La scienza dello Spirito

Attraverso l’esempio di vita di due esseri speciali, il Buddha e il Cristo, le chiavi di lettura per una nuova esistenzaLa scienza dello spirito individua sette grandi epoche evolutive della Terra:

1) epoca Polare
2) epoca Iperborea
3) epoca Lemurica – l’uomo si distacca dal Paradiso terrestre
4) epoca Atlantica – del grande continente atlantideo di cui parlò Platone, terra sommersa dal diluvio e situata probabilmente sotto l’Oceano Atlantico. Queste le suddivisioni del passato.

La 5° epoca, la Post-Atlantica, nella quale viviamo e le due future, la 6° e la 7° epoca.

L’essere umano è in continua evoluzione. Ciò che è patrimonio di molti non può essere attualmente allo stadio definitivo. Ci sono individualità che percorrono i tempi e quindi anticipano i gradini evolutivi del perfezionamento umano.

Gli antichi testi ritrovati in maniera pressoché ciclica sono stati attribuiti in passato più a sorgente divina che umana, ma all’umanità è rimasto il compito di capirli e di coglierne l’essenza. La conseguente comunicazione tra i popoli e l’accesso al linguaggio della scienza e dello spirito hanno fatto evolvere, dall’ambito dell'”anima di gruppo” passando per la mente, il cuore di ogni singolo individuo.

Grandi anime

Ogni anima che viene sulla Terra si unisce all’Universo per realizzare precisi obiettivi: attraverso un compito particolare, come comunicare idee, oppure attraverso la scrittura e le immagini o nel trasformare la consapevolezza di una comunità.

È attraverso l’esempio di vita di alcuni uomini speciali, illuminati, extraterrestri e dei Bodhisattva [Bodhisatva: termine sanscrito che qualifica i destinati a divenire Buddha] che simili a meteore hanno attraversato i nostri mondi ristretti, nei loro esempi, nelle loro manifestazioni soprannaturali, ci hanno lasciato dei segni, chiavi di lettura per una nuova esistenza individuale.

Riflettiamo, a questo proposito, sul percorso terrestre di due grandi spiriti eletti. Due iniziati, che a distanza di mezzo secolo l’uno dall’altro, testimoniarono per mezzo della trascendenza, spinta all’ennesima potenza, la smaterializzazione dell’essenza umana. Un insegnamento che va al di là delle parole o dei fatti di vita vissuta. Uno stato dell’essere già umano o divino, ma contemporaneamente mutato in una sincronicità fra passato-presente-futuro.
Il Giornale OnlineLa forza reale dell’amore

Anno 563-483 a.C. Buddha il risvegliato-Shakyamuni, figlio di re. Sotto l’albero del Bodhi, il lungo percorso della conoscenza del dolore e ancora più indietro fino a trovarne le radici stesse, l’origine di ogni desiderio, la vita stessa. E nella vita stessa di tutti i giorni ne trovò poi l’illuminazione.

Differente la via iniziatica del Cristo, che della trasfigurazione fa solamente un passaggio. Trasfigurazione intesa come illuminazione. Non punto d’arrivo, ma d’inizio del vero mistero Cristico. Da una parte, la realtà della sofferenza, sul quale pensiero Buddha ne espresse come primo essere umano, e dall’altra la Trascendenza in forma di esperienza umana. Ma in entrambi laTrasfigurazione manifestata come consapevolezza, della compassione e dell’amore.

Siddharta [Shakyamuni, figlio del capo del clan dei Shakya, chiamato dalla famiglia Gautama Siddharta. Gautama è il cognome, Siddharta il nome che significa “colui che riesce nel suo scopo”] il Buddha, è uno dei dodici grandi Bodhisatva dell’umanità, dei dodici sommi iniziatori che secondo il momento evolutivo in atto, possono portare al mondo elementi di altissima conoscenza.

Quindi, viene da domandarsi, se già il Buddha trasmise la necessità morale dell’uguaglianza di tutti nell’amore, dopo 550 anni Cristo quale altro livello di iniziazione poté rappresentare per l’umanità? “Io sono la Via, la Verità, la Vita”, “Io sono la Luce del Cosmo”, parlando al mondo del Suo Essere incarnava Egli stesso la sostanza delle sue affermazioni. Non si limitò quindi a prenderne consapevolezza, ma personificò in sé la forza reale dell’amore.

Sarò con voi fino alla fine dei tempi

Nel 1604, secondo Rudolf Steiner (1861-1925), fondatore dell’antroposofia, Christian Rosenkrentz, in un momento storico di forte tensione popolare e di lotte fratricide, chiese al Buddha di intervenire, pregandolo di un vero “sacrificio cosmico” per trasfondere in quegli animi tormentati le virtù di dolcezza, mitezza e compassione. Forse, se da allora ad oggi non ci siamo ancora annientati, è perché questi spiriti eletti cercano, probabilmente sempre più a fatica, di affiancarci.

Il Nuovo Testamento dà per conclusa l’opera del Cristo con la sua immolazione e ascesa definitiva nei cieli. Ma la forza Cristica è da intendersi come un concetto eterico, un ritorno alla primaria essenza, “Io sarò con voi fino alla fine dei tempi”, un diverso modo di intendere l’interazione presente a livelli sempre più sottili e secondo le diverse condizioni evolutive del genere umano. Il ritorno del Salvatore, una visione piuttosto astratta nelle tradizioni, viene così intesa come fenomeno ricorrente collegato all’umanità.

Duemila anni fa l’incontro fondamentale sul piano fisico, ora la possibilità di sperimentarlo (sulle nubi dei cieli, dicono i Vangeli), come in futuro lo potremo trovare al livello supremo dell’intuizione. I grandi Maestri continueranno ad essere con noi in modi sempre nuovi e nel volgere dell’evoluzione nei tempi dei tempi.

Wendy d’Olive
isolachenonce-online.it