La mia verità su chemioterapia e metodo Di Bella

Il Giornale Online
In risposta agli articoli sul metodo Di Bella del Sole 24 e QN

Per il consiglio superiore di sanità (CSS) “La cura di Bella è nociva”, “bocciata senza appello” non perché ne sia dimostrata l’inefficacia o tossicità, ma perché “nega l’accesso a farmaci antineoplastici di provata efficacia”. I dati scientifici, quelli veri, non del QN e di Sole 24, smentiscono categoricamente i trionfali successi dei “farmaci antineoplastici di provata efficacia” magnificati dal CSS, documentandone la dubbia utilità terapeutica, e un’inaccettabile percentuale di mortalità denunciata da un’agenzia della Reuters Healt [Wesport,CT 2001-05-17]: “Unexspected high mortality rated associated with chemoterapy regimen…” (“Non ci si aspettava un tasso di mortalità così elevato associato ai protocolli chemioterapici…”).

Il dato è confermato dalla pubblicazione di Gerrard M.e AA [Br.J.Cancer 1998 Jun 77(12) 281-5] con l’undici per cento di decessi, non causati dal tumore ma unicamente da chemioterapia. La sopravvivenza dei malati di tumore, quella vera, delle verifiche scientifiche, non giornalistico-televisive, malgrado statistici funambolismi e mediatici trionfalismi, si riduce ad un 29% di sopravvivenza a 5 anni (M.A. Richards, D .E. Stockson e AA (BMJ 2000;320:895 –898), non ottenuta dalla chemio, ma da chirurgia+radioterapia+chemio. Di questo 29% solo il 2,5% è dovuto alla chemio, come documentato dalla nota pubblicazione “The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5- year survival in adult malignancies” di Morgan G. e AA sulla prestigiosa rivista oncologica internazionale Clin. Oncol [2004 Dec.16(8):549-60].

Questa fondamentale pubblicazione si basa su 14 anni di osservazione, 225.000 pazienti, 22 diverse varietà neoplastiche con l’obiettivo di accertare il reale contributo della chemio al raggiungimento dei 5 anni di sopravvivenza. L’avvilente risultato: su cento ammalati la chemioterapia consente solo al 2,5% di raggiunge i 5 anni, dopo i quali Lopez e AA nello studio clinico “Long –term results…Experience at the 20 th…” pubblicato su GacMed Mex [1998 mar.Apr,134(2):145-5] ha accertato che la metà dei pazienti sopravvissuti a cinque anni, nel lungo termine muore per recidive tumorali. “La terapia oncologica sta facendo passi di grandi rilievo, gli anticorpi monoclonali” proclama il CSS .Basta collegarsi al portale del National Cancer Institute, per accertare la reale efficacia, cioè il deludente fallimento seguito alle grandi aspettative indotte dagli anticorpi monoclonali.

A fronte di questi risultati della chemio, sono già pubblicati su riviste internazionali e reperibili nel sito ufficiale metododibella.org, studi clinici che documentano col MDB, nelle malattie linfoproliferative, una sopravvivenza dell’ottanta per cento a 5 anni, e nei tumori polmonari in stadio 3° e 4°(critico-terminale), un incremento dell’aspettativa di vita del 300%, con un evidentissimo recupero della qualità di vita, rispetto alle mediane di sopravvivenza ufficiali internazionali. Senza alcuna mortalità o rilevante tossicità da MDB. Malgrado un preciso mandato del Ministro Storace il CSS rifiutò il più essenziale elemento di valutazione di ogni metodo di cura: l’esame delle sue basi scientifiche, del razionale, dei componenti, il riscontro nelle banche dati medico scientifiche mondiali.

Digitando nella massima banca dati medico scientifica pubmed.gov/ “somatostatin or octreotide (analogo) in cancer therapy”, chiunque può reperire 23.000 pubblicazioni a conferma del potente e atossico effetto antitumorale della Somatostatina e così per ogni componente del MDB come retinoidi, Melatonina ecc. In base a questi dati documentati e verificabili, lascio ai lettori di giudicare chi disprezza la verità e la vita, su quale terapia “debba scendere il sipario”, “i veti senza appello”, “le bocciature”. Care giornaliste del Sole, con i continui “cantare il requiem”, il “celebrare il funerale” “recitare il de profundis”siete così immerse in una ossessiva simbologia funerea, da non sembrare collaborare a un giornale, ma un’agenzia di pompe funebri. Su, dimenticate per un attimo la morte, per tirarvi su di morale vi faremo conoscere la bellezza dolce e infinita della vita, del rifiorire della vita nei tanti salvati dal quel “piccolo omino dai capelli bianchi” che sarà ancora ricordato quando di voi non rimarrà neppure la polvere.

Giuseppe Di Bella

fonte:www.terapiadibella.org