due fotoni emessi da uno stesso atomo quando il suo elettrone discende di due livelli di energia sono, come si dice in gergo, entangled (i livelli energetici sono associati all'orbita di un elettrone nell'atomo). Sebbene nessuno dei due fotoni si muova lungo una direzione definita, la coppia verrà sempre individuata ai lati opposti dell'atomo. E simili fotoni o particelle, prodotti in un modo che li lega tra loro, rimarranno entangled, cioè “accoppiati”, per sempre. Se si agisce su uno dei due fotoni, il suo “gemello”, ovunque si trovi nell'universo, reagirà a sua volta, istantaneamente”(3) . Per essere coerente a Planck, cioè alla negazione dell’energia infinita (v. il commento sopra) Borh nel modello di atomo che costruisce, fa scindere con i “Salti” di energia finita un elettrone in due fotoni “gemelli”, perchè non può dare una spiegazione all’Entanglement con un concetto di energia infinita (vedi il commento sopra). Il concepimento delle particelle gemelle è la soluzione neuropsicologica legata all'anomalia emisferica, un escamotage per deviare l’ostacolo irrisolto dell’Infinito. *(i miei studi vedi PS )

L’E.P.R. VUOLE SCONFESSARE IL CONCETTO DI ENTAGLEMENT CON GLI STESSI LIMITI NEUROCOGNITIVI

Una concettualità ambigua cognitivamente ad un tempo per Relativisti e quantistici. Per i primi le due particelle all’unisono negano il principio di indeterminazione dei secondi, ma altrettanto ambigua secondo me è la spiegazione che danno i fisici quantistici tendente a negare l’infinito con lo sdoppiamento in simultanea delle due particelle sottovalutando così la formulazione di una concettualità strumentale che tenderebbe all’infinito riducendola in “pacchetti”(quanti). Sia per quanto riguarda la teoria dei forni (v. il commento sopra) sia per il corpo nero sia per l’effetto Fotoelettrico affiora, nell’interpretazione della struttura della luce (tutto si complica quando ci sono di mezzo i Fotoni, in quanto si pongono distorsioni percettive enormi), un dualismo concettuale di fondo, assunto come “realtà”. Quest’assunzione da parte di Planck e di Einstein, di un’onda continua o di una particella,*** è un’ulteriore conferma di una disconnessione emisferica alla base di tutto il pensiero occidentale, tendente alle concezioni dualistiche che in questo caso è un limite nei confronti del concetto di Infinito.

PS: I due schemi che si riferiscono e al pensiero logico-simbolico e al parallelismo fra la struttura degli insiemi e degli Oggetti Mentali, sono tratti dal mio saggio sui limiti neuropsicologici del pensiero occidentale in rapporto alle moderne fisiche e astrofisiche (Prefazione di Marco Pivato), ed. MJM Meda, 2011.

*** Questo dualismo sta alla base della quantistica e anche se ha prodotto tanti premi Nobel, rimane un concetto ambiguo

IL CONCETTO DI “INCROCIO INTERATTIVO” PILOTATO DALLE LEGGI DELLA TERMODINAMICA

Si intuisce soltanto oltre il limite neuropsichico e della forma sferica e dell’infinito.
Caratteristiche essenziali del superamento della dualità onda-particella.

*-incrocio adimensionale in una realtà infinita in tutte le direzioni.
*- nucleo transitorio di massa-materia.
*-Si trasforma, pilotato dalle leggi della termodinamica
(ubbidienti le tavole periodiche stesse)
*-Si concepisce dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande.
*-Il segmento di Universo nostro e’ un incrocio e come tale sottostà alle leggi della termodinamica.
*-Il concetto di ENERGIA INFINITA unifica le quattro forze fondamentali della natura.
*-Le costanti fondamentali sono il limite neuropsicologico-percettivo su cui si bilancia l’equilibrio percettivo sul valore finito più basso.

Schema:

Note:
1 Entanglement:due particelle separate anche da miliardi di Km, possono risultare collegate, qualunque cosa accada ad una accade istantaneamente anche all’altra.
2 Cantor –concetto di corrispondenza biunivoca-Schema
3 Amir D. Aczel, Entanglement, Raffaello Cortina editore, MI 2004, prefazione XVII.

Approfondimenti: http://www.lswn.it/search/node/Bertagnolio http://www.rivistadidattica.com/unita_apprendimento/scuolasec2_19.htm http://www.psychomedia.it/pm/science/psybyo/bertagnolio.htm

Libro: [link=http://www.lswn.it/node/10879]”Limiti neuropsicologici del pensiero occidentale in rapporto alle moderne concezioni fisiche e astrofisiche”[/link]

Mi chiamo Roberto Ettore Bertagnolio, mi sono laureato a Torino con Vattimo nel 1980 con una tesi sul pensiero estetico di Enzo Paci. Da allora per ragioni essenzialmente gnoseologiche ho imboccato percorsi molto distanti dall'Estetica. Risiedo a Cerrione Vergnasco (Bi) dove insegno, negli ultimi 20 anni mi sono occupato delle strutture del pensiero ed ho sviluppato una “teoria neuroscientifica della conoscenza” partendo dalle “topiche” freudiane e collegandole alla logica neuroscientifica, in particolare teorizzata da Jean Pierre Changeux. Ho collegato il meccanismo di percezione coscienza alla teoria neuroscientifica che distingue fra immagini mentali nell'assenza dell'oggetto dalle percezioni o sensazioni che hanno luogo in presenza dell'oggetto.

Il tracciato della mia ricerca è il seguente: coscienza-psiche-mente-conoscenza-struttura del pensiero- prodotto culturale. Mi ha interessato, inoltre in questi anni, soprattutto il ruolo cognitivo della coscienza. Quest'ultima per aver tale ruolo deve possedere le connessioni dialettiche con la psiche e la mente. Non bastano a mio avviso le distinzioni di molti studiosi tra interno ed esterno, tra contesto e contenuto, tra specifico e non specifico anche se tutto questo fa parte della dialettica talamo-corticale di base. E' senz'altro qui lo spartiacque essenziale riguardo alla sintesi e l'antitesi tra corpo e cervello, compresa tutta l'estensione al sistema nervoso attivando le parti specifiche del tronco cerebrale e del midollo spinale atte a raggiungere il corpo con il suo sentire. All'interno di una struttura materiale sul piano reale, dove le Pulsioni di autoconservazione ed il loro diverso equilibrio strutturale hanno un peso determinante per la formulazione del linguaggio simbolico che sta alla base e della struttura del pensiero e del prodotto culturale che da esso deriva.